giovedì 24 agosto 2023

Maria Antonietta - serie tv (recensione)

 Buongiorno, oggi vi parlo di una serie tv del 2022 che ho recuperato su sky


Titolo originale: Marie Antoniette

Paese: Francia, Polonia

Anno: 2022 - in produzione

Formato: serie tv

Genere: drammatico, in costume, storico

Stagioni: 2

Episodi: 16

Durata: 52-58 min (episodio)

Lingua originale: inglese, francese


Informazioni

Maria Antonietta (Marie Antoinette) è una serie televisiva francese e polacca creata e scritta da Deborah Davis, sceneggiatrice de La Favorita. È basata sulla vita dell'ultima regina di Francia prima dello scoppio della Rivoluzione francese, quando, appena quattordicenne, divenne Delfina di Francia dopo il suo matrimonio con Luigi Augusto. La prima stagione ha debuttato in Francia il 31 ottobre 2022 su Canal+.



Trama

La serie tv Sky Maria Antonietta racconta dieci anni di vita della regina di Francia, dal 1770 al 1780, anno di morte di Maria Teresa d’Austria. Nel periodo ripercorso, Maria Antonietta diventa regina a diciotto anni e, solo da quel momento, comincia a sentirsi a suo agio a Versailles. E il motivo è semplice: comincia a modellare la corte e la reggia secondo i suoi desideri. Questa è una caratteristica fondamentale di Maria Antonietta. Non d’accordo con le regole di Luigi XIV, aspira a rendere più libera e glamour Versailles liberandola dal giogo delle sue tradizioni.


Recensione

Il 2/8 ho concluso questa serie tv, che è già stata rinnovata in Francia per una seconda stagione.

La giovanissima (appena quattordicenne) Arciduchessa e futura Regina di origine austriaca, si ritrova in Francia, in una nazione e in un mondo (quello di Corte) che non le appartiene e che non riesce a comprendere, fatto di regole e dettami da rispettare, per un matrimonio combinato con il Delfino di Francia fatto per dargli un erede e quindi a portare la pace e la stabilità tra i due regni (Francia e Austria). La mentalità moderna e avanguardistica di Antoinette sconvolge l'equilibrio delicato e precario della Corte di Versailles, rigido e intransigente, che la vede proprio come una straniera venuta a scombussolare le carte in tavola. La madre l'ha fatta "addestrare" ed "educare" per il compito, proprio come una puledra di razza, raccomandandosi soprattutto che non facesse fare brutta figura a lei e alla loro famiglia. Le ha ricordato che a palazzo non troverà nessun amico e non potrà mai fidarsi di nessuno. Un modo difficile di affrontare le giornate in terra sconosciuta. È così che Antoinette, guardinga e al tempo stesso ingenua e curiosa verso tutte le scoperte che la vita in Francia le offre, dovrà imparare a nuotare tra gli squali della nobiltà.

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Sono tanti gli amici e nemici a corte che Maria Antonietta si troverà ad affrontare. Lo stesso Delfino Luigi XVI con i suoi modi inconsueti e le sue passioni strambe, che non vuole rivolgerle la parola e nemmeno guardarla in faccia. Lo zio di quest'ultimo Luigi XV, un vedovo che divide il letto con una prostituta, ovvero colei che verrà conosciuta come Madame du Barry.

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La donna si avvicina subito alla giovane Marie per provare ad insegnarle le arti della seduzione, dato che è stata mandata in Francia completamente ignara di cosa accada in camera da letto: una delle tematiche dello show è infatti il sesso ed il rapporto con esso all'epoca. Ci sono poi le figlie di Papà Roi, Victoire e Adelaide, due zitelle impenitenti sempre pronte a giudicare e creare scompiglio. La dama di compagnia della regina, l'italiana Principessa di Lamballe, goffa e gentile che le offre subito il proprio aiuto sincero. Il fratello del Delfino, Provence, eterno secondo che deve combattere ogni giorno con la propria invidia per l'erede al trono, che ovviamente non vorrebbe quella posizione. Senza dimenticare la rigidissima Gran Maestra che non permette ad Antoinette nemmeno di portare il proprio carlino a Corte.

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La Francia di metà XVIII secolo viene sbugiardata in tutta la sua misoginia e oscurità, ma non in modo spietato e senza peli sulla lingua. La comicità e l'irriverenza che la serie vorrebbe ottenere non sempre riesce e arriva allo spettatore, perché si ritrova impigliata, come una barca nell'oceano, negli stilemi e nei dettami di genere che qui ingabbiano spesso la narrazione, proprio come la povera protagonista gettata nella mischia e prigioniera a Corte. Un altro paragone che ho fatto? Maria Antonietta, quanto a carattere e voler fare quello che vuole, è parecchio simile a un'imperatrice d'Austria che adoro: Sissi.
Lo stesso accade qui con Maria Antonietta ma l'interpretazione di Emilia Schüle non basta; il risultato però non è raggiunto fino in fondo, perché sembra che la sceneggiatrice non abbia chiara la direzione da far prendere alla sua storia e alla caratterizzazione dei suoi personaggi, come già accadeva nella serie Netflix. L'idea di un femminismo ante litteram e di una boccata d'aria fresca in una Corte vecchia e stantia purtroppo non traspare, nonostante la ricostruzione storica attenta e puntuale messa in campo da questa co-produzione BBC e Canal+ e nonostante il tentativo di rendere "moderni" tutti i personaggi.


La mia valutazione




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