lunedì 13 novembre 2023

7 blog per 1 autore: Francesca Compagno

Buongiorno lettori e amanti delle serie tv! Come avevo preannunciato, da oggi comincia una nuova rubrica in collaborazione con altri 6 blog, di cui uno è quello di Federica, che gestisce Gliocchidellupo

ma in cosa consiste la rubrica, 7 blog per 1 autore?



Riapre una rubrica tanto amata e dedicata agli autori, da un'idea di Federica del Blog Gli Occhi del Lupo. In precedenza chiamata 4 blog per un autore e ora cresciuta in 7 blog per un autore. Ogni settimana ospiteremo un autore con il suo romanzo ed entreremo meglio in ciò che ha scritto. Ringraziamo tutti coloro che si sono affidati a questa iniziativa.
Blog che vi partecipano:
LUNEDÌ - Tutto sul romanzo - IO AMO I LIBRI E LE SERIE TV
MARTEDÌ - Ambientazione - IN COMPAGNIA DI UNA PENNA
MERCOLEDÌ - Cast Dream - TRE GATTE TRA I LIBRI
GIOVEDÌ - Un messaggio da scoprire - BUONA LETTURA
VENERDÌ - Un'immagine che racconta - LIBERA_MENTE
SABATO - Intervista all'autore - READING IS TRUE LOVE
DOMENICA - Intervista al personaggio - GLI OCCHI DEL LUPO 

Raccontaci come hai scelto la cover, chi l’ha realizzata e qualche info in più

rispetto alla trama scelta.

La cover l’ho scelta perché calzante sia con il tema del collegio, per la divisa indossata dalla ragazza in copertina, sia per la contrapposizione tra la mano sporca e di sangue e quella pulita, eterna lotta tra il bene e il male, la luce e l’oscurità. In accordo con l’editore, che l’ha realizzata, è stata leggermente modificata ed è stata creata questa cover meravigliosa.



TRAMA / SINOSSI

«Benvenuta al Real Collegio, signorina Capecchi.»

Il funerale della madre si è appena concluso quando Asia, diciassettenne, viene spedita dal padre, importante uomo d’affari collerico e anaffettivo, in una delle scuole più esclusive di Lucca.

Fin dal principio, l’impressione è tetra: il collegio è quasi disabitato; la cameriera è una ragazza taciturna e scostante, e l’inserviente, Igor, è un uomo storpio, dal volto sfigurato da una grave ustione.

La direttrice Magnani, dulcis in fundo, è di una severità che rasenta il dispotismo. Una delle regole del collegio prevede infatti il sequestro del cellulare. E poi silenzio e disciplina.

È dura ma Asia si adatta. Sa che odierà ogni momento, ma spera di poter presto liberarsi della reclusione paterna con la maggiore età.

Le compagne sono soltanto quattro: tre gemelle di nome Sara, Sabia e Serena, e una bellissima orfana di nome Ilaria, che è cresciuta tra quelle mura. Il rapporto con loro non è idilliaco: le coetanee hanno un atteggiamento scostante e sottomesso, e la ragazza che funge da cameriera si sottrae a ogni tentativo di approccio.

L’unica presenza amica, la professoressa Diana Cannella, scompare poco dopo con la scusa di un’influenza. A sostituirla, il fascinoso ed enigmatico professore Arthur Costa.

Asia ne è attratta, soprattutto per il nome e la passione comune: entrambi amano le poesie di Rimbaud.

Ma le lezioni con lui divengono sinistre quando, durante il loro svolgimento, la ragazza inizia a cadere in stati di torpore dove ha visioni raccapriccianti che in breve non si limitano alle lezioni: inizia a fare incubi angosciosi a qualsiasi ora. Inoltre si sente spesso osservata e altrettanto spesso ode dei rumori fuori dalla porta della propria camera, ma trova sempre i corridoi vuoti. Invece dalla finestra nota Igor e Arthur che confabulano, come se si conoscessero ben oltre il rapporto inserviente/professore.

Per ritrovare un minimo di entusiasmo e spezzare la tetra monotonia del collegio, Asia chiede il permesso alla direttrice di accedere alla biblioteca. Lì, prende una raccolta di poesie di Rimbaud da leggere in solitudine. Finché un giorno non trova anche un grimorio di magia.

Giusto un paio di giorni dopo Arthur si presenta in classe con un piccolo scrigno, il cui contenuto ignoto ossessiona Asia che, approfittando di una distrazione del professore, lo apre. Al suo interno, una mano scheletrica.

Inorridita, la giovane inizia a dubitare della vera identità del professore, che con lei alterna momenti di paterna gentilezza ad altri di furiosa impazienza, il tutto mentre continuano i vividi incubi di stupri, botte, sevizie da parte di un uomo che sembra essere il suo padrone.

Per non impazzire, Asia passa sempre più tempo libero in biblioteca e comincia a leggere il grimorio dove scopre che la pratica della mano nello scrigno è un mezzo potente per i rituali sugli spiriti e sulle entità infere.

Quindi, chi è davvero Arthur Costa?

E Igor, sempre aspro e onnipresente?

La direttrice, poi, sembra pendere dalle labbra di quest’ultimo invece che l’opposto.

La situazione precipita quando la prima delle tre gemelle, Sara, si impicca. La macabra scoperta è coronata, l’indomani, da un disegno realistico della scena.

Asia viene subito additata come l’autrice, per via dell’abilità con la matita. Nessuno le crede, eccetto Arthur. Ciò fa riavvicinare la giovane al professore.

Intanto, i sogni tracciano una specie di storia di cui lei è l’involontaria interprete. Di pari passo, aumentano in frequenza e violenza le visioni in cui viene annegata, strangolata.

Asia è stravolta, ma la sua mente pura esce indenne da quell’orrore. Resiste, proprio mentre la seconda delle gemelle, Sabia, si taglia le vene. Stravolta, la direttrice chiama finalmente la polizia che trova i suicidi sospetti e inizia a indagare nel passato della famiglia delle gemelle. Quella sopravvissuta, Serena, per il dolore finisce in una sorta di stato di incoscienza.

Intanto i pomeriggi in biblioteca per sfuggire alla realtà in cui è rinchiusa, fruttano una nuova fortuita scoperta: in uno scomparto segreto di uno degli scaffali Asia trova dei polverosi giornali di trent’anni prima che ritraggono una famiglia e un ragazzino. Lo riconosce: è Igor. La sua famiglia è morta in un incendio, il padre è scomparso.

Nel mentre, Asia è riuscita ad avvicinare la cameriera e a chiederle il nome. Nanuli. Una piccola conquista, ma la situazione precipita di nuovo: Ilaria viene colta mentre ritrae Serena sul punto di uccidersi con un coltello e poco dopo quella è trovata morta nella sua stanza.

Ilaria è posseduta e Arthur e Igor cercano di intrappolarla.

Asia scopre che i due uomini sono in realtà indagatori dell’occulto a caccia di un essere demoniaco chiamato Malombra, che è solito impossessarsi dei corpi di chi prova sentimenti funesti.

Nell’ultima sua apparizione, l’essere aveva posseduto il padre di Igor, poi una delle sorelle. L’incendio era stato un maldestro tentativo da parte sua, quando era bambino, per occultare le prove. Igor aveva infatti fermato il demone uccidendo la sorella e il padre, poco prima.

Il padre che teneva prigioniera nelle sevizie una povera giovane rumena.

Una ragazza di nome Nanuli.

Gli incubi di Asia hanno finalmente un senso.

La cameriera del collegio è lo spettro di Nanuli che dà la caccia alla Malombra per avere vendetta.

Sempre più potente nella sua malvagità, e sentendosi ormai braccata, la Malombra che possiede Ilaria uccide anche la direttrice.

Benché i due indagatori dell’occulto tentino un esorcismo per salvare la ragazza, non possono far altro che assistere allo scontro fra le entità sovrannaturali, ed è Nanuli ad avere la meglio, grazie alla forza che ha tratto dalla connessione con Asia.

La sua luce annichilisce il demone e lo rimanda negli inferi, ma il corpo di Ilaria brucia, appiccando l’incendio a tutto il collegio.

Arthur e Asia fuggono per miracolo, mentre Igor si immola nel rogo per dare un alibi ai sopravvissuti, affinché non vengano sospettati della strage.

Tornata a casa, Asia si scopre abbastanza forte da affrontare il padre, liberandosi così dell’ultima ombra della sua vita.


ESTRATTI

Le gambe mi tremavano mentre si voltava, lento, su di noi. Quando ne distinsi il viso rimasi attonita: era talmente bello da mozzare il fiato. I lineamenti marcati, la mascella volitiva, gli occhi di un verde talmente chiaro da sembrare trasparenti, i capelli neri raccolti in una coda bassa. Il fisico asciutto e muscoloso era messo in evidenza da una mise casual aderente ma sobria. Unico vezzo: l’orecchino al lobo sinistro dal quale pendeva una piuma blu. Non mi mossi, nemmeno le altre, e tutte e cinque eravamo a bocca aperta, incapaci di qualsiasi azione. «Buongiorno, ragazze» esordì la signorina Cannella. «Lui è il professor Arthur Costa, arriva da Parigi e sarà il vostro insegnante di musica e arti figurative. Professore, loro sono, nell’ordine, Serena, Sara, Sabia, Ilaria e Asia.»


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