domenica 2 giugno 2024

Recensione trilogia "Darklight Souls", Melissa J Kat

 


Autrice: Melissa J Kat

Titolo: La Vista dell'Anima

Serie: Darklight Souls #1

Prezzo: 12,35  e-book 1,99

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Trilogia Darklight Souls:

1)La Vista dell'Anima

2)Il Regno degli Angeli

3)?

“Cioccolata calda, pasticcini e film. Che ne dici? :) Arrivo da te alle 9. Baci, Mark”.


Trama

Jen e Mark stanno insieme, si amano e la loro storia va a gonfie vele. Almeno, questo è ciò che crede Jen fino al giorno in cui Mark decide di lasciarla: poche, fredde parole bastano a distruggere un rapporto che durava da anni e in cui aveva sempre creduto. Lei non riesce a crederci, eppure lo strano comportamento dell’ultimo periodo era stato un campanello d’allarme e il sospetto che abbia un’altra si fa largo nel suo cuore.
E proprio qui incontra Sam, un ragazzo che fin dall’inizio le sembra diverso dagli altri, gentile e misterioso...
Jen riceve in dono un potere straordinario, grazie al quale inizia a guardare il mondo con occhi diversi, che le permette di scorgere la verità dietro l’apparenza e di scoprire ciò che gli umani ignorano: il Male si annida ovunque e nessuno è davvero al sicuro, neanche Mark.
Jen non può arrendersi, deve trovare dentro di sé la forza per salvare chi ama e fermare il nemico, a tutti i costi.
Una storia che racchiude l’eterna lotta tra luce e oscurità in un urban fantasy che fa dell’Amore la sua forza. Si combatte per la Salvezza. Si combatte per la Verità.


In mezzo alla folla vidi camminare il ragazzo e gli corsi incontro.

«Ehi, aspetta! Stai bene?»

Si fermò sorpreso. «Tu sei la ragazza della libreria, non è così?»

«Sì, sono io. Sai cos’è successo?»

«Ero andato al bar per prendere dei pop-corn, ma mi hanno allontanato dicendo che il macchinario che li produce aveva avuto un cortocircuito, così sono tornato in sala pensando fosse una cosa da poco e qualche minuto dopo ho visto la gente scappare...»

«Vedevo le fiamme arrivare dal corridoio alle tue spalle, mihai fatto spaventare! Per quale motivo sei rimasto accanto a quella porta, invece di uscire come tutti?»

«Potrei chiederti la stessa cosa. Anche tu non sei uscita subito. Come stai ora?»

La sua risposta non mi convinceva totalmente e non spiegava quel suo atteggiamento così calmo e distaccato, ma alla sua affermazione non sapevo cosa obiettare. Non potevo certo dirgli che ero rimasta stupita di vederlo perché speravo di reincontrarlo da quel giorno in libreria...

«Bene, sto bene grazie».

Venni interrotta da dei colpi di tosse e dai paramedici. Due ambulanze avevano appena parcheggiato accanto a noi e gli uomini che scesero si affrettarono a trasportare delle persone ferite nelle barelle.

«Pensi che... insomma... che qualcuno si sia fatto male?»

Era una domanda stupida, ma la vista delle barelle mi riportò di colpo alla realtà, come se fino a quel momento avessi assistito alla scena da spettatrice. Solo allora mi resi conto che avevo appena rischiato la vita e che qualcun’altro poteva non essere stato fortunato quanto me. Le ambulanze ripartirono di corsa e il ragazzo le seguì con lo sguardo. Prima che potesse rispondermi, vidi il mondo ruotare attorno a me e persi l’equilibrio a causa di un forte capogiro.

Un attimo dopo mi trovavo sorretta dalle sue braccia. Era più forte di quanto sembrasse, mi sollevò come se non pesassi nulla. Con la guancia appoggiata alla sua spalla, riuscivo anche a sentire il profumo dolce della sua pelle. Sapeva di fuoco e zucchero filato. Camminò fino a un piccolo parco giochi e mi adagiò su una panchina.

«Non preoccuparti, deve essere un effetto del fumo che hai respirato. Resta distesa ancora un po’ e vedrai che starai meglio».

Annuii, anche se pensavo che fosse stata più colpa dell’impatto emotivo che del fumo.

Mi ritrovai a guardare un cielo stellato sorprendentemente limpido per una notte invernale: la luna piena illuminava il parco, accompagnata soltanto da un fioco lampione poco lontano. Da quella posizione il mondo aveva smesso di vorticarmi attorno.

Provai a mettermi seduta e il ragazzo, che nel frattempo aveva aspettato con pazienza in silenzio, si sedette al mio fianco.

«Mi sento molto meglio. Grazie di essermi rimasto vicino».

«Figurati. Te la senti di tornare a casa? Sei venuta in auto?»

«No, sono a piedi, abito in un palazzo del quartiere. Penso di farcela da sola».

«Sono venuto a piedi anch’io, se vuoi ti accompagno...»

Stavo meglio, ma ero ancora scossa per l’accaduto così decisi di accettare la sua proposta. Stare in sua compagnia mi faceva sentire più tranquilla. Di solito ero molto prudente con gli estranei, ma lui mi ispirava fiducia e mi fidavo del mio istinto.

«Non mi hai ancora detto il tuo nome», dissi mentre camminavamo verso casa mia.

«Già, non ci siamo ancora presentati. Mi chiamo Sam, tu?»

«Jennifer. Ma puoi chiamarmi Jen».

Ricambiai il suo sorriso dolce e spontaneo. In quel momento non ero più così interessata a capire i misteri della sua vita, volevo piuttosto conoscerlo come persona.

«Dunque lavori alla Herriet’s Books.»

«Esatto, e non potrei desiderare un lavoro migliore. E tu, invece?»

«Sono un fotografo. Mi chiamano per matrimoni, cerimonie, mostre ed eventi vari. Porto la mia macchina fotografica e mi metto all’opera. Non ci si annoia mai, ogni attimo immortalato è diverso dall’altro e cerco di catturarne tutta la bellezza che racchiude... oltre al fatto che partecipo gratis ai buffet ed è come imbucarsi legalmente a una festa!»

Mi fece l’occhiolino, strappandomi una risata.

«Ahahah! Sì, posso capire. Io invece amo dipingere, ma non ho mai molto tempo da dedicarci...»

«Beh, allora potremmo unire le due arti».

«Cosa intendi dire?»

«Se tra le foto che scatto trovi qualche soggetto che ti piace, puoi trasformarlo nel tuo prossimo dipinto», suggerì.

«Non ci avevo mai pensato! Mi sembra un’ottima idea.»

«Allora ti lascio il mio numero così puoi chiamarmi quando vuoi».

Mi segnai il numero sul cellulare, lo rimisi in borsa e presi le chiavi di casa. «Ok, grazie... Sei molto gentile. Ora sono arrivata, vivo in questo palazzo. Tu abiti lontano?»

«No, non molto, a due isolati da qui. Beh, ti lascio riposare, presumo sia stata una serata intensa per te. Dormi bene, Jen...»


Recensione

Oggi vi parlo di questo romanzo; ringrazio la casa editrice per la copia digitale; "La Vista dell'Anima" è un urban fantasy scorrevole, una storia piacevole che ho letto in due giorni ed è riuscita a coinvolgermi facilmente, con dei colpi di scena per niente scontati. L'autrice ci propone una classica lotta tra il bene e il male, rispettivamente personificati in angeli e demoni, secondo una chiave di lettura rinnovata. Solo chi ha il dono della Vista dell’anima infatti può scoprire cosa si cela dietro alla gente comune, vedere il loro aspetto e quali sono le loro reali intenzioni.

Ma facciamo un passo indietro:  protagonista di questo romanzo è Jen, di professione libraia, che senza nessun apparente motivo viene lasciata dal suo ragazzo Mark, diventato improvvisamente molto strano.

Nel bel mezzo di questo stravolgimento emotivo Jen incontra Sam, un cliente che è alla ricerca di un particolare libro antico ed è da quel momento che la nostra protagonista “vedrà” che il mondo non è affatto come l’ha conosciuto finora ma che dietro la realtà apparente delle cose si nascondono delle verità pericolose, alcune delle quali coinvolgono proprio il suo amato Mark.
Una storia che attraverso l’utilizzo di questo particolare potere, detto appunto "Vista dell’anima", ci permette anche di riflettere su come noi oggi “vediamo” il mondo e gli altri, di cui spesso conosciamo solo l'aspetto esteriore e non le loro reali intenzioni.
Primo di una trilogia, ci permette di entrare in questo mondo fantastico; ha un finale inaspettato; molte domande ricevono risposte, ma per le altre, dovremo aspettare l'uscita del seguito, che non so quando avverrà.


La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3


«Manca ancora qualcosa», annunciò mettendomi il dubbio che sapesse anche leggere nel pensiero.

«A cosa ti riferisci?»

«Al mio regalo per te».

«Regalo?? Non mi aspettavo nessun regalo... e poi io non ti ho preso nulla».

«Sì, invece, mi hai dato i biscotti. E il mio è un dono... speciale».

Ammetto che ero estremamente curiosa, perché non avevo nessuna idea di cosa potesse essere.

«Chiudi gli occhi», disse a bassa voce. Lo assecondai, aspettandomi che tirasse fuori un pacchetto e me lo mettesse tra

le mani, invece sentii che si avvicinava ancora di più a me.

Potevo avvertire il suo viso accanto al mio anche a occhi chiusi.

Quando il suo respiro accarezzò la mia pelle, un brivido mi percorse lo stomaco e il cuore iniziò a battere più forte.

Le sue labbra sfiorarono la mia guancia e i suoi capelli mi solleticarono la fronte. Poi udii un suono. Sam mi stava

sussurrando all’orecchio delle frasi incomprensibili, ma qualcosa nel profondo mi fece capire che si trattava di una lingua antichissima: era armoniosa come un canto, dolce e rilassante, talmente particolare da essere diversa da qualsiasi lingua del mondo. Mi immersi completamente in quella melodia e riaprii gli occhi solo quando cessò, lasciando un senso di vuoto nella stanza, come in un teatro alla fine di un virtuoso concerto.

Sam era tornato al suo posto e mi guardava sorridendo.

«Cos’era?», chiesi confusa.

«Il mio dono per te. Hai appena ricevuto la Vista dell’Anima», dichiarò serio.

«La vista di... cosa? Che significa?»

«Ora, se vuoi, hai il potere di vedere oltre le apparenze, oltre l’aspetto esteriore di ognuno. Potrai anche distinguere angeli e demoni».

Cercai di assimilare ciò che mi aveva appena detto, e ci misi qualche secondo prima di tornare a parlare.

«Hai detto che noi umani non siamo in grado di vederne il vero aspetto, per poter mantenere il segreto sulla vostra esistenza, allora... se io ora ho questo potere... perché l’hai fatto? Non c’è il rischio che qualcuno che non approvi possa...»

«Non lo saprà nessuno, resterà un segreto tra di noi. L’ho fatto per proteggerti, Jen, in modo che non capiti più una situazione come quella che hai vissuto ieri sera».

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