Autore: James Herriot
Titolo: Beato fra le bestie
Serie: Creature grandi e piccole #2
Prezzo: 12,82 e-book 6,99
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Serie Creature grandi e piccole:
2)Beato fra le bestie
3)Cose sagge e meravigliose
4) E il Signore le creò
5)Per amore di tutte le creature
Era lì, infatti, povera bestia, acquattata e con la testa ciondoloni.
Un minuscolo agnellino si teneva rannicchiato contro il suo fianco.
Le misurai la temperatura: era normale.
Non c’erano sintomi di postumi del parto.
Eppure, qualcosa non andava.
Guardai di nuovo l’agnellino.
Era insolitamente prematuro.
Trama
E' il terzo volume di una serie che racconta le avventure di un veterinario di campagna, l'autore stesso, e il rapporto esclusivo che lo lega agli animali.
Avevamo già avuto occasione di misurarci, perché una piccola divergenza di
vedute era sfociata in una vera e propria zuffa e, sebbene me la fossi goduta
un mondo e alla fine avessi perfino vinto, ero rimasto stupito dalla forza di
lei.
Stavolta non me la sentivo di fare a braccio di ferro.
Presi posto sullo sgabello.
Recensione
Signori, James Herriot è tornato! Esattamente come nel primo volume, in questo, vengono alternati momenti di vita quotidiana con la moglie Helen, alle visite veterinarie richieste dai proprietari degli animali stessi.
Ci sono animali che partoriscono, altri che, purtroppo devono essere soppressi per evitargli troppe sofferenze, altri che vengono curati con determinate medicine, e tanto altro.
Vediamo il corteggiamento un po' goffo di James a Helen, come lei abbia resistito per poi alla fine cedere.
Insomma, c'è un bel mix di vita privata e lavorativa, e questo è un buon modo per staccare dalla realtà.
La mia valutazione
Luce <3
Oggi avevo proprio bisogno di lei, dottore.
La sua faccia, arrossata dalle intemperie, si allargň in un sorriso.
Non proprio di lei, magari, ma di quella sua manina da donna.
E presto, anche.
Fece strada verso un ovile che ospitava diverse pecore.
Vi fu un fuggi fuggi generale, quando entrammo, ma lui con mossa esperta
afferrň per il vello una pecora che tentava di scappare.
Vede bene perché.
Sollevai la coda lanosa e trattenni il respiro.
La testa del nascituro, gonfia al punto da apparire il doppio del normale,
sporgeva dal grembo materno, serrata come in una morsa.
Vorrebbe essere aiutato a tirar fuori le zampe disse Benson, ma come faccio,
con queste manacce che mi ritrovo? Mi sfilai la giacca, m’insaponai ben
bene le dita e cominciai a cercare un po’ di spazio intorno al collo
dell’agnello.
Per un attimo, i suoi piccoli occhi si aprirono.
E vivo, ma dev’essere alla tortura, poverino.
C’era un pochino di spazio, vicino alla gola
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