Andrea
Vittoria
Andrea è diversa, diversa da tutte le altre e lontana anni
luce dalle “mangiatrici di uomini”. Lei è quella che arrossisce e s’imbarazza
per gli apprezzamenti, che sfugge agli sguardi troppo intensi e maliziosi.
Sembra quasi voler sparire, non farsi notare e, questo, spiegherebbe il suo
aspetto trasandato: assenza totale di tutto, vestiti troppo ampi e capelli
cortissimi.
Andrea si è abituata a restare nell’anonimato per
sopravvivere e lei è sopravvissuta salvaguardando la sua dignità di donna. E
adesso che è diventata adulta, lo scudo iniziale si è trasformato in una
corazza che le si è cucita addosso. Una seconda pelle da cui si sento protetta.
Andrea: «Non posso vivere di sogni. Ma posso
vivere la realtà con qualcuno disposto a trasformare ogni singolo giorno in un
sogno bellissimo. Qualcuno che mi veda per ciò che sono, una ragazza che ha
trovato la felicità in un paese sperduto, a pochi chilometri dall’autostrada,
dove le persone si conoscono tutte come in una grande famiglia e dove il ciclo
delle stagioni, come quello della vita, viene ancora rispettato».
Patrick
È uscito
vittorioso da un’adolescenza difficile, da una famiglia allo sbando, da una
madre assente e un padre prima alcolizzato e poi dipendente dal gioco
d’azzardo.
La sua famiglia si è trasformata in un grosso bluff e in una
grande fregatura. Allora, ha preferito restare da solo, anche se alla soglia
dei quarant’anni lo spettro della solitudine aleggia nell’aria come una
condanna.
La natura è ingiusta, ma con lui è stata addirittura
eccessiva: eccessivamente magnanima di particolari perfetti.
Patrick: «Non mi piacciono le donne problematiche, con un
passato ingombrante, non sono fatto per offrire una spalla sulla quale
piangere. Andrea dà la sensazione di portarsi un enorme peso addosso e, se
fossi furbo, prenderei le distanze, ma invece cosa faccio? Senza rendermene
conto mi offro di tenderle una mano».
Per oggi è tutto, a presto
Luce <3
Interweave la descrizione dei due personaggio.
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