martedì 25 agosto 2020

Recensione "La verità è negli occhi di chi sa guardare oltre", Jenny Leotta

 


Autrice: Jenny Leotta
Titolo: La verità è negli occhi di chi sa guardare oltre
Prezzo: cartaceo 10,87  e-book 2,99

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Sono appena uscito dall'aula magna dell'università, mi sono laureato con cento e lode e ho vinto uno stage in uno studio fotografico molto importante.
Alla fine ho capito che fotografia era quello che volevo fare, immortalare cose, paesaggi, momenti. La fotografia rende immortale un momento e ci aiuta a non dimenticarlo mai, insieme alle emozioni.
Dopo essermi fatto mandare il video che gentilmente, strano ma vero, mi ha fatto il mio collega Mattia, in modo da poterlo mandare a mia madre che purtroppo non è potuta essere presente, esco dall'aula e per poco non travolgo una ragazza, una mia collega immagino, che dovrà laurearsi dopo di me.
"Scusami", mormoro. "E in bocca al lupo".
"Non ti preoccupare, ma guarda dove vai", mi risponde con un mezzo sorriso. "Comunque grazie."
Un po' divertito e un po' infastidito, saluto alcuni colleghi che incontro mentre esco e mi avvio alla mia Audi nera metallizzata che ho comprato da circa un annetto. 
Quando entro in macchina ricevo la telefonata di mia madre. Dopo la separazione e dopo aver attraversato un leggero periodo di crisi, ha deciso di trasferirsi in Australia. Con lei mi ci sento ogni tanto, a differenza di mio padre che non lo voglio né vedere né sentire.


Trama
Amore e pregiudizioIl romanzo di Jenny Leotta è un'opera di finzione e un documento. Una storia di passioni e di desiderio di conquistare la felicità. Chi legge deve cercare di superare il giudizio immediato sulle cose, anche se spiacevoli.Jack, il protagonista maschile, è costretto a guardare dentro di sé per vincere la diffidenza nei confronti delle donne. Joe, protagonista femminile, è impegnata a fare fronte alle sue paure. E Cristian, costretto in sedia a rotelle, deve superare la prova più dura, accettare di essere amato per quello che è.Ognuno di loro lotta per conquistare la felicità. Ognuno deve per questo essere se stesso, senza finzione e senza paure.Nel romanzo non sono troppi gli ostacoli da sormontare, almeno per chi legge. Ma l'ostacolo che a un osservatore appare semplice, sembra una montagna a chi deve superarlo


Sembra che abbia già deciso. Annuisco e ci mettiamo al lavoro.
Sono le tredici e cinquantacinque quando abbiamo finalmente finito, devo dire che è venuto fuori un bel video, e ci prepariamo per uscire.
"Bene! Direi di consegnare il nostro lavoro e di andare", dico alzandomi e sistemando le mie cose.
"Giusto", concorda Joe.
Facciamo vedere il risultato del nostro lavoro al signor Ferrara, lavoro che gli è piaciuto molto, e andiamo via.
"Beh, io vado. Buona giornata", mi saluta Joe.
"Grazie, anche a te", le rispondo mentre prendo il cellulare per mandare un messaggio a Cristian.
Io: - Stasera aperitivo/pizza?
Cristian: -Ci sto!
Io: -Perfetto. Ti passo a prendere io. Mandami il tuo indirizzo di casa. :)
Cristian: -No, figurati, mi faccio lasciare.
Io: -Nessun problema, davvero!
Cristian: -Ok allora! A che ora?
Io: -Che ne dici delle diciannove e trenta?
Cristian: -Perfetto. Ti mando la via. 
Io: -Ok! A più tardi :)


Recensione

Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione del romanzo "La verità è negli occhi di chi sa guardare oltre" di Jenny Leotta, che ringrazio per la copia digitale e a cui chiedo scusa per il ritardo nella lettura e nella recensione; la storia è caratterizzata da tante azioni che si susseguono e parecchi dialoghi. Le vicende si sviluppano un po' troppo velocemente; l'idea di base è buona, come detto, la storia si sviluppa troppo velocemente e non ci sono colpi di scena adeguati che facciano venire un po' di brividi.
Il romanzo ci invita a lasciare da parte i nostri pregiudizi nei confronti delle altre persone.
Ognuno dei protagonisti del romanzo si trova davanti a degli ostacoli piccoli o grandi da affrontare.
Jack, Joe e Cristian vogliono farsi conoscere per come sono realmente, senza lasciare che le loro condizioni fisiche, economiche o caratteriali influenzino negativamente gli altri individui.


La mia valutazione




Luce <3


Mangiamo e parliamo tranquillamente, sembra quasi che ci conosciamo da una vita e questa cosa per me è una piacevole sorpresa, perché raramente mi trovo così bene con qualcuno. Ma Cristian è così, senza pregiudizi, senza pretese, amichevole e non sembra importargli se la gente è vestita per bene o se ha degli stracci addosso, non gli importa di quello che pensa la gente, vuole solo essere trattato come tutti gli altri perché in fondo è come tutti gli altri, non perché è in sedia a rotelle, ma è un ragazzo come tanti altri.
Finito di cenare, pago, dopo aver lottato verbalmente con Cristian che voleva fare a metà, gli presento velocemente la mia collega, voleva ringraziarla per il cocktail che ci ha offerto, e lo riaccompagno a casa.

1 commento:

  1. Ciao Benedetta! Io ho segnalato questo libro il mese scorso e mi incuriosisce come lettura! :)

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