Titolo: Gli svegli dell'asilo
Prezzo: cartaceo 6,80 e-book 2,99
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Trama
È sempre positivo essere svegli in una società che dorme? Un saggio che analizza il fallimento della Generazione Y nell'era della crisi, accostando le dinamiche della realtà contemporanea al microcosmo di una scuola materna.
Anche in un periodo di insoddisfazioni, si tratterà
comunque di un’esistenza degna di essere
vissuta, grazie alle sue piccole grandi scoperte
quotidiane.
Recensione
Buongiorno a tutti e bentornati sul blog con la recensione di un saggio di Nino Baldan (questo il suo blog: http://ninobaldan.blogspot.it/ ).
Questo saggio di appena 60 pagine è qualcosa che fa riflettere; l'autore ci fa entrare nel suo passato, dove, negli anni '80 la società non era come adesso; la sua società, era una società di persone che aveva sì, gruppetti di bambini e ragazzi, ma erano bambini e ragazzi che si accontentavano di poco, giocavano con quello che avevano, inventandosi giochi che noi adesso, neanche riusciremmo a comprendere probabilmente. Gli adolescenti e bambini di un tempo, denominati dall'autore "gli svegli dell'asilo", di cui faceva e fa ancora parte lui stesso, erano e sono (se ci sono ancora, cosa di cui io dubito, ma potrei sbagliarmi alla grande!) erano quelli con più fantasia, quelli che non si accontentavano di vedere i film, per poi parlarne con altre persone e finirla lì; erano quelli che cercavano di capire come è nato il film, se veniva da un libro o era pura fantasia dei registi.
Vorrei poter dire che la generazione di adesso sia simile a quella dell'autore di questo saggio, ma la verità è quella che lui stesso narra proprio qui: LA GENERAZIONE DI ADESSO NON E' AFFATTO come quella di un tempo; perché adesso ci sono i telefonini, i social (che io stessa uso, lo ammetto!); è facile condividere ogni cosa che ci passa per la testa, quando forse, anzi sicuramente, almeno alcune cose dovremmo imparare a tenerle per noi, senza sbandierarle ai quattro venti!
Questo saggio fa riflettere parecchio, sulla vecchia e l'attuale società; su ciò che a volte diamo per scontato, quando non dovrebbe essere così; quindi se riuscite, leggete questo saggio perché di certo non vi farà male!
Questo saggio di appena 60 pagine è qualcosa che fa riflettere; l'autore ci fa entrare nel suo passato, dove, negli anni '80 la società non era come adesso; la sua società, era una società di persone che aveva sì, gruppetti di bambini e ragazzi, ma erano bambini e ragazzi che si accontentavano di poco, giocavano con quello che avevano, inventandosi giochi che noi adesso, neanche riusciremmo a comprendere probabilmente. Gli adolescenti e bambini di un tempo, denominati dall'autore "gli svegli dell'asilo", di cui faceva e fa ancora parte lui stesso, erano e sono (se ci sono ancora, cosa di cui io dubito, ma potrei sbagliarmi alla grande!) erano quelli con più fantasia, quelli che non si accontentavano di vedere i film, per poi parlarne con altre persone e finirla lì; erano quelli che cercavano di capire come è nato il film, se veniva da un libro o era pura fantasia dei registi.
Vorrei poter dire che la generazione di adesso sia simile a quella dell'autore di questo saggio, ma la verità è quella che lui stesso narra proprio qui: LA GENERAZIONE DI ADESSO NON E' AFFATTO come quella di un tempo; perché adesso ci sono i telefonini, i social (che io stessa uso, lo ammetto!); è facile condividere ogni cosa che ci passa per la testa, quando forse, anzi sicuramente, almeno alcune cose dovremmo imparare a tenerle per noi, senza sbandierarle ai quattro venti!
Questo saggio fa riflettere parecchio, sulla vecchia e l'attuale società; su ciò che a volte diamo per scontato, quando non dovrebbe essere così; quindi se riuscite, leggete questo saggio perché di certo non vi farà male!
La mia valutazione
5
Alla prossima
Luce <3
Lo sveglio dell’asilo, al contrario, è
spinto da una continua e inesauribile curiosità, dal
costante desiderio di approfondire e capire quello
che ci circonda; uno sveglio dell'asilo non si accontenterà
di guardare un film, e neppure di conoscere
a menadito la filmografia del regista, ma
vorrà sapere dove si sono tenute le riprese, se la
storia prenda spunto da una vicenda vera, da un
libro, quanto fedelmente sia stata seguita la trama,
quale sia, tra le righe, il messaggio diretto allo
spettatore.
Grazie mille Benedetta per la recensione!
RispondiEliminaHo linkato questo post sul mio Blog, lo trovi qui:
http://ninobaldan.blogspot.com/2018/05/gli-svegli-dellasilo-recensito-su.html
Prego, grazie a te per avermi dato la possibilità di leggere il libro!
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