venerdì 7 aprile 2023

Segnalazione "Come tu mi vuoi", Lisa Steiner

 Buongiorno, oggi vi segnalo il nuovo romanzo di Lisa Steiner


TITOLO: COME TU MI VUOI

AUTORE: LISA STEINER

EDITORE: EROSCULTURA

GENERE: RACCONTO EROTICO

PREZZO EBOOK: € 2,99 (EBOOK E UNLIMITED SOLO SU AMAZON)

PREZZO CARTACEO: € 9,00 (CARTACEO AMAZON E IN TUTTE LE

LIBRERIE FISICHE)

KINDLE UNLIMITED

LUNGHEZZA: 46 PAGINE

DATA PUBBLICAZIONE: 16 MARZO 2023

Una frase significativa presa dal testo per la quarta


Un reggicalze acquista valore nel momento in cui lo sai indossare,

rendendolo speciale, unico. È necessario avere la capacità di mescolare i fili

di seta della sua trama con la propria naturale indecenza, con l’odore

inconfondibile del sesso che si emana. Deve essere un gioco mentale che

sappia bagnare prima i pensieri e poi la carne.


Trama

TITOLO: COME TU MI VUOI

AUTORE: LISA STEINER

EDITORE: EROSCULTURA

GENERE: RACCONTO EROTICO

PREZZO EBOOK: € 2,99 (EBOOK E UNLIMITED SOLO SU AMAZON)

PREZZO CARTACEO: € 9,00 (CARTACEO AMAZON E IN TUTTE LE

LIBRERIE FISICHE)

KINDLE UNLIMITED

LUNGHEZZA: 46 PAGINE

DATA PUBBLICAZIONE: 16 MARZO 2023

Una frase significativa presa dal testo per la quarta


Un reggicalze acquista valore nel momento in cui lo sai indossare,

rendendolo speciale, unico. È necessario avere la capacità di mescolare i fili

di seta della sua trama con la propria naturale indecenza, con l’odore

inconfondibile del sesso che si emana. Deve essere un gioco mentale che

sappia bagnare prima i pensieri e poi la carne.


Estratto:

Il cameriere finalmente ci portò da bere, dando una pausa al nostro evidente

imbarazzo. Dopo aver servito Riccardo e aver avuto la sua approvazione, anche il

mio bicchiere si riempì di vino rosso. Negli attimi in cui il liquido rubino veniva versato

mi fissai proprio sul suo colore scuro, intenso, come il sangue. E immaginai il mio,

ribollire di una passione repressa che non riusciva a esplodere, un fiume che

premeva sulle dighe dei miei limiti creando delusione e tensione svilenti. Sentii la

pressione premere contro le pareti dello stomaco, i polmoni comprimersi togliendomi

il fiato, finché emersi di colpo da quella dimensione artefatta, dove spesso mi

immergevo, e con uno sforzo disumano tentai di reagire. Fu come uscire dall’acqua

dopo lunghi minuti di apnea. Afferrai il bicchiere e bevvi il vino tutto d’un fiato, come

se fosse la pozione magica di cui avevo bisogno per trasformarmi in una donna dalle

mille fantasie erotiche, capace di far impazzire con le sue voglie tutti gli uomini,

facendoli capitolare tra le lenzuola del suo letto.

«Ehi, così ti fa male, a stomaco vuoto poi!»

Riccardo non mancò di rimproverarmi e irritato abbassò gli occhi portandoli sul

tovagliolo, che stava sistemando sulle gambe con cura certosina. Vederlo fare l’uomo

composto, perfetto, ma scocciato di trovarsi in quel ristorante con me, come se non

fosse un piacere, ma un dovere per accontentare una povera donna sola, mi fece

montare una rabbia che a stento tenni a bada. Mi morsi la lingua per non far uscire

ciò che trattenevo dentro, e per mandar giù parole che avrebbero potuto rovinare

definitivamente la serata. Mi riempii un altro bicchiere di vino, ancora giù, senza

grazia, tutto d’un fiato, così in fretta da far scivolare un rivolo rosso dall’angolo della

bocca, fin sotto il collo. Mi pulii appena in tempo, prima che il vino arrivasse sul seno

sinistro.


Estratto

Il cameriere finalmente ci portò da bere, dando una pausa al nostro evidente

imbarazzo. Dopo aver servito Riccardo e aver avuto la sua approvazione, anche il

mio bicchiere si riempì di vino rosso. Negli attimi in cui il liquido rubino veniva versato

mi fissai proprio sul suo colore scuro, intenso, come il sangue. E immaginai il mio,

ribollire di una passione repressa che non riusciva a esplodere, un fiume che

premeva sulle dighe dei miei limiti creando delusione e tensione svilenti. Sentii la

pressione premere contro le pareti dello stomaco, i polmoni comprimersi togliendomi

il fiato, finché emersi di colpo da quella dimensione artefatta, dove spesso mi

immergevo, e con uno sforzo disumano tentai di reagire. Fu come uscire dall’acqua

dopo lunghi minuti di apnea. Afferrai il bicchiere e bevvi il vino tutto d’un fiato, come

se fosse la pozione magica di cui avevo bisogno per trasformarmi in una donna dalle

mille fantasie erotiche, capace di far impazzire con le sue voglie tutti gli uomini,

facendoli capitolare tra le lenzuola del suo letto.

«Ehi, così ti fa male, a stomaco vuoto poi!»

Riccardo non mancò di rimproverarmi e irritato abbassò gli occhi portandoli sul

tovagliolo, che stava sistemando sulle gambe con cura certosina. Vederlo fare l’uomo

composto, perfetto, ma scocciato di trovarsi in quel ristorante con me, come se non

fosse un piacere, ma un dovere per accontentare una povera donna sola, mi fece

montare una rabbia che a stento tenni a bada. Mi morsi la lingua per non far uscire

ciò che trattenevo dentro, e per mandar giù parole che avrebbero potuto rovinare

definitivamente la serata. Mi riempii un altro bicchiere di vino, ancora giù, senza

grazia, tutto d’un fiato, così in fretta da far scivolare un rivolo rosso dall’angolo della

bocca, fin sotto il collo. Mi pulii appena in tempo, prima che il vino arrivasse sul seno

sinistro.


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