lunedì 1 febbraio 2021

7 blog per 1 autore: Loris Fabrizi

  Buongiorno lettori e amanti delle serie tv! Come avevo preannunciato, da oggi comincia una nuova rubrica in collaborazione con altri 6 blog, di cui uno è quello di Federica, che gestisce Gliocchidellupo

ma in cosa consiste la rubrica, 7 blog per 1 autore?




Riapre una rubrica tanto amata e dedicata agli autori, da un'idea di Federica del Blog Gli Occhi del Lupo. In precedenza chiamata 4 blog per un autore e ora cresciuta in 7 blog per un autore. Ogni settimana ospiteremo un autore con il suo romanzo ed entreremo meglio in ciò che ha scritto. Ringraziamo tutti coloro che si sono affidati a questa iniziativa.
Blog che vi partecipano:
LUNEDÌ - Tutto sul romanzo - IO AMO I LIBRI E LE SERIE TV
MARTEDÌ - Ambientazione - IN COMPAGNIA DI UNA PENNA
MERCOLEDÌ - Cast Dream - TRE GATTE TRA I LIBRI
GIOVEDÌ - Un messaggio da scoprire - ANIMA DI CARTA
VENERDÌ - Un'immagine che racconta - LIBERA_MENTE
SABATO - Intervista all'autore - READING IS TRUE LOVE
DOMENICA - Intervista al personaggio - GLI OCCHI DEL LUPO


Tutto sul romanzo

 


COVER + TRAMA + ESTRATTI

Raccontaci come hai scelto la cover, chi l’ha realizzata e qualche info in più

rispetto alla trama scelta (Allega un estratto card e la cover del romanzo)

 TRAMA

“Ti ripeti che un giorno verrà il tuo momento, la tua ora, ma nell’era degli uomini vuoti non verrà mai l’ora della scimmia!” Alle soglie dell’età adulta, Lolo commette un errore, un piccolo furto, le cui conseguenze sembrano condurre alla morte di un uomo. Decide così di andarsene, fugge dalle accuse che lo vogliono colpevole, dal giudizio degli adulti, da un posto e da una vita che non riconosce più come suoi. Abbandona la comunità di nomadi che lo ha accolto quando era un bambino senza passato e senza futuro e abbandona Rasnia, la ragazza per cui farebbe qualsiasi cosa. La fuga lenta e senza meta di Lolo lo porta alla scoperta dell’indifferenza, dell’ipocrisia, dell’illusione e degli altri vincoli mentali ed emotivi che l’umanità pone a sé stessa per paura. Attraverso incontri occasionali e situazioni in apparenza ordinarie impara a vedere oltre il Velo che ricopre la realtà e ne mistifica l’aspetto per volere di Nahel e dei suoi uomini vuoti, che fin dagli albori della civiltà si operano per diffondere la Grande Menzogna e celare agli uomini il loro vero potenziale, meraviglioso e distruttivo allo stesso tempo...

La cover riprende una delle poche immagini decenti, prive di licenza, che sono riuscito a trovare su Google cercando “scimmia in gabbia”...

Lavorata poi da chi si occupa delle copertine in PAV Edizioni.

La presenza della scimmia del titolo è forse fin troppo scontata, ma ho suggerito questa immagine senza intenti didascalici, volevo qualcosa che desse l’idea di un’innocenza arcaica imprigionata. Una scena triste che riporta a sentimenti di impotenza, privazione, perdita di identità e di scopo. La rete, anziché le sbarre, mi ha attirato in quanto me la immagino addosso, a contatto con la pelle, ti avvolge e ti separa, come un velo indistruttibile.

E a proposito del velo butto là qualche elemento della trama.

Immaginate un tempo molto lontano, un passato remoto dove i primi uomini commettono un crimine impensabile, inconcepibile, qualcosa da cui l’intero genere umano non può più tornare indietro, un crimine così assoluto da poter essere coperto solo dietro una Grande Menzogna difesa dalla completa omertà dei testimoni diretti.

Ai giorni nostri, in un anno e in un Paese indefiniti, viene commesso un altro crimine, una classica stupidaggine, le cui conseguenze a catena portano però il giovane protagonista, Lolo, a dover lasciare la sua casa e la sua famiglia adottiva nel campo nomadi della Città.

L’unica cosa che potrebbe trattenerlo è l’amore per Rasnia, la sua amica di sempre, ma anche qui le vicende prendono una piega tale e nefasta che lo spinge a fuggire di corso, da sé stesso, alla ricerca della sua identità, da ciò che ha fatto, alla ricerca del suo passato.

Una ricerca fatta in realtà di vita vissuta, di espedienti, di sopravvivenza e di incontri casuali con le ingiustizie e le ipocrisie della nostra società. Dallo sfruttamento sul lavoro, alle questioni razziali, alla politica assente, alla violenza domestica, al disagio sociale e così via fino ad addentrarsi in una storia del mondo diversa da quella che conosceva, che delinea una realtà assurda e incredibile, ma non per questo meno vera. Una realtà che si dipana tra le linea di sangue celate dal Velo di Maya con cui l’antichissima congrega degli Uomini Vuoti copre il mondo di menzogne, sussurrando agli uomini parole di sospetto e di dubbio.

Per riuscire a trovare la verità che cerca, Lolo dovrà sacrificare ciò che ha in una lotta dagli esiti incerti contro la Belva, incarnazione ancestrale della paura, e riscoprire il fatico cammino che apre l’orizzonte alle infinite possibilità degli uomini e alla speranza.




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