domenica 11 settembre 2022

Segnalazione "Heartbeat: il battito di due cuori", Renée Conte

 Buongiorno e bentornati sul blog con una nuova segnalazione


TITOLO: Heartbeat : il battito di due cuori
AUTRICE: Renée Conte
EDITORE: Self Publishing
GENERE: Romance
PAGINE: 472
PREZZO EBOOK: 2.99
PREZZO CARTACEO: 14.00
DATA USCITA: 6 Agosto 2022



SINOSSI:

Ci sono sogni destinati a rimanere per sempre chimere e altri che all’improvviso si realizzano, magari grazie all'aiuto di una persona incontrata per caso.

Per Adam quella persona è Eve, una giovane ragazza conosciuta in seguito a un piccolo equivoco, scoprendo così che con lei condivide lo stesso pianerottolo, al terzo piano della palazzina nella quale entrambi risiedono.

Adam, straordinario musicista e cantante dalla voce calda e decisa, lo sguardo intenso e il sorriso seducente, è il frontman dei +One, una delle tante band senza fama che suonano nei vari pub di Londra, coltivando la speranza che qualcuno che conta nel mondo dello show business si accorga di loro.

A venticinque anni compiuti non è molto soddisfatto della sua vita lavorativa, di quella sentimentale lo è ancora meno.

Il suo sogno nel cassetto, che più passa il tempo più gli sembra irrealizzabile, è riuscire a portare la sua band al successo e vedere i fan aumentare fino a riempire gli stadi nei quali spera un giorno di potersi esibire.

Eve è una ventiduenne molto altruista e si fa in quattro se può aiutare un amico, perché per lei l’amicizia è sacra.

Per il suo fisico esile, il volto pulito da ragazzina, lo sguardo sincero e la sua timidezza, può dare l’impressione di essere una donna fragile e insicura, ma non lo è, ha un carattere deciso e, quando serve, la determinazione non le manca.

Anche lei ha un sogno nel cassetto: riuscire, un giorno non troppo lontano, a far parte della redazione di una delle più importanti riviste inglesi di musica, nel frattempo si ritiene soddisfatta e molto orgogliosa degli obiettivi che ha raggiunto: è una giornalista, conduce una rubrica radiofonica con un buon seguito di ascoltatori e scrive articoli per il blog della radio nella quale lavora.

Tra alti e bassi, aspirazioni e delusioni, segreti e bugie, ammissioni e omissioni, fraintendimenti e insicurezze, per Adam e Eve l'unica certezza è il ritmo del loro cuore che batte all’unisono quando sono vicini, la colonna sonora perfetta di ogni storia d’amore.

PRESENTAZIONE:

È un romanzo d'amore e d'amicizia, la storia di due giovani ragazzi come tanti che si incontrano per caso, che condividono le stesse passioni e che poco alla volta capiscono di essere fatti l'uno per l'altra.
È stato scritto alternando i POV dei due personaggi principali, perché mi piace che siano loro a dare "voce" ai loro pensieri, a spiegare le loro sensazioni.
Non è un erotico. Qualche scena di sesso c'è ma viene descritta in modo non volgare.
Si svolge a Londra, ai tempi nostri, ed è improntata sull'amicizia, sui rapporti familiari e sui sentimenti: quelli che Adam prova per Kate da quando non aveva ancora ventun anni e quelli che proverà per Eve dopo averla conosciuta; quelli di Eve per Tommy Peterson che l'ha presa in giro quand'era appena una diciottenne inesperta e quelli che vivrà al fianco di Adam; quelli inesistenti di una madre per la propria figlia e quelli di un padre che ha sofferto per ventitré anni; quelli dell'amicizia che lega Adam ai suoi migliori amici Gareth, Jared e Lenox, con i quali ha dato vita a una band che lui sogna di portare alla fama; quelli di James per Eve; quelli di Eve per Will...
Ci sarà un accenno anche al bullismo che Adam ha subito all'età di nove anni, per essere stato un bambino un po' in carne e ancora di più per il lavoro della sua famiglia (hanno una ditta di onoranze funebri), tanto da chiamarlo Pugsly Addams, un'esperienza che lo ha segnato ma che è stata anche la svolta per avvicinarlo alla musica e che ha forgiato il suo carattere sensibile.

ESTRATTO:

(Come estratto ho scelto questa parte ma tu puoi scegliere quella che più ti piace o ti ispira)

  Riuscire a trattenere un sorriso non è stato facile, aveva la stessa espressione che fa Hailey, la mia nipotina di quattro anni, quando mia cognata la riprende se combina qualche marachella.
Sono contento di averla convinta ad accettare un caffè per farmi perdonare il tono del biglietto lasciato sul parabrezza della sua auto, e ancora di più per essermi distratto e non aver ascoltato per intero le sue spiegazioni.
Mi sposto di lato per lasciarla entrare in casa, il suo profumo delicato mi solletica le narici, è fresco e floreale, una ventata di primavera che mi piace, tanto che mi ritrovo a inspirarlo a pieni polmoni mentre mi passa sotto al naso.
Non è molto alta di statura, nonostante i tacchi arriva appena alle mie spalle, ma nell’insieme posso affermare che è semplicemente perfetta.
«Accomodati» le indico il divano, provvedendo a liberarlo dalle custodie delle chitarre che ho lasciato lì stamattina.
«Sei un musicista?» chiede osservando gli strumenti e indicando il pianoforte sulla parete di fronte.
La reazione sul suo volto indica sorpresa e curiosità, mentre un sorriso dolcissimo incurva le sue labbra e una scintilla le illumina lo sguardo.
Mi auguro non sia la solita ragazzina che perde la testa per chiunque imbracci uno strumento.
Non che mi dispiaccia se lo è, anzi, potrebbe tornarmi utile qualora Kate decidesse di sparire ancora una volta, però non riesco a immaginarla nella veste di una fan sfegatata disposta a tutto pur di entrare nelle grazie - e nel letto - del musicista di turno.
«Ti piacciono i musicisti?» chiedo infatti aggrottando la fronte.
«Mi piace la musica più che altro. Allora, lo sei?» chiede ancora mentre si accomoda, e nel farlo accavalla le gambe con un gesto elegante e allo stesso tempo molto sensuale.
«Lo sono» rispondo ricambiando il suo sorriso che si fa più aperto. È davvero molto bella quando sorride! «Come preferisci il caffè?» provo a portare l’attenzione su altro, indicando la macchinetta per l’espresso all’italiana.
«Nero e senza zucchero per me, grazie.»
«Bene. Mentre l’acqua si scalda vado a mettere una maglia. Scusami, non sono molto presentabile così.»
Mi riferisco al fatto che sono a torso nudo, e appena lo dico i suoi occhi si spostano all’istante sui miei pettorali.
«Oh, non… non è un problema per me, in fondo sei a casa tua… puoi indossare, o non indossare, ciò che vuoi» dice quasi sottovoce avvampando prima di abbassare lo sguardo.
No, decisamente non è una ragazza sfacciata e intraprendente.
Evito di ribattere per non accentuare il suo disagio e a passo spedito vado in camera per indossare la prima maglia che trovo.
«Non ci siamo ancora presentati» le dico appena ritorno da lei. «Sono Adam, Adam Roy e tu sei?»
Prima sgrana gli occhi, poi ride. Non capisco quale sia il problema. Mi sta sfottendo per il mio nome?
«Perdonami, non dovrei ridere ma la situazione è a dir poco… bizzarra.»
«In che senso?» chiedo sempre più confuso.
Lascia il divano e si avvicina al bancone dove sto sistemando le tazzine per entrambi, porgendomi la mano. «Il mio nome è Eve Winsley ed è un piacere conoscerti, Adam Roy.» Inclina un po’ la testa per vedere se ho capito, e appena realizzo cosa ha inteso sottolineare, mi ritrovo a ridere anch’io.
«Non posso crederci, sul serio ti chiami Eve?» la guardo e lei annuisce. «Adam ed Eve. È davvero una situazione bizzarra» confermo. «Non mi era mai capitato di conoscere una Eve.»
«A me qualche Adam sì» afferma ancora con il sorriso sulle labbra.
«Il tuo caffè» le dico passandole la tazzina.
Fa un cenno con la testa, prende la tazzina e ci soffia dentro prima di mandarne giù un piccolo sorso.
«Mmh, molto buono» si complimenta puntando lo sguardo sul mio.
«Sono felice che ti piaccia» rispondo ricambiando lo sguardo.
Vorrei aggiungere che può venire a bere un caffè da me ogni volta che vuole, basta che attraversi il pianerottolo, ma evito. Non siamo ancora in confidenza e non vorrei sembrarle sfacciato.
«Quindi sei un musicista. È una passione o la tua professione?»
«Sia l’una che l’altra. E tu, di cosa ti occupi?»
«Di tante cose. Principalmente conduco una rubrica radiofonica e scrivo articoli di musica nel blog dell’emittente.» Ora capisco che il suo interesse per un musicista è rivolto al lato artistico del personaggio, che non è dettato dalla morbosa attrazione che un uomo di spettacolo può suscitare negli animi dei suoi fan e delle donne in genere. «Ma ultimamente faccio anche altro. Oggi, per esempio, lavorerò come hostess in un congresso» spiega indicando il suo abbigliamento. «A proposito, devo andare o rischio di fare tardi. Potresti gentilmente spostare la tua auto?»
«Certo, il tempo di mettere un paio di scarpe, prendo le chiavi e scendiamo.»
Pochi minuti e usciamo da casa mia, sostando sul pianerottolo in attesa che l’ascensore arrivi al piano.
«Quando ti sei trasferita?» Con un cenno della testa indico la porta del suo appartamento.
«Sabato scorso.»
«Strano che non ci siamo mai incontrati» esprimo il pensiero che ho fatto prima.
«Sì, è strano. Comunque non sono stata spesso a casa in questi giorni, se non per dormire» lo dice con un tono sommesso, come dovesse giustificarsi.
La tentazione di chiederle se ci abita con qualcuno mi sfiora, ma non vorrei sembrare invadente, così rinuncio.
Ci sarà senz’altro occasione di scoprirlo.


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