venerdì 27 agosto 2021

Cover reveal "My Muse & My Destiny", Gioia De Bonis

 


Buongiorno e bentornati sul blog con un nuovo cover reveal 



Titolo: My Muse & My Destiny

Autore: Gioia De Bonis

Serie: MY series Vol. 1 & 2

Casa editrice: The Pink Factory Publishing

Collana: Little Black Dress

Genere: Music Romance, Contemporary Romance

Formato: ebook e cartaceo

Store on line: Esclusiva Amazon

Data di pubblicazione: 30 agosto 2021 (II edizione)


Sinossi

My Muse vol.1

Gaele De Roberto è sicuro di sé, di ciò che ha raggiunto con l';impegno e con

una buona dose di fortuna. È arrivato alle luci della ribalta grazie alla sua

prima canzone ;La mia stronza preferita;, in cui racconta di un amore

passato. Tutto sembra perfetto fino a quando Gaele, durante l'ntervista in

una nota web radio, fa il nome della ragazza che lo ha fatto soffrire.

Ed è così che la vita di Alessia Lazzari viene stravolta: prima è un’apprezzata

reporter e un attimo dopo è in mezzo a una strada, senza lavoro, ma

soprattutto furiosa con il ragazzo che ha deciso di rovinarle la vita!

Ma nessuno dei due è pronto per la piega che prenderanno gli eventi.

Qualcosa li travolgerà in pieno, come ritornello di una bella canzone d'estate:

perché quando il passato bussa alla tua porta non puoi far altro che

spalancarla o chiuderla a doppia mandata! Che cosa faranno Gaele e

Alessia? Riusciranno a sfidare il passato in nome dell'amore?


My Destiny vol.2

Manuela Gregario ha finalmente ottenuto tutto ciò che voleva: una vita

tranquilla, un lavoro che ama e un gruppo ristretto di persone che formano la

sua famiglia.

Un viaggio non programmato a Firenze, una convention e un incontro fortuito

con l'uomo dei suoi sogni sono solo la ciliegina sulla gustosa torta che è

diventata la sua vita.

Ma il destino cambia sempre le carte in tavola quando meno ce lo

aspettiamo. Al rientro nella sua Milano, Manuela trova ad attenderla

un'ingombrante sopresa...

Ma non è finita qui: chi è l'uomo con cui ha passato la notte più bella e

intensa della sua vita? Manuela conosce solo il suo nome: Azzurro.

E come mai in un momento così particolare della sua vita si ritrova a dover

battibeccare con Andreas Pitti e a sentirsi irrimediabilmente attratta da lui?

Chi scegliere, Azzurro o Andreas? L'incertezza di una notte d'amore o la

certezza di una vita tranquilla? Chi sceglierà Manuela? E se fosse il destino,

ancora una volta, a scegliere per lei?

Biografia:

Gioia de Bonis nasce a Tivoli, in provincia di Roma, il 24 gennaio del 1990.

Ha da sempre avuto la passione per i libri e la scrittura, che l’hanno portata a

scegliere di frequentare, presso l’università di Roma3, Lettere Moderne,

abbandonando completamente gli studi scientifici che aveva intrapreso fino a

poco prima.

Nel 2016 inizia a pubblicare alcune fanfiction su Wattpad, ma approda al

mondo dell’editoria solo l’anno successivo, quando il giorno del suo

compleanno pubblica il primo volume della Sweet Men Saga, Sweet

Revenge.

Ha partecipato al Salone del libro di Torino, al Romics, al Lucca Comics e al

Firenze Comics.

Da quest’anno collabora con la casa editrice The Pink Factory Publishing in

qualità di editor e con la quale pubblicherà la serie MY.

Oggi, oltre alla scrittura, si dedica alla sua piccola edicola, ai bambini

(occasionalmente fa la baby-sitter), alla biblioteca del suo paese e al suo blog

personale. Ama la lettura, il cinema e la Lazio.


Estratto My Muse

PROLOGO

Gaele

«Andre’», sbuffo contrariato. «Ti ho detto che per me ci sta…», e sono sicuro di questo, mentre

guardo la ragazza dei miei sogni che, seduta al tavolo più vicino all’aiuola al centro del cortile

interno della scuola, sorseggia il thè direttamente dal bricchetto.

Andreas, il mio migliore amico, mi osserva scuotendo la testa sconsolato. «E da cosa l’avresti

capito? Dagli sguardi altezzosi che ti rivolge quando ti becca a fissarla come un ebete? O magari da

come ti evita quando ti incrocia?»

Dio, lo adoro, ma certe volte lo ammazzerei… «Tu non capisci!».

«E allora spiegami, Ga!», ribatte sedendosi, finalmente, accanto a me, sotto l’albero che oramai è

diventato il mio punto preferito d’osservazione.

«Siamo in autogestione, no?!».

«E con questo?», afferma disperato. «Giuro che non capisco ancora dove tu voglia arrivare…».

Sorrido, perché so che quello che sto per dirgli gli darà la chiarezza che cerca. «Ieri mi ha sentito

cantare. Ero in una stanza e come sai avevo portato la chitarra… E niente, ero nel bel mezzo del

ritornello di “Purple Rain”…».

«Prince… Il tuo cavallo di battaglia!».

Annuisco. «E, l’ho sentito: qualcosa è passato da me a lei e viceversa. Mi guardava così

intensamente… Mi desidera, è evidente!».

Andreas rimane serio per tre secondi prima di scoppiare a ridere. «Gaele, per me, ti farai male…

Malissimo!».

«No, vedrai!», dico alzandomi in piedi e pulendomi i jeans con le mani.

«Oddio, ma ci stai andando adesso?»

«Ovvio. Ormai la guardo da così tanto tempo che, sinceramente, mi sono stufato. E, adesso, ho

una chance…».

«Tu sei pazzo…», esclama il mio amico, guardandomi dal basso, mentre si porta all’indietro il

ciuffo biondo. «Ma, se è quello che vuoi veramente, amico, io sarò qui per te, alla fine, a raccogliere

i mille pezzi in cui ti strapperà…».

«Anche se così sarà, non mi importa. Io vado!», e poi mi incammino verso di lei, mentre il cuore

mi batte così forte che lo sento nelle orecchie.

Percorro il poco spazio che ci separa, cosciente dei mille occhi che mi stanno fissando. Uno

strano silenzio si diffonde intorno a me, i miei passi risuonano nel cortile.

Certo, guardatemi tutti, come se non fossi già abbastanza nervoso…

Sono quasi arrivato, quando lei alza lo sguardo e mi vede.

Dio, è bellissima…

Lunghi capelli biondi, che ha sapientemente intrecciato, in un modo che sembra quasi uscita da

un frame del Signore degli Anelli. Occhi azzurri, che alla luce del giorno sembrano avere al loro

interno le mille sfumature del mare. Una bocca carnosa sulla quale, sono sicuro, le mie labbra

starebbero benissimo.

E quella maglia gialla che, in teoria, ad una bionda non dovrebbe stare bene, ma che su di lei mi

fa pensare al sole, alle stelle e a quanto di bello ci sia nel mondo.

Lei è la mia musa.

Lei è la ragazza che vorrei e per cui farei pazzie.


Estratto My Destiny

Prologo

Manuela

«Il treno freccia rossa 9901 è in arrivo a Firenze Santa Maria Novella con cinque minuti

d’anticipo»

La voce metallica annuncia l’arrivo nella stazione dove dovrò scendere, perciò mi alzo in piedi

per prendere il mio trolley che ho posto, all’inizio del viaggio, all’interno della cappelliera.

Faccio tutto meccanicamente, come se fossi un automa, perché non riesco a togliermi dalla testa

l’idea che sono un’amica di merda.

Insomma, Alessia sta soffrendo per quello che le ha fatto Gaele e io che faccio? Parto per

Firenze.

Ora, ci sta che sia stata proprio lei a convincermi a lasciarla lì, a Milano, a deprimersi sul divano

di casa sua, che da qualche settimana è diventato una succursale di casa mia, ma non avrei dovuto.

Non sarei dovuta partire.

Non dovrei essere qui.

Non dovrei. Punto e basta.

E invece sono appena arrivata nella città che ospiterà il convegno a cui, fino a qualche anno fa,

ho sempre partecipato come lettrice e a cui quest’anno, invece, sono stata invitata come autrice.

Io.

«Scusi? Ma che fa? Deve scendere o no?», dice una voce dietro di me, e io mi rendo conto di

essere rimasta ferma immobile in mezzo al corridoio del treno con il trolley fra le braccia.

Dannati pensieri…

«Sì, scendo!», esclamo e comincio a muovermi verso l’uscita, sperando di trovare subito un taxi

che mi accompagni al Gold Hotel, dove l’organizzatrice dell’evento ha acquistato una stanza per

ogni autrice presente.

Quando scendo dal treno mi lascia come al solito rapire dalla bellezza di questa stazione:

un’immensa distesa di strisce di marmo bianco e rosso, che guidano i turisti verso i mille negozi che

si diramano sulla destra e sulla sinistra del corridoio nel quale io sto trascinando me stessa e il mio

trolley azzurro.

Ma non ho tempo per entrare anche solo in uno di essi, perché ho tutte le intenzioni di dormire

nella mia camera fino al momento in cui non dovrò scendere nella sala adibita per il convegno, dove

conoscerò, finalmente, alcune delle mie lettrici.

Chi l’avrebbe mai detto, anni fa, che sarei arrivata fin qui? Che moltissimi avrebbero letto e

apprezzato i miei romanzi? Che avrebbero creato gruppi per parlare delle mie storie? Che avrebbero

voluto conoscermi e chiedermi un autografo?




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