venerdì 14 giugno 2024

Recensione fumetti, Zerocalcare

 


Autore: Zerocalcare

Titolo: La profezia dell'armadillo

Serie: La profezia dell'armadillo

Prezzo: 14,40   e-book 9,99

Link d'acquisto: QUI


Fumetti Zerocalcare:

1)La profezia dell'armadillo

2)Un polpo alla gola

3)Ogni maledetto lunedì su due

4)Dimentica il mio nome

5)L'elenco telefonico degli accolli

6)Macerie prime

6,5)Macerie prime - sei mesi dopo

7)La scuola di pizze in faccia

8)Scheletri

9)Quando muori resta a me

10)Dodici

11)Kobane Calling

12)A Babbo Morto

    13)Niente di nuovo sul fronte di Rebibbia

14)No sleep till shengal



Trama

A cinque anni e centomila copie dal debutto, Zerocalcare aggiorna il suo primo romanzo grafico con questa edizione definitiva, che ripristina il bianco e nero della versione autoprodotta e comprende una nuova storia introduttiva.


Recensione

Tutto gira intorno al tema della precarietà, dell’insicurezza e della paura del futuro. Zero, Camille, Greta e Secco sono amici, classe ’80, e vivono tutti i problemi che questa generazione si porta dietro (assenza di lavoro, tanti desideri in cantiere, una maturità emotiva che tarda ad arrivare).
Zerocalcare vuole intrattenerci con le sue riflessioni mentali, con la sua voglia di penetrare continuamente in fondo alla superficie delle cose, nel punto più oscuro dell’anima. Il narratore ci porta continuamente ad un riso amaro e nostalgico proiettato verso un passato che non è più recuperabile e che è tragicamente scivolato via. Ma non può farlo da solo e, quindi, per scongiurare continui monologhi, intesse conversazioni con un armadillo, una sorta di grillo parlante, suo confidente e alter ego.

«Si chiama ‘profezia dell’armadillo’ qualsiasi previsione ottimistica fondata su elementi soggettivi e irrazionali spacciati per logici e oggettivi, destinata ad alimentare delusione, frustrazione e rimpianti, nei secoli dei secoli. Amen». 

L’armadillo è anche e soprattutto la voce della sincerità, una spia che rivela tutte le paure del nostro protagonista e che ci mostra il modo in cui ognuno di noi deve affrontare gli ostacoli della vita.
Ma quella leggerezza e quella praticità che servono per farsi forza in ogni occasione non appartengono a tutti. Di fronte all’imprevedibilità della vita e all’improvviso venir meno delle costanti che costruiscono una routine (banalmente identificabili anche nella fine del liceo o alla perdita\allontanamento di una persona cara), un ragazzo può sentirsi franare la terra sotto i piedi, può sentirsi solo e non compreso da nessuno.
Camille era andata a trovare Zerocalcare, ma ad esprimere ciò che davvero stava covando è stato il suo grillo parlante. L’armadillo si ritrova infatti faccia a faccia con un mostro informe e oscuro che non è capace di comunicare. Appare totalmente chiuso al mondo e quindi il lettore può avvertirne solo il suo peso e la sensazione di oppressione e di soffocamento che può infondere a chiunque lui si leghi. Dal canto suo, Camille accenna ma non comunica davvero. Forse inconsapevole delle conseguenze delle sue azioni, forse già imbrigliata in quel tunnel dal quale sembra non poter mai più splendere alcun tipo di luce, inizia a chiudersi sempre di più in sé stessa, imprigionata dalla sua mente, soffocata dal suo ingombrante alter ego. Camille morirà di anoressia, con la sorpresa di tutti i suoi più cari amici, spaventati di quanto una malattia possa radicarsi così in profondità e di quanto non si possa, in realtà, conoscere davvero una persona in tutta la sua complessità.

La morte diventa il pretesto del racconto, espressione per indicare due cose: la nostalgia di ciò che c’è stato e la difficoltà del superamento di un lutto. Passato e presente sono così alternati, tavola dopo tavola, creando un continuo saliscendi di emozioni.

La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3

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