Buongiorno, oggi vi parlo di una nuova serie che trovate su Netflix
Titolo: Black Doves
Paese: Londra
Anno: 2024
Stagioni: 1
Episodi: 6
Durata: 52-56 min
Lingua originale: Inglese
Informazioni
Dal 5 dicembre 2024 sono disponibili su Netflix i 6 episodi che compongono la prima stagione (la seconda è già stata confermata) di Black Doves. La piattaforma streaming, come al solito li pubblica tutti in contemporanea. Hanno una durata compresa tra i 52 e i 56 minuti. Questo spy thriller è stato creato da Joe Barton, sceneggiatore di un altro thriller come The Lazarus Project, e già al lavoro per il sequel di Cloverfield e la serie Amadeus.
Trama
Helen Webb è una madre attenta e una moglie devota. Di giorno. Perché quando cala la sera svela la sua vera identità: è una spia sotto copertura per un'organizzazione oscura nota come Black Doves. Per anni la donna ha fornito al suo datore di lavoro, la signora Reed, le informazioni riservate del marito politico. Attuale Ministro della Difesa e con gli occhi su una possibile promozione.
La serie più natalizia di Netflix quest’anno è la spy story britannica Black
Doves, revenge al femminile su un'agente segreta a caccia degli assassini dell’amante. Black Doves segue Helen, una donna che non trova lavoro perché un membro della sua famiglia è ospite delle prigioni della Regina, nonostante parli benissimo almeno quattro lingue straniere che nella serie non userà mai. Per fortuna, qualcuno la raccomanda a Mrs Reed, la tipica signora inglese di mezz’età dall’aspetto rubicondo e la personalità di Rasputin.
Alle due basta uno sguardo per capirsi: Helen sa che il tè delle cinque con la tutt'altro che tenera nonnina può trasformarsi in un bagno di sangue e Reed realizza che la fanciulla esile e bellina è venuta armata di coltello e belligeranza. Reed la prende in simpatia (ma non vuole darlo a vedere) e la assume come black dove, ovvero spia della sua agenzia di intelligence privata. Helen, moderna Mata Hari, seduce e sposa il politico Wallace, ministro della difesa del Regno Unito, per estrargli informazioni top secret. Dieci anni dopo, Helen è la tipica casalinga perfetta d’alta società con due gemellini viziati e l’amante anti-noia. Tutto bene, finché quest’ultimo, Jason, viene ucciso brutalmente, forse dagli stessi che hanno fatto fuori l’ambasciatore della Cina e innescato una crisi diplomatica che rischia di asfaltare la carriera di Wallace. Helen, che dell’amante di rito era follemente innamorata, entra in modalità Nikita Made in Uk, rivelandosi una detective e un'assassina provette. Con l’aiuto del sarcastico e sgualcitissimo Sam, sua ex guardia del corpo diventato sicario, segue le tracce dell’assassino concentrata come un Irish setter che punta durante la caccia alla volpe. Non è chiaro come e quando Helen abbia acquisito doti di esperta di arti marziali, né tantomeno perché e dove tenesse un’arsenale di gadget supertech alla James Bond.
I sei episodi
proseguono tra cospirazioni, tradimenti, sparatorie e faide tra gang mentre
il governo inglese, l’ambasciata cinese e quella americana, la Cia, l’Mi5, il
crimine organizzato e la lobby dei killer a contratto si scannano tra di
loro. Black Doves inizia quindi come un revenge al
femminile procede come una spy story e poi soccombe al romance,
con tanto di potenziale triangolo amoroso nel quale Dani. l'Anastasia Steele dei poveri nonché segretaria di Wallace,
cerca di conquistarlo con la tecnica della gatta morta consolatrice. In Black
Doves prende gradualmente il sopravvento un turbinio di sentimenti.
Scoprire chi era davvero Jason e se lui l’amasse davvero è per Helen più
importante che scatenare la terza guerra mondiale (e della vendetta), tanto
quanto per l'autoproclamato “spietato” sicario Sam è più importante proteggere
il suo ex che non finire gambizzato dalla
sua ex datrice di lavoro. Sia lui che Williams ed Eleanor - sgangherato trio di
cinici e amorali killer - nascondono male personalità daffettuosi, protettivi e
altruisti. Il
penultimo episodio sembra uno spinoff di Love Actually mentre
il sesto, con la rivelazione del mistero grottesca e assurda, sembra
scritto da Guy Ritchie. Tutta la serie è disseminata da humour nero britannico (il patrimonio
nazionale), dispensato da un cast ideale dove la Knightley e la Lancaster
giganteggiano, entrambi versatili, magnetiche e (auto)ironiche. Al netto di
esecuzioni sommarie e gole squarciate e dei plot twist consapevolmente
e ostentatamente improbabili, Black Doves è pura evasione
festiva che scalda il cuore: è il Christmas Carol per i
finti cinici. Mentre si chiude sul cenone di Natale sulle note
di Fairytale of New York dei The Pogues &
Kirsty MacColl, ci si rende conto che potrebbe essere nato un nuovo classico
natalizio.
Alla prossima
Luce <3
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