lunedì 18 gennaio 2021

Recensione "Tra le note di Xavier", Noemi Talarico

 


Autrice: Noemi Talarico

Titolo: Tra le note di Xavier

Serie: Il filo rosso del destino

Prezzo: cartaceo 9,35   e-book 1,80

Link d'acquisto: QUI


Trilogia Il filo rosso del destino:

1)Come tutto ebbe inizio

2)Amore odio e vendetta

3)Araba fenice


Avrei preferito rimanere cieco, avrei preferito rimanere col culo

su quel maledetto sacco di sabbia.

Una donna: cade in ginocchio sotto le mie iridi tinte di rosso,

ha due bambini con sé: urlano, ma le loro voci non mi

arrivano. Si aggrappano alle sue braccia ormai prive di vita, la

fissano in quegli occhi sbarrati e più neri di questa maledetta

notte. Crollo insieme a lei e, nonostante indossi le ginocchiere,

le mie ginocchia si frantumano appena scontrano il suolo, solo

ora che sono a terra mi rendo conto di essere immerso in una

pozza di sangue...

Sangue che non è il suo, ma della creatura innocente che

portava in grembo e che vedo scalciare sotto la sottile pelle del

ventre tirata ormai più fredda di un blocco di ghiaccio, fino ad

esaurire la poca linfa vitale che aveva di scorta...


Trama

Xaver è un coreografo rinomato e famoso in tutto il mondo. Prima di approdare nel mondo della danza la sua vita era totalmente dedita alla divisa militare.
Decide di arruolarsi nell'Esercito per dimenticare la sua terra: causa di morte e sofferenza per la sua anima. Un padre con le fattezze di un mostro e una madre priva di spina dorsale segnano l'inizio delle sue pene, i colpi da incassare non si limitano alla sua sola infanzia e Xaver si ritroverà a fare i conti con il demone che risiede nel suo ventre e l'assassino che è diventato.
In fondo al suo cuore però sa cosa è giusto e cosa è sbagliato. La ricerca di se stesso inizia con il viaggio tra vita e morte che accetta di compiere insieme all'amico Frederic, e terminerà con l'arrivo di Aloi: una ragazza con un passato altrettanto doloroso e pieno zeppo di pericoli scampati.
I due all'inizio si detestano ma alla fine la passione scoppia tra le due anime, catapultandoli in un mondo di pace e amore che mai avrebbero immaginato ne fosse possibile l'esistenza.
Una vera e propria favola, ma è risaputo: quando scocca la mezzanotte la magia si dilegua, lasciando il passo ai mostri.
Aloi non ha ancora chiuso i conti con il passato e più si lascia trascinare tra le braccia di Xaver più il tempo stringe, fino ad esaurirsi!
Mai nella loro vita hanno conosciuto un dolore così potente e devastante: ira, distruzione, annullamento, odio, vendetta, menzogne, morte. Eppure...


Questo romanzo fa riferimenti espliciti al sesso. Se ne consiglia la lettura ad un pubblico adulto e consapevole.


"Ultimamente sei strano: ti isoli, passi meno spesso a trovarci e

con il fatto che lei è ancora in maternità non prende pace a

non vederti spesso come prima. Io lo so che si avvicina

l'anniversario, quell'anniversario Xaver... Ma rinchiuderti in te

stesso e crogiolarti nelle colpe che credi di avere non è la

soluzione giusta! Lasciati aiutare, permettici di starti vicino

come tu lo sei stato con noi quando avevamo bisogno."

Recensione


Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione del romanzo "Tra le note di Xavier" di Noemi Talarico, che ringrazio per la copia digitale del romanzo.

Qualcuno mi spiega COME PIFFERO FACCIO A RECENSIRE STO ROMANZO??? Noemi Talarico è riuscita a farmi ammattire di nuovo! Per vostra informazione, la trilogia del filo rosso è un continuo colpo di scena, ma anche con Xaver e Aloi non si scherza! 

Qui abbiamo: un uomo grande e grosso, tatuato, che farebbe qualsiasi cosa per la famiglia e per chi ama, ma abbiamo anche una ragazzina dai capelli rosa, che ha un caratterino tutto pepe; abbiamo conosciuto Xaver nella trilogia, dove però aveva un ruolo marginale e mi viene da dire: GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE Noemi per avergli dedicato il giusto tempo! Hanno entrambi un passato pesante e delle cicatrici da ricucire, ferite che li hanno resi ciò che sono; come nella trilogia di Nicole e Frederick, anche qui è Aloi a condurre i giochi, nonostante la grandissima mole di Xaver.

Come ogni coppia, prima se ne dicono di ogni, poi scatta la scintilla, e anche i personaggi secondari (Nicole, Frederick e sopratutto, nonna Yvonne, faranno la qualunque, purché i due finiscano insieme.

Altro non posso dirvi, lo sapete, ma posso dire che se avete amato la trilogia principale, non potete lasciarvi scappare questo gioiellino di spin-off, che tra l'altro non era previsto, vero Noemi??


La mia valutazione

Alla prossima


Luce <3


«Sono orfana. Non ho mai conosciuto i miei genitori biologici e non ne ho mai nemmeno avuti acquisiti, sono cresciuta in una comunità nelle periferie di Barcellona, nel quartiere di El Raval, e ci sono rimasta fino all'età di ventuno anni. All'inizio mi affezionai ad altri bambini che condividevano con me quella realtà, poi li vidi sfumare via ad uno ad uno, man mano che venivano scelti per essere adottati. Per iniziare una nuova vita, per conoscere l'amore in tutte le sue forme, per avere un futuro, per godere di una madre e un padre e magari anche di fratelli o sorelle. Nonni, zii, cugini, amici veri, persone che restano col tempo e che ti vogliono bene... Mentre io rimanevo sempre lì e sempre più sola. Col tempo ho smesso di fare amicizia e di affezionarmi, tanto alla fine mi abbandonavano sempre anche loro...» apre gli occhi e fissa il tavolo apparecchiato «...quando iniziai le scuole pubbliche feci amicizia con un gruppo di ragazzi che non avevano una buona reputazione, non che quella del quartiere sia migliore. Alcuni spacciavano droghe di ogni tipo, giravano con coltellini addosso, facevano abuso di sostanze e alcolici e rubavano per divertirsi e provocare risse. Io non ho mai toccato niente di quella merda, ma mi sono trovata coinvolta in diverse scazzottate che sono finite successivamente tra le mani di poliziotti e infermieri. Rubavo insieme a loro e mi divertivo.

Dopo una serie di richiami legali, il giudice ha deciso di attaccarmi al culo i servizi sociali ed ecco che arriva Garcia!

Dopo i primi incontri decise che quella comunità non era il mio posto e mi portò a casa sua, ho vissuto con lui e la sua famiglia per tre anni, ma senza smettere di frequentare i miei amici e di combinare guai. Finché un giorno non tentammo di rubare direttamente dal museo della Zecca a Madrid...»

«Cosa? Ma come cazzo vi salta in mente una roba simile?»

Sono così stravolto che mi rendo conto di aver urlato solo quando vedo tutti i tavoli intorno a noi infilzarmi con gli occhi e sbuffare per lo show che stiamo dando da quando siamo entrati in questo posto, decisamente era meglio il Mc

Donald's!

«Oh, andiamo! Volevo solo una stupida monetina!»

«Tu hai visto troppe puntate di La Casa de Papel, ragazzina! Non lo sai che quella è finzione, porca vacca, potevi finire in carcere, te ne rendi conto?»

«Infatti! Il Governatore non l'ha presa per niente bene e, dopo avermi denunciata e fatta arrestare, ha letto i miei precedenti e, scoprendo tutto quello che mi trascinavo dietro, ha emesso la sentenza che venga chiusa in gabbia, ma...» si ferma di colpo.

La fisso a bocca aperta come un idiota, aspettando che continui quella stramaledetta frase!

«Ma!?»

«...ma Garcia è sceso a patti per me. Per non farmi finire al fresco e buttare, a detta sua, tutta la mia vita definitivamente nel cesso! Mi ha costretta a trovare una casa mia e ad allontanarmi dalle uniche persone che mi volessero bene, ma non posso mantenermi da sola senza un lavoro, prima lavoravo in una... Trattoria, ma... Mi hanno licenziata! I patti sono che se non mi raddrizzo e rigo dritta finisco in gabbia e lui se ne lava le mani per sempre!»

«Non mi stupisce che ti abbiano licenziata, e quelle persone certo non ti volevano bene! Comunque... È la verità, Aloi?abbasso lo sguardo nel suo.

«Pensi che ti abbia mentito? Non ci credo!»

«Non ti meravigliare se non mi fido, ti ricordo che questa mattina mi hai fatto passare per uno schifoso maiale che allunga le mani sulle sue dipendenti, o peggio: pseudodipendenti!»





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