Titolo: Voglio vivere una volta sola
Prezzo: cartaceo 13,90 e-book 6,99
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Mi chiamo Violette.
I miei genitori si chiamano Emma e Leonard.
I miei fratelli Jean e Augustin.
E io non sono mai nata.
Adesso non immaginatevi una storia triste, di figli scomparsi prematuramente e cose del genere.
Tranquilli.
Io non sono mai nata davvero, mai messa al mondo, mai concepita.
Ma fortemente voluta da tutti.
Trama
La vita di Violette è uguale a quella di tante bambine. Due fratelli, Jean e Augustin, una madre premurosa, un padre completamente assorbito dal lavoro. Un cane, Javert, conosciuto per caso e amato all'istante. E tante case: la prima a Roma, poi a Parigi, infine a Plouzané, in Bretagna, a pochi metri dal mare, il posto migliore per curare le ferite dei sogni non realizzati. Le giornate di Violette corrono leggere, come quelle di tanti bambini, tra passeggiate, chiacchiere, giochi e letture. Le notti sono diverse. Perché Violette non dorme, cammina al buio, i piedi scalzi, l'abito celeste. Riempie le ore contando i libri dei genitori, tremilaottocentosettantotto per l'esattezza, sistema tutti i ricordi nel "ricordario", per non perderli più. E ogni giorno guarda il mondo e lo vede cambiare, le persone vanno a una velocità differente, crescono, invecchiano, spariscono. Invece lei rimane sempre la stessa, le stesse mani, lo stesso viso. Perché Violette è la bambina che non c'è. Non è mai nata, è il desiderio perfetto di tutti loro, mamma, papà, Jean e Augustin. Eppure vive, ride, corre, esiste, almeno fino a quando qualcuno continuerà a pensarla. Sul confine magico che divide la realtà dal sogno, Violette ci racconta il suo mondo con una leggerezza allegra e malinconica, raccogliendo gli attimi, le emozioni e i gesti che nessuno riuscirebbe mai a immaginare.
“La casa di Rue Minimes in quel momento smise di essere la casa della nostra famiglia. Diventò una casa e basta, prima appartenuta ad altri ancora. Io non sono un angelo. Non volo, non sono capace. Mi muovo per le strade di pioggia e mi bagno. Non ricordo altre vite. Solo questa, la nostra vita.”
Recensione
Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione del libro "Voglio vivere una volta sola" di Francesco Carofiglio, il primo che leggo di questo autore; prima l'ha letto mia madre, poi me l'ha passato. Ma veniamo a noi... Di cosa parla questo libro? E' narrato in prima persona da Violette, la figlia MAI NATA, MAI CONCEPITA, MA DESIDERATA DALLA FAMIGLIA INTERA; avete capito bene gente: Violette in realtà non esiste; la sua famiglia è quella classica che subisce un arresto, lei stessa dice: "Smetterò di esistere quando l'ultimo di loro smetterà di pensarmi" ed è proprio ciò che succede; Violette si rende così conto che ogni cosa è destinata a finire.
L'idea dell'autore di far narrare la storia a una bambina che in carne e ossa non esiste è decisamente fuori dall'ordinario, la cosa più particolare in assoluto di questo romanzo; la storia è scorrevole, i personaggi magari non sono delineati benissimo, ma Violette è un vero e proprio angelo. Vi dico solo che questo libro va bene leggerlo una volta, ma di più proprio no.
L'idea dell'autore di far narrare la storia a una bambina che in carne e ossa non esiste è decisamente fuori dall'ordinario, la cosa più particolare in assoluto di questo romanzo; la storia è scorrevole, i personaggi magari non sono delineati benissimo, ma Violette è un vero e proprio angelo. Vi dico solo che questo libro va bene leggerlo una volta, ma di più proprio no.
La mia valutazione
Sono la ragazza più bella del mondo.
I miei capelli corrono veloci, nel senso inverso alla strada.
Viaggiamo, sulla Citroën Ds decappottabile rossa.
Questa è la felicità.
Uhm, no non mi convince. Grazie per la recensione.
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