lunedì 8 giugno 2020

Recensione "Sunrise", Chiara Pagani



Autrice: Chiara Pagani
Titolo: Sunrise
Prezzo: cartaceo 18,71   e-book 4,99

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L'idea di affrontare la mia vita mi fa venire voglia di girare la macchina e tornare a quella festa, bere e drogarmi fino a dimenticare il mio nome. E' colpa sua in fondo se da quando sono nato la mia esistenza  è un casino. Del mio maledetto nome e di tutto ciò che ci gira intorno.

Trama
Milla e Marcus non potrebbero essere più diversi. Lui, uomo d’affari, apparentemente freddo ed egoista, schiavo dei vizi e della vita mondana della “Milano bene” e lei, bellissima e solitaria, abituata all’ umile e rigida vita in alpeggio. Le loro strade s’incroceranno grazie a un fortuito incidente e, da quel momento, daranno il via ad una serie di eventi che li porterà a scoprire i segreti di un passato non loro e che li condurrà, inevitabilmente, a un percorso di introspezione e di crescita personale. Entrambi provengono da una vita difficile che li ha segnati con le sue perdite. Una vita che ha fatto chiudere Milla in sé stessa, schiava di una routine che le ha impedito di portare avanti le sue passioni per aiutare lo zio alla malga, in alta montagna e che ha fatto diventare Marcus spietato, calcolatore e arrogante, incapace di instaurare rapporti duraturi e sinceri con le altre persone. L’amore non tiene conto delle diversità e tra i due scoppia presto una forte attrazione. Milla deciderà di seguire Marcus a Milano, ignorando per la prima volta in vita sua, le proteste dello zio e dell’ amico d’infanzia, Damiano. Troppo presto, però, tornerà sui suoi passi. Marcus colleziona segreti e la sua vita sregolata finisce per mettere in pericolo la loro incolumità. Il percorso intrapreso li porterà a incontrarsi e scontrarsi fino a che arriveranno a scoprire un passato in comune e capiranno che il segreto peggiore è stato custodito da chi non avrebbero mai immaginato. Esiste un amore così forte da superare qualsiasi bugia?


Il problema è che davvero non riesco a prenderla sul serio.
La vedo qui davanti, con quei capelli rossicci incastrati da due trecce che si adagiano morbide sulle sue spalle, la pelle chiara, una bocca gentile ed un nasino all'insù. Due occhioni azzurri che ora mi guardano con diffidenza ma che in altre occasioni sono sicuro farebbero totalmente un altro effetto.


Recensione

Buon pomeriggio e bentornati sul blog con la recensione di "Sunrise", di Chiara Pagani; ringrazio Arianna del blog onlybookslover per avermi invitata al blogtour del romanzo; Sunrise si legge tutto d'un fiato (se non hai voglia di dormire o non hai altro da fare), io ci ho messo un po', tra vari impegni e gite in montagna/passeggiate, dove non potevo portare il kindle... Ma Chiara Pagani ha scritto una storia fluida, su due personaggi che sono come il giorno e la notte; da una parte c'è Camilla, detta Milla, ragazza di campagna che ha rinunciato all'università per aiutare lo zio nella tenuta, dall'altro abbiamo Marcus, un ragazzo cresciuto negli agi, che però ha ferite profonde che l'hanno portato ad essere lo squalo che è.
Milla sarà aria pura e fresca per Marcus, lui quell'ombra scura necessaria a lei per VIVERE E NON SOPRAVVIVERE; non vi dirò altro per evitare di entrare troppo nei particolari, ma amerete ogni personaggio, perché sono tutti descritti in maniera perfetta; con alcuni urlerete, altri li manderete al diavolo, ma farete comunque il tifo per Milla e Marcus. I colpi di scena sono tanti, se non se li aspettano i personaggi stessi (soprattutto quelli verso la fine), figuriamoci noi lettori! Sunrise è una storia che vi farà innamorare, dannare e tanto altro.


La mia valutazione

Alla prossima

Luce <3


"Mi dispiace, Milla!" dice, cercando di sovrastare il rumore incessante della pioggia.
"Non puoi fare così ogni volta, Damiano! Non possiamo essere amici se provi sempre a ricordarmi ciò che eravamo. So benissimo quello che c'era fra noi, so quanto è stato stupendo ma ora non siamo più quelle persone!".
"Tu no, forse, ma io sì. Sono ancora innamorato di te. Non puoi non saperlo. E mi dispiace di averti turbata ma io non mi arrendo. Ti ho lasciato lo spazio che mi hai chiesto, ti ho lasciato il tempo per riprenderti",
Dalla sua bocca esce una nuvoletta di fiato. Sta ansimando a causa della foga  con cui sta dicendo quelle parole.
"Sono passati due anni e ti rivoglio".

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