venerdì 18 ottobre 2019

Recensione "Beren e Lúthien", J R R Tolkien

Autore: J R R Tolkien
Titolo: Beren e Lúthien
Prezzo: cartaceo 18,70  e-book 9,99

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Tra i resoconti di dolore e rovina che ci sono giunti dalle tenebre di quei giorni, ve ne sono però alcuni in cui il pianto s’accompagna alla gioia e, all’ombra della morte, luce imperitura. E di quelle storie, la più bella alle orecchie degli Elfi è pur sempre quella di Beren e Lùthien.


Trama
La storia della coppia fantastica a cui già si allude in altre opere di Tolkien è il cuore di questo inedito molto atteso dagli appassionati, che la racconta per esteso: quello tra Beren e Lúthien è un amore contrastato, tra un umano della Terra di Mezzo e un'elfa di stirpe regale. Lui mortale, lei immortale, divisi dalla razza, uniti dalla passione e dalla tenacia: il padre di Lúthien si rifiutò di concedere a Beren la mano della figlia, ma ben sapeva di non poter contrastare per sempre i due innamorati. Così sfidò l'umano a portargli uno dei Silmaril della Corona di Morgoth, promettendogli in cambio la sua benedizione. Una missione impossibile che invece riuscì. Beren, ferito a morte, fu poi salvato in extremis, e Lúthien rinunciò all'immortalità per essere sua pari. In questo volume Christopher Tolkien ha cercato di estrapolare la storia di Beren e Lúthien dal contesto più ampio in cui era contenuta; ma il racconto ha subito cambiamenti e si è evoluto man mano che l'orizzonte della Terra di Mezzo si è allargato. Per mostrare la vitalità di questo nucleo narrativo il curatore ha scelto di raccontarla attraverso le parole di suo padre prima nella sua forma originale e poi in passaggi di prosa e di poesia appartenenti a testi posteriori: qui insieme per la prima volta, tutti contribuiscono a rivelarne l'immediatezza.



[…] Beren entrò in Doriath incespicando, reso grigio e curvo come da molti anni di dolore, tali e tanti erano stati i tormenti della via. Ma aggirandosi d’estate tra i boschi di Neldoreth, si imbatté in Lùthien, figlia di Thingol e Melian, ed era di sera, nel momento in cui la luna saliva in cielo, e Lùthien danzava sull’erba sempre verde nelle radure lungo le rive dell’Esgalduin. Ed ecco il ricordo di tutte le sue sofferenze abbandonò Beren, ed egli cadde in preda a un incantesimo, poiché Lùthien era la più bella di tutti i Figli di Ilùvatar.




Recensione


Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione del racconto "Beren e Lúthien" di J R R Tolkien; è un racconto molto corto (infatti il resto del libro l'ho lasciato perdere, visto che parlava d'altro e non avevo la minima voglia di leggerlo :P ); sto vedendo in giro che invece pare siano più versioni della stessa storia: ma c'era bisogno??? Io dico che una versione basta e avanza! In ogni caso: la storia in sé è carina, perché è una storia d'amore tra un'elfa (Lúthien) e uno gnomo (Beren), o quantomeno, uno discendente da essi, che si ritrova a dover cercare un Silmaril (sostanzialmente un anello, o simile, che lui deve portare al padre di Lúthien, altrimenti non l'avrà mai in sposa; durante la ricerca, Beren si imbatte nel Re dei Gatti che lo rende suo schiavo, Lúthien, che si è innamorata di lui, come lui di lei, già quando l'ha vista danzare nei boschi, è così preoccupata che lo va a cercare; quando lo trova, i due tornano, ma il Silmaril è nella mano mancante di Beren, mano persa nei combattimenti con Gatti e Cani; ripeto: la storia è carina, per carità, però ripeto: secondo me ne bastava una sola versione, ammetto però anche che mi aspettavo di meglio.. mi spiace ma sta storia non mi ha preso come Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit (che, tranquilli, prima o poi riprenderò per recensirlo).....



La mia valutazione




Alla prossima

Luce <3





Devi scegliere, Beren, tra queste due possibilità: abbandonare la cerca, venir meno al tuo giuramento e andartene vagando sulla faccia della terra, oppure mantener fede alla parola data e sfidare la potenza della tenebra sul suo stesso trono. Ma, quale che sia la strada che imboccherai, io verrò con te, e la nostra sorte sarà la stessa.


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