sabato 25 novembre 2023

Recensione serie "A Twisted Tale", A.A.V.V.


Autrice: Elizabeth Lim

Titolo: La stella dei desideri: E se la Fata Azzurra non avesse dovuto aiutare Pinocchio?

Serie: A Twisted Tale #10

Prezzo: 13,30   e-book 9,99

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Serie A Twisted Tale:

1)Un mondo nuovo: E se Aladdin non avesse tenuto la lampada?

2)Riflessi: E se Mulan dovesse viaggiare nel mondo degli spiriti?

3)Gelo nel cuore: E se Elsa e Anna avessero perduto il loro passato?

4)Parte del tuo mondo: E se Ariel non avesse sconfitto Ursula?

5)Specchio, specchio: E se la regina cattiva avvelenasse il principe?

6)È questo amore? E se Cenerentola non avesse mai provato la scarpetta?

7)C'era una volta un sogno: E se Aurora non si fosse mai svegliata?

8)Ciò che un giorno era mio: E se la regina avesse bevuto la pozione sbagliata?

9)Antico come il tempo: E se la madre di Belle avesse maledetto la Bestia?

10)La stella dei desideri: E se la Fata Azzurra non avesse dovuto aiutare Pinocchio?

11)Almost There: What if Tiana made a deal that changed everithing?

12)Go to the distance: What if Meg had to become a Greek Good?

13)Straight on Till Morning: What if Wendy first traveler to Never Land with Captain Hook?

14)Unbirthday: What if Wonderland was in peril and Alice was very very late?

15)Fate Be Changed: What if the witch gave Merida a different spell?

16)What if Arthur wasn't supposed to be king?

17)Suddenly Super





Trama

Un tempo la Fata Azzurra era un giovane donna di nome Chiara che sognava di aiutare gli altri a essere felici. Per questo sua sorella Ilaria la prendeva sempre in giro. Sono passati quarant’anni ma le due sorelle, diventate rispettivamente Fata Azzurra e Fata Scarlatta, sono ancora in conflitto. Decidono così di risolvere i loro problemi facendo una scommessa che ha per oggetto proprio il destino di Geppetto e del suo amato Pinocchio… Un romanzo originale e avvincente, che rivisita uno dei più famosi classici Disney, raccontandone una versione inattesa con un'evoluzione diversa da quella raccontata nel film. Un libro che fa emergere la ricchezza emotiva dei personaggi e i lati più profondi della loro personalità.



Recensione

Il libro prende in esame cosa sarebbe successo se la fata turchina non fosse stata destinata ad aiutare il burattino.
Durante una notte stellata un uomo, Geppetto, esprime il suo desiderio, un desiderio destinato a cambiare la sua vita e quella del giocattolo di legno appena costruito. Geppetto non poteva immaginare che una fata avesse udito le sue suppliche e che farà di tutto per accontentarlo.
Il suo nome è, o meglio era, Chiara. Tempo addietro era stata una semplice ragazza dello stesso villaggio del falegname, Pariva. Tutto ciò ora non conta perché adesso è una fata e secondo la legge delle fate non può, in nessun modo, aiutare qualcuno che conosceva nella sua vita passata.
Tuttavia, la tentazione di aiutare un vecchio amico è troppo forte e ciò che è peggio è che la fata scarlatta, nientemeno che la stessa Ilaria, sua sorella, ha assistito a tutto e la minaccia di rivelare la sua trasgressione. Alla fine decidono di risolvere la loro disputa con una scommessa: se il burattino a cui Chiara ha dato vita riuscirà a essere sincero, leale e altruista, allora Ilaria tornerà ad essere la sorella che manca tanto alla fata Turchina, altrimenti, nel caso in cui ciò non avvenga, l'equilibrio tra le fate buone e le fate cattive ne risulterà turbato, per sempre.

“Nessuno glielo aveva mai detto. Era per questo che le fate erano venute proprio da lei? Perché riusciva a vedere i sogni delle persone e le paure che li fermavano dal realizzarli?"



È stato bello leggere questa versione, rilassante, prevedibile in molti suoi sviluppi, ma non meno godibile per questo. Come si capisce da questo, non si tratta di un libro dalla trama estremamente originale e i suoi colpi di scena vengono svelati nel momento stesso in cui iniziano ad essere preparati. Nemmeno i personaggi sono chissà quanto nuovi.
La forza del libro penso risieda nella costruzione dei legami tra i personaggi e nella scrittura dell'autrice. Il mondo narrativo raccontato da Elizabeth Lim è una grande diversità rispetto al paesino che abbiamo visto nel film del 1940. L'ambientazione può essere divisa in due parti: una reale, dove si trova il paesino di Pariva, e le terre degli esseri umani, l'altra è quella del fantastico rappresentato dal mondo delle fate, dal mondo delle fate oscure e dal mare ambientato da Monstro. Pariva ha le sue tradizioni, i suoi usi e costumi, e la loro somiglianza con luoghi e periodi storici che conosciamo bene ci aiutano ad immergerci in un mondo reale; la residenza delle fate è tutt'altro e ci ricorda che stiamo leggendo un Fantasy. Le scene migliori, in quest'ultimo, ritengo siano quelle che riguardano l'addestramento di Chiara. Sono costruite in modo tale che il lettore empatizzi e si ritrovi nei panni dell'apprendista fata e, attraverso espedienti narrativi, spiegano come funzioni il sistema magico, le loro leggi, etc. Un altro punto a favore del libro è aver concentrato maggiormente l'attenzione sui personaggi della fata turchina, Ilaria e Geppetto, trasformando gli eventi del film in un banale "sfondo" del romanzo. 

"Quando canto, non sono più Ilaria Belmaggio. Sono una principessa o una rivoluzionaria, una lattaia dal cuore spezzato o una fata che ha perso la sua bacchetta."

I personaggi, dicevo prima, non sono proprio originalissimi, non sono delle semplici "funzioni", ma di alcuni di loro si riconoscono i modelli archetipici. Chiara/Fata Turchina compie un vero e proprio viaggio dell'eroe e la costruzione del suo personaggio si regge attorno ad alcune caratteristiche principali: la bontà, l'altruismo, il coraggio. Segue sempre il suo cuore e il suo senso di giustizia anche se va contro ciò che la società si aspetterebbe. Ilaria/Fata Scarlatta è un monito vivente. Ella rappresenta l'archetipo del personaggio che ha ottenuto ciò che desiderava a discapito degli altri e del suo stesso cuore. Non è una "villain" vera e propria perché non compie atti estremamente malvagi, però è responsabile delle sofferenze di qualche altro personaggio. Il suo finale è una parabola classica ma giusta.
C'è poi Geppetto. È stato bello leggere di Geppetto quando era solo un giovane giocattolaio con tanti sogni e un amore nel cassetto. La sua storia è forse quella emotivamente più forte, perché sembra più reale ed è una storia di occasioni perse. Le interazioni tra questi tre personaggi costituiscono un pregio della scrittura. Sono tra i momenti migliori del libro e rendono la lettura piacevole.

“Pariva era un piccolo villaggio, poco importante, tanto che solo raramente appariva nelle mappe di Esperia. Circondato dalle montagne e dal mare, sembrava immutato dal tempo."

Infine, volevo anche elogiare lo stile descrittivo dell'autrice. Riesce a far prendere vita alla pagina, gettando l'attenzione sui dettagli giusti, come lo scintillio di luce quando una fata fa una magia o i colori del mare quando Monstro si avvicina.


La mia valutazione


Alla prossima
Luce <3



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