Buongiorno, oggi vi segnalo il nuovo romanzo di Lisa Steiner
TITOLO: COME TU MI VUOI
AUTORE: LISA STEINER
EDITORE: EROSCULTURA
GENERE: RACCONTO EROTICO
PREZZO EBOOK: € 2,99 (EBOOK E UNLIMITED SOLO SU AMAZON)
PREZZO CARTACEO: € 9,00 (CARTACEO AMAZON E IN TUTTE LE
LIBRERIE FISICHE)
KINDLE UNLIMITED
LUNGHEZZA: 46 PAGINE
DATA PUBBLICAZIONE: 16 MARZO 2023
Una frase significativa presa dal testo per la quarta
Un reggicalze acquista valore nel momento in cui lo sai indossare,
rendendolo speciale, unico. È necessario avere la capacità di mescolare i fili
di seta della sua trama con la propria naturale indecenza, con l’odore
inconfondibile del sesso che si emana. Deve essere un gioco mentale che
sappia bagnare prima i pensieri e poi la carne.
Trama
TITOLO: COME TU MI VUOI
AUTORE: LISA STEINER
EDITORE: EROSCULTURA
GENERE: RACCONTO EROTICO
PREZZO EBOOK: € 2,99 (EBOOK E UNLIMITED SOLO SU AMAZON)
PREZZO CARTACEO: € 9,00 (CARTACEO AMAZON E IN TUTTE LE
LIBRERIE FISICHE)
KINDLE UNLIMITED
LUNGHEZZA: 46 PAGINE
DATA PUBBLICAZIONE: 16 MARZO 2023
Una frase significativa presa dal testo per la quarta
Un reggicalze acquista valore nel momento in cui lo sai indossare,
rendendolo speciale, unico. È necessario avere la capacità di mescolare i fili
di seta della sua trama con la propria naturale indecenza, con l’odore
inconfondibile del sesso che si emana. Deve essere un gioco mentale che
sappia bagnare prima i pensieri e poi la carne.
Estratto:
Il cameriere finalmente ci portò da bere, dando una pausa al nostro evidente
imbarazzo. Dopo aver servito Riccardo e aver avuto la sua approvazione, anche il
mio bicchiere si riempì di vino rosso. Negli attimi in cui il liquido rubino veniva versato
mi fissai proprio sul suo colore scuro, intenso, come il sangue. E immaginai il mio,
ribollire di una passione repressa che non riusciva a esplodere, un fiume che
premeva sulle dighe dei miei limiti creando delusione e tensione svilenti. Sentii la
pressione premere contro le pareti dello stomaco, i polmoni comprimersi togliendomi
il fiato, finché emersi di colpo da quella dimensione artefatta, dove spesso mi
immergevo, e con uno sforzo disumano tentai di reagire. Fu come uscire dall’acqua
dopo lunghi minuti di apnea. Afferrai il bicchiere e bevvi il vino tutto d’un fiato, come
se fosse la pozione magica di cui avevo bisogno per trasformarmi in una donna dalle
mille fantasie erotiche, capace di far impazzire con le sue voglie tutti gli uomini,
facendoli capitolare tra le lenzuola del suo letto.
«Ehi, così ti fa male, a stomaco vuoto poi!»
Riccardo non mancò di rimproverarmi e irritato abbassò gli occhi portandoli sul
tovagliolo, che stava sistemando sulle gambe con cura certosina. Vederlo fare l’uomo
composto, perfetto, ma scocciato di trovarsi in quel ristorante con me, come se non
fosse un piacere, ma un dovere per accontentare una povera donna sola, mi fece
montare una rabbia che a stento tenni a bada. Mi morsi la lingua per non far uscire
ciò che trattenevo dentro, e per mandar giù parole che avrebbero potuto rovinare
definitivamente la serata. Mi riempii un altro bicchiere di vino, ancora giù, senza
grazia, tutto d’un fiato, così in fretta da far scivolare un rivolo rosso dall’angolo della
bocca, fin sotto il collo. Mi pulii appena in tempo, prima che il vino arrivasse sul seno
sinistro.
Estratto
Il cameriere finalmente ci portò da bere, dando una pausa al nostro evidente
imbarazzo. Dopo aver servito Riccardo e aver avuto la sua approvazione, anche il
mio bicchiere si riempì di vino rosso. Negli attimi in cui il liquido rubino veniva versato
mi fissai proprio sul suo colore scuro, intenso, come il sangue. E immaginai il mio,
ribollire di una passione repressa che non riusciva a esplodere, un fiume che
premeva sulle dighe dei miei limiti creando delusione e tensione svilenti. Sentii la
pressione premere contro le pareti dello stomaco, i polmoni comprimersi togliendomi
il fiato, finché emersi di colpo da quella dimensione artefatta, dove spesso mi
immergevo, e con uno sforzo disumano tentai di reagire. Fu come uscire dall’acqua
dopo lunghi minuti di apnea. Afferrai il bicchiere e bevvi il vino tutto d’un fiato, come
se fosse la pozione magica di cui avevo bisogno per trasformarmi in una donna dalle
mille fantasie erotiche, capace di far impazzire con le sue voglie tutti gli uomini,
facendoli capitolare tra le lenzuola del suo letto.
«Ehi, così ti fa male, a stomaco vuoto poi!»
Riccardo non mancò di rimproverarmi e irritato abbassò gli occhi portandoli sul
tovagliolo, che stava sistemando sulle gambe con cura certosina. Vederlo fare l’uomo
composto, perfetto, ma scocciato di trovarsi in quel ristorante con me, come se non
fosse un piacere, ma un dovere per accontentare una povera donna sola, mi fece
montare una rabbia che a stento tenni a bada. Mi morsi la lingua per non far uscire
ciò che trattenevo dentro, e per mandar giù parole che avrebbero potuto rovinare
definitivamente la serata. Mi riempii un altro bicchiere di vino, ancora giù, senza
grazia, tutto d’un fiato, così in fretta da far scivolare un rivolo rosso dall’angolo della
bocca, fin sotto il collo. Mi pulii appena in tempo, prima che il vino arrivasse sul seno
sinistro.
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