sabato 8 ottobre 2022

Recensione "La villa dei misteri: la schiava di Pompei", Irma Ciciriello

 


Autrice: Irma Ciciriello

Titolo: La Villa dei Misteri: la schiava di Pompei

Prezzo: e-book 0,99

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Non ci sono più. Marcus, figlio mio. Perché, dei, mi avete fatto

questo?

Chiusa nella sua stanza, la sacerdotessa pianse tutte le lacrime che

credeva di possedere e, quando smise, una nuova coscienza ne aveva

preso il posto, cambiando la donna irrimediabilmente. Da quel

giorno, il suo volto si indurì e gli occhi divennero vacui. Uscì dalla

stanza e si aggirò per i corridoi della villa come un fantasma, ignorando

ogni richiamo dei servi. Rese omaggio ai suoi cari defunti,

dopodiché si rintanò in un mondo tutto suo fatto di rifiuti, sgarbi e

digiuni.

Un giorno, Admir, uno dei suoi domestici, accolse sull’uscio un

uomo.

«La mia padrona non vuol ricevere nessuno» disse, come da ordini

impartiti.

«Non m’importa ciò che lei vuole. Pretendo di avere i sesterzi che

mi deve. Non mi piace essere derubato!»

«Come si permette! La mia padrona non sta bene, è in lutto!» replicò

il servo.

«Oh, ma piantala! Ognuno di noi, nella vita, ha perso qualcuno. È

il volere degli dei e lei non è certamente migliore di noi. Ognuno va

avanti con la sua vita. Questa è una scusa bella e buona e va avanti

da troppo tempo!»

Lo schiavo tentò di controbattere, ma fu interrotto dall’uomo.

«Non accetto più scuse, o paga i suoi debiti entro la luna nuova

oppure chiederò l’intervento del magistrato in persona e poi voglio

vedere cosa farà! Mi prenderò questa villa con tutto ciò che c’è

dentro, vedrai!»

A quelle parole, qualcosa si mosse nell’animo della donna. Uscì

dal suo torpore e affrontò come una leonessa l’uomo che voleva

portarle via tutto ciò che le restava della sua esistenza.

L’uomo indietreggiò spaventato dallo sguardo spiritato della sacerdotessa

e, da quel momento, nessuno più si azzardò a contrastare

o voler subire le sue ire.

Aveva passato mesi chiusa nel suo lutto, ma, da quel giorno, riprese

in mano la sua vita e diventò la donna più inflessibile e rispettabile

di Pompei


Trama

79 d.C. La vita della schiva Eulalia cambia nel momento in cui la sua padrona, Livia, decide di consacrarla al dio Dioniso per quietare i tremori che affliggono la città di Pompei da ormai dieci anni. Una serie di omicidi cercano di mandare in fumo il rituale e la giovane schiava si ritrova invischiata in uno di questi. Qui conoscerà Kiros, un amico di Livia, e che le offrirà la possibilità di fuggire con lui dopo il rituale. Cosa dovrà fare la giovane Eulalia? Fuggire con questo ragazzo sconosciuto oppure sottostare al volere della sua padrona? La fine è vicina per la città e il destino di molti è nelle sue mani.


Eulalia restava in disparte e in silenzio, osservando attentamente

tutto ciò che avveniva in quella contrattazione. Un moto di rabbia

le crebbe dentro al ricordo di ciò che ella stessa aveva subito da

piccola. Ben presto un sospiro profondo le sfuggì e si fece triste per

il destino che attendeva quelle due bambine. Avrebbe tanto voluto

poter fare qualcosa per loro, ma aveva le mani legate. Lei stessa era

una schiava e condivideva con loro lo stesso destino.

Livia era intenta a prendere il suo porta monete quando la terra

iniziò a tremare di nuovo. Questa nuova scossa era molto violenta,

quasi quanto quella del grande terremoto di dieci anni prima e ciò

mandò la piazza nel panico.

«No! Gli dei non vogliono che prenda questa schiava. Non la voglio

più» disse Livia


Recensione

Oggi vi parlo del nuovo romanzo di Irma Ciciriello che ringrazio per la copia digitale; "La villa dei Misteri: la schiava di Pompei" ha per protagonista una ragazza che per vivere fa la schiava.

La sua padrona, Livia, è diventata fredda come il ghiaccio a causa di una dolorosa perdita di cui veniamo subito a conoscenza; quando le due vanno alla ricerca di un'adepta da sacrificare al Dio Dionisio, avviene un terremoto, che porta Livia a scappare e a decidere che la nuova adepta sia proprio la nostra protagonista Eulalia.

Tra avventure, disastri e vendette, alla povera Eulalia succede veramente di tutto; perché la villa in cui abita con la sua padrona è proprio una villa dei misteri, misteri che si estendono anche fuori dalla loro dimora e riguardano gli altri compaesani.

Eulalia farà un incontro casuale, che forse poi non è così casuale, e da lì la sua vita cambia per sempre, fino al finale decisamente inaspettato!


La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3


«Manda tutti fuori, anche loro. Termineranno le loro faccende nel pomeriggio.»

Eulalia chinò il capo e stava per allontanarsi quando la sua padrona la richiamò: «Eulalia, tu resterai con me» disse in modo severo. «Ho deciso, farò di te la mia nuova adepta.»

Il cuore della giovane impazzì. Abbassò il capo e si allontanò velocemente.

No, non poteva essere successo. Per tanti anni era riuscita a fuggire dalle grinfie di uomini potenti e pezzenti che bussavano a quella porta, e adesso… No, non voleva essere consacrata al dio Dioniso. Gli affreschi che la sua padrona aveva fatto dipingere nel triclinio erano la prova vivente di ciò che comportava essere una adepta. Sapeva che richiedeva prove atroci, una abnegazione che lei non possedeva, ma anche la libertà di diventare un liberto molto prima di quanto immaginasse. Come fare, come dirle che non voleva?

Preferiva far girare i grandi torchi al posto dei muli anziché sottomettersi in quel modo.

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