giovedì 10 aprile 2025

Recensione serie "E se il cattivo...", Emily McIntire

 


 Autrice: Emily McIntire

Titolo: Amaya

Serie: E se il cattivo.. #5

Prezzo: 17,01  e-book 2,99

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Serie "E se il cattivo...":

1)Uncino

2)Scar

3)Evelina

4)Yasmin

5)Amaya

6)Strega


Tu mi consumi Amaya. Fai a pezzi la mia fede con il fuoco di mille soli, dominando ogni mio incubo, finché non sognerò altro che te.

Trama

Lui è la rettitudine fatta persona. Lei è il peccato fatto carne.

Padre Cade Frédéric è un sant'uomo. Cresciuto nelle strade di Parigi, ha dedicato la sua vita alla religione. Ma c'è un mostro che indugia appena sotto la superficie. Una malattia. Una piaga che sanguina oscurità e che si nutre di dannati. Quando gli viene affidato il compito di diventare sacerdote a Festivalé, nel Vermont, una cittadina tanto bella quanto piena di disperazione, la sua malattia comincia a farsi sentire, chiedendogli di liberare il luogo dalla perdizione.

Amaya Paquette è la bella misteriosa di Festivalé. Passa le sue giornate a prendersi cura del fratello minore, mentre durante la notte si trasforma in Esmeralda, una donna pronta a danzare per occhi avidi e labbra sfacciate. Sebbene desideri l'amore, rifugge dalle relazioni, temendo di venire nuovamente abbandonata.

Quando Padre Cade posa gli occhi su Amaya, si trova irretito. L'uomo è convinto che lei stia usando la stregoneria per attirarlo a sé. Non riesce più a nutrirsi. Non riesce a respirare. Non riesce a pensare a nulla, se non a lei.

E la tentazione è un'amante devastante.

Lei è la sua debolezza, e quindi egli decide di essere la sua rovina... anche se questo dovesse significare uccidere l'unica donna che abbia mai amato.


«C’è un mostro in te, bambino. E Dio vuole che te lo cacci fuori.»


Recensione

Questo quinto volume è ispirato al Gobbo di Notre-Dame, ed è Frollo, il sacerdote, quello cattivo,  il protagonista che farà tremare il cuore e la mente.
Ma qui, ovviamente, Frollo ha un altro nome ed è  Padre Cade Frédéric, nuovo parroco della chiesa di Festivalè, il cui compito è di portare ai fedeli del Vermont la redenzione accompagnandoli sulla retta via. 

Ha un mostro dentro di se Padre Cade, un demone interiore che scalcia, urla per essere placato, e solo con la morte di un peccatore questo continuo fremito e dolore si acquieta. 
Cade è cresciuto nella violenza e nella povertà e ha fatto della religione il suo mantra, solo con essa riesce a trovare una sorta di tranquillità, vaga per le strade di Festivalè fino a che non trova un'anima dannata da eliminare. Una sera però incontra una donna che con la sua danza esotica e lo sguardo ammaliante, mette tutto in discussione portandolo nella confusione totale.

Se essere qui è un peccato, allora questa donna è il peccato stesso, avvolto in un nastro infuocato. Il mio stomaco precipita, un’ondata di panico mi investe. Guardarla mi fa sentire come se fossi io a volteggiare

Amaya Paquette è la strega ammaliatrice di Festivalé, bella e enigmatica, la notte è la ballerina - Esmeralda - che incatena i cuori di chi la sta guardando, e durante il giorno una sorella premurosa del fratellino "speciale" Quinten; i due sono stati abbandonati da una madre senza ritegno, una madre che non ha pensato due volte a scappare da una vita di sottomissioni e abusi lasciando indietro le cose più importanti: i suoi figli.

Voglio sentire la sua voce. Annusare la sua pelle. Dipingere la mia malattia sulla sua anima. Un solo sguardo nella sua direzione e sono un cane famelico, alla disperata ricerca di una briciola.

Nel momento in cui i  due protagonisti si conoscono, le loro vite cambieranno; Cade è in continua guerra con se stesso, è un sacerdote e non può permettersi di infrangere il suo voto di castità, ma Amaya lo attrae con un semplice sguardo, lei è la tentazione in persona, ma Cade ha un compito: liberare l' anima di questa dolce ragazza, ci riuscirà? Ucciderà l'unica donna che è riuscita a catturare il suo cuore?
Amaya vive in un limbo da quando è stata abbandonata, lei e suo fratello riescono a sopravvivere solo grazie a un uomo subdolo e crudele che gli da lo stretto necessario, l'ex amante della loro mamma, Parker che vuole Amaya ad ogni costo. 

Ho bisogno di cancellare ciò che qualsiasi altro uomo le ha fatto provare, di guastarla persino per Dio, finché l’unico che lei potrà pregare non sarò io.

La nostra Esmeralda ama il suo fratellino e per lui è decisa a tutto, persino a concedersi al mostro che l'ha sempre bramata fino a quando era una bambina.
Ora, i nostri due protagonisti sono incasinati forte, miscelate tutti i casini che si portano dietro e avrete un risultato esplosivo, nel classico stile McIntire.

La mia fede mi tiene vivo, ma lei arde come piombo fuso. Sarà la mia rovina, perché sono solo un uomo e perché con lei sono debole.

Inutile ribadire la perfezione dello stile dell'autrice, ormai dopo cinque libri lo abbiamo compreso tutti, ma voglio soffermarmi sulla caratterizzazione di ogni singolo personaggio. 
La McIntire per ognuno di loro si è soffermata dando un quadro generale dei loro caratteri e ruoli senza però dilungarsi troppo, non solo per la funzione che hanno nella storia, i sentimenti, le sensazioni, gli stati d'animo sono parte integrante di ciò che stiamo leggendo.
Cade è il classico uomo con un passato tormentato alle spalle, ne ha passate tante, è cresciuto nel timore di Dio e a volte questa sua grande devozione lo porta ad autopunirsi, lui sa che il suo ruolo di vendicatore è sbagliato ma il demone dentro di se scalpita per essere placato. Amaya è in pericolo con lui? 
Staremo a vedere!

Lo spicy come al solito è esplosivo e coinvolgente, niente viene lasciato all'immaginazione ma tutto descritto con impeto e sensualità; le parole che i due amanti si sussurrano - o gridano a seconda del momento - sono terribilmente sexy e sensuali; Amaya si lascia andare all'amore come una barchetta in balia delle onde, perché Padre Cade è tempesta, fuoco e fiamme e nessuno è al sicuro con lui in special modo se dentro il peccato morde la vostra anima. Qui sotto trovate un anteprima:

«Se hai bisogno di soffrire», esclamo, «allora vieni da me.»
Gli afferro il collo, gli avvolgo le dita intorno alla gola e vi faccio confluire il peso del mio corpo, assicurandomi di usare il metodo che lui mi ha insegnato, evitando la trachea ma procurandogli comunque dolore. Lo cavalco finché il suo cazzo non comincia a diventare più duro dentro di me. I suoi fianchi si scuotono.

E voi, siete pronte ad essere giudicate e giustiziate? Buona lettura.


La mia valutazione

Alla prossima

Luce <3


Se essere qui è un peccato, allora questa donna è il peccato stesso, avvolto in un nastro infuocato. Il mio stomaco precipita, un’ondata di panico mi investe. Guardarla mi fa sentire come se fossi io a volteggiare






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