giovedì 31 maggio 2018

Recensione serie "La Corona delle Rose", Gianluca Villano

Autore: Gianluca Villano
Titolo: Il divoratore d'ombra (Corona delle Rose #1)
Prezzo: cartaceo 12,75 e-book 2,99

Link d'acquisto: QUI



Serie La Corona delle Rose:
1)Il Divoratore d'Ombra
1,5) L'ancella di Crios
2) L'Obelisco dei Divoratori











Su Arbor l’inverno è rigido per il corpo quanto per lo spirito, perché
dall’Universo spira il Vento dell’Haor, un vento dai toni di un cupo
turchese, percepibile a occhio nudo nelle regioni dove il male è più forte. La
sua influenza favorisce odio e violenza; a esso si contrappone il Vento
Mistico della primavera.


Trama

Una volta ogni 40 giorni un Oblato del culto degli Esaminatori viene trasfigurato in Divoratore.Ogni 40 anni, attraverso una Cerimonia Solenne nel Tempio della società dell'Haorian, l'Uomo-Dio trasfigura un ragazzo in Divoratore d'Ombra: l'essere più devastante che si possa creare.Dopo soli 30 anni, Crios della città di Muelnor è il prescelto.Durante una notte di manifestazioni soprannaturali, un Vento Misterioso e un Bianco Rapace si muovono furtivi alla ricerca di Logren, il cui fato sembra indissolubilmente legato a quello dell'amico Crios.Qual'è il destino che lento e inesorabile incombe su di loro?





Il Divoratore è un essere mutante, la sua natura dipende dalla Prima
Cerimonia, dalle caratteristiche ambientali presenti al momento della
nascita. Un Hevron è un Divoratore liberato nella foresta ed è quello più

comune



Recensione




Buonasera e bentornati sul blog con la recensione di un libro fantasy, decisamente diverso dal solito! Ringrazio l'autore per avermi girato una copia del libro. Sì, perché Il Divoratore d'Ombra, primo volume della saga della Corona delle Rose, non è un fantasy come quelli che siamo abituati a leggere. Questo fantasy è un misto di amicizia, voglia di lottare, di crescita e consapevolezza di sé stessi fino ad accettarsi anche se, probabilmente, anzi, sicuramente con qualche dubbio.
I protagonisti principali sono Crios e Logren, amici di una vita, entrambi destinati a qualcosa di unico e indubbiamente legati dall'infanzia alla fine; se dico troppo rischio di fare spoiler e non mi va quindi: la trama è ben delineata, complicata e alcune cose, come succede spesso nelle saghe, si delineeranno nei capitoli successivi; come ho detto i due protagonisti, Logren ragazzo timido e introverso e Crios, che invece è parecchio estroverso, si ritroveranno legati ancor più di prima e in maniera abbastanza particolare; la città su cui si ambienta tutto è Muelnor, dai tratti medievali;  Crios sta per essere consacrato come Divoratore d'Ombra attraverso una Cerimonia Solenne, ma soprattutto è stato indicato come Il Profeta, ossia colui che sarà in grado di compiere prodigi e porterà prestigio e onore al popolo dei Sindelore, da sempre in conflitto con i Debenlore. In realtà le cose andranno diversamente, visto che si scoprirà che Crios da anni non sogna più, cosa che invece deve SEMPRE fare il Profeta; mentre il timido Logren, che da sempre è l'ombra di Crios è tormentato da visioni e strani episodi. Non dico altro, ma immagino abbiate già fatto due più due. vero?
Un fantasy che vi porterà in un nuovo mondo, fatto di personaggi diversi dal solito, con avventure strepitose; non vedo l'ora di scoprire cosa succederà nel secondo volume e nella novella.
Quindi sì, se siete amanti del fantasy come me, leggetelo perché ne vale veramente la pena! Gianluca scrive benissimo, i personaggi sono delineati in maniera spettacolare, così come il paesaggio costruito intorno a loro; anche i personaggi secondari hanno la loro importanza; chi preferisco tra Crios e Logren? Ancora non posso rispondere, forse lo capirò leggendo il seguito e il racconto.



La mia valutazione
5

Alla prossima 
Luce <3





Opera dei Maghi Nirb dell’Accademia di Daronne, i Golem del Portale
di Muelnor sono formati da ammassi d’acciaio dalla sagoma vagamente
riconducibile ai giganti esiliati nella Foresta di Penombra: i Cruedamon
Torace-spino, così denominati a causa di una leggenda; si narra di un
fanciullo di gigante abbandonato nella selva delle pianure, lasciato in un
intricato rovo di spine; la vegetazione lo avvolse e lo nutrì, conferendogli
poteri e deformità peculiari, tra le quali aculei velenosi sul petto, spalle e

dorso













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