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martedì 18 giugno 2019

Recensione "Gli occhi dell'oceano"; Cristiano Pedrini

Autore: Cristiano Pedrini
Titolo: Gli occhi dell'oceano
Prezzo: cartaceo 10,00  e-book 2,99


Link d'acquisto: QUI












Solo coloro che possono vedere l’invisibile,
possono compiere l’impossibile!
Patrick Snow



Trama:
Julien Garreth è il nuovo custode del faro di Owls Head. Forse l'unico incarico in grado di farlo distogliere dai pesanti pensieri che lo tormentano sin da quando ha perso la sua amata barca 'Blue Spirit'. Da sempre ama il mare, il poter navigare sicuro di essere tra i migliori, se non il migliore. Ma quando tutto crolla, Julien si ritira e ottiene quell'occupazione che dovrebbe riuscire ad allontanarlo dal mondo e dal rimorso. Eppure, proprio durante il suo primo giorno di lavoro, qualcos'altro terrà occupata la sua mente e il suo cuore. Corey Austen è un ragazzo cieco che, spinto dal volere del nonno, si è recato al faro sicuro di poter 'vedere' qualcosa che i suoi occhi non possono mostrargli. Sin dal loro primo incontro i due sentono di appartenersi e, durante una notte tempestosa, legheranno i loro destini come i due innamorati della leggenda di Owls Head. Quel faro che li accomuna sembra proiettare verso di loro una luce sicura, una luce che è in grado di portarli in salvo l'uno nelle braccia dell'altro. Perché soltanto così i due potranno insieme vedere, per la prima volta, con gli occhi dell'oceano.




Le stelle… Quante ne erano venute a fargli
compagnia in quella fredda notte. Julien aveva perso la
nozione del tempo. Credeva di essere disteso sul fondo
di quel gommone che ondeggiava pigramente da giorni
su quell’oceano piatto. Il silenzio era rotto solo dal
persistente segnale del localizzatore gps che si ripeteva
all’infinito e che, a ogni attimo, gli rimbombava nella
testa distraendolo dai recenti ricordi delle azioni che
avevano fatto naufragare la sua bellissima barca,
rendendolo l’unico superstite di quella realtà che fino a
poco prima era stato un corollario di soddisfazioni e
onori





Recensione


Gli occhi dell'oceano è la storia di due ragazzi, Julien che si ritrova a fare il guardiano a un faro, dopo aver subito una perdita che lo devasta tanto da non mettere più piede in mare, e Corey, ragazzo cieco fin dalla nascita, che è andato al faro per una gita, grazie alle parole del nonno; quelle che gli sono rimaste più impresse sono: «Mi scrisse che se fossi venuto qui avrei potuto vedere con gli occhi dell’oceano.». Julien all'inizio è un po' reticente nel lavoro, o forse sarebbe più corretto dire "scansafatiche", poi però, quando al faro arriva anche Corey, le cose cominciano a cambiare; i due si conoscono, Julien fa di tutto per tenere con se Corey e ci riesce; arriverà al punto da buttarsi in mare per Corey, nonostante la sua paura. Corey può sembrare fragile, ma con Julien al fianco, così come Julien con lui, diventa sempre più forte. Insomma, avrete certo capito che questa storia mi ha colpita parecchio, soprattutto per la sua semplicità nell'essere raccontata, è una storia corta, semplice, ma che finisce dritta nel cuore dei lettori.
Cristiano è riuscito a farmi innamorare dei suoi personaggi, di ciò che diventeranno l'uno per l'altro; ed è INSIEME che i due vedranno "con gli occhi dell'oceano". Poche pagine, ma una storia con un'atmosfera unica e la voglia di due ragazzi di essere semplicemente se stessi.
Mi fermo qui, perché non voglio spoilerare troppo :D


La mia valutazione
5


Alla prossima
Luce <3








«Salve» salutò alzando il braccio, accorgendosi

di trovarsi davanti a un ragazzo che poteva avere la
sua stessa età.
«Buongiorno» ricambiò lui voltandosi,
guardandolo da dietro un paio di occhiali scuri.
31
«Io sono il nuovo custode. Ho appena preso
servizio, ma se ha bisogno di qualcosa chieda pure a
me» gli disse Julien.
«Grazie. In realtà avrei bisogno del suo aiuto»
annuì il ragazzo allontanando le mani dal borsone che
teneva sul tavolo.
«Certo, ma come…» Julien non aggiunse altro.
Lo vide rialzarsi e allungare con qualche
tentennamento la mano verso di lui, posandola sul suo
petto. Sollevò l’altra e iniziò a sfiorargli il viso. Era un
tocco lieve, leggero ma minuzioso come se volesse
memorizzare ogni suo particolare. Solo allora
comprese.
«Io mi chiamo Julien e tu?» domandò rimanendo
immobile e lasciando che le dita del ragazzo
proseguissero la loro esplorazione posandosi sul mento.
«Corey…» rispose abbassando le mani.
«Perdonami se ti ho messo in imbarazzo.»
«Nessun imbarazzo, credimi. Se vuoi posso
accompagnarti» lo rassicurò prendendolo sottobraccio.
«Ti ringrazio» rispose Corey. «Questo allora non
serve» soggiunse riponendo nella tasca della giacca il
bastone retrattile che teneva in mano, togliendosi gli
occhiali.






sabato 15 giugno 2019

Segnalazione "Gli occhi dell'oceano", Cristiano Pedrini

Buongiorno e bentornati sul blog con una nuova segnalazione


Autore: Cristiano Pedrini
Genere: Narrativa
Formato cartaceo: 13x20
Formato ebook: epub/mobi e pdf
Pagine: 116
Pubblicato con Youcanprint
Isbn: 978-8831619813
Costo Ebook: € 2,99
Costo cartaceo: € 10,00











Trama:
Julien Garreth è il nuovo custode del faro di Owls Head. Forse l’unico incarico in grado di farlo distogliere dai pesanti pensieri che lo tormentano sin da quando ha perso la sua amata barca ‘Blue Spirit’. Da sempre ama il mare, il poter navigare sicuro di essere tra i migliori, se non il migliore. Ma quando tutto crolla, Julien si ritira e ottiene quell’occupazione che dovrebbe riuscire ad allontanarlo dal mondo e dal rimorso. Eppure, proprio durante il suo primo giorno di lavoro, qualcos’altro terrà occupata la sua mente e il suo cuore. Corey Austen è un ragazzo cieco che, spinto dal volere del nonno, si è recato al faro sicuro di poter vedere qualcosa che i suoi occhi non possono mostrargli. Sin dal loro primo incontro i due sentono di appartenersi e, durante una notte tempestosa, legheranno i loro destini come i due innamorati della leggenda di Owls Head. Quel faro che li accumuna sembra proiettare verso di loro una luce sicura, una luce che è in grado di portarli in salvo l’uno nelle braccia dell’altro. Perché soltanto così i due potranno insieme vedere, per la prima volta, con gli occhi dell’oceano. Una storia intensa, feroce e brutale come una tempesta, dove soltanto l’amore e la fiducia saranno l’ancora di salvezza da gettare in mare per riottenere ciò che si è perso. . Solo coloro che possono vedere l’invisibile, possono compiere l’impossibile!  



 Estratto

Capitolo Primo 
Il nuovo assunto Le stelle… Quante ne erano venute a fargli compagnia in quella fredda notte. Julien aveva perso la nozione del tempo. Credeva di essere disteso sul fondo di quel gommone che ondeggiava pigramente da giorni su quell’oceano piatto. Il silenzio era rotto solo dal persistente segnale del localizzatore gps che si ripeteva all’infinito e che, a ogni attimo, gli rimbombava nella testa distraendolo dai recenti ricordi delle azioni che avevano fatto naufragare la sua bellissima barca, rendendolo l’unico superstite di quella realtà che fino a poco prima era stato un corollario di soddisfazioni e onori. Aveva la sgradevole sensazione che da quel momento in poi tutto sarebbe cambiato. Non era solo la “Blue spirit” ad essere scomparsa per sempre. Con lei era svanito il suo intero mondo, che si rispecchiava in quella compagna con la quale aveva percorso migliaia di miglia marine, rimanendo innumerevoli volte accanto al timone di quello slanciato scafo dipinto di blu, ammirando i tramonti che lentamente scomparivano sulle acque che insieme solcavano da tre anni. Lui e quello sloop erano stati protagonisti di innumerevoli vittorie, fino a quel momento… Julien chiuse gli occhi cercando di vincere sia la stanchezza che la tensione la quale, ormai affievolita, stava prendendosi il suo spazio. Il bip del segnalatore iniziava a sfumare nella sua mente. Si rannicchiò in un angolo stringendosi contro il bordo del gommone. Percepiva il movimento delle acque sotto di sé, ricordandogli che l’oceano era sempre lì a cullarlo nonostante avesse mancato di rispetto a una delle sue creature. Sapeva che di lì a poco i soccorsi sarebbero giunti per riportarlo a casa, mostrandolo come il trofeo della disfatta. Per alcuni attimi desiderò che il fondo del tender si aprisse lasciandolo precipitare negli abissi, raggiungendo la sua amata Blue spirit. Quei ricordi svanirono con la stessa rapidità con cui erano sopraggiunti mostrando a Julien i contorni della persona che continuava a parlare anche se lui, immerso in quei pensieri, non l’aveva neppure ascoltata. «Se non c’è altro potrà prendere servizio già domani» concluse l’uomo chiudendo la cartelletta che conteneva la domanda di assunzione del ragazzo che aveva di fronte. Per tutto il tempo del colloquio gli era parso alquanto a disagio su quella poltrona, come se fosse seduto su un braciere ardente. Se avesse potuto seguire il suo istinto lo avrebbe liquidato velocemente con un secco “le faremo sapere, ma al momento non abbiamo nessun lavoro da offrirle,” ma non lo poteva fare. Non dopo l’incontro con la direttrice della fondazione che pochi giorni prima, consegnandogli quella domanda di impiego, gli aveva caldeggiato di assumere quella persona; una richiesta tanto insolita che l’aveva costretto a chiederne conferma una seconda volta. «Signora Duval vuole che lo assuma davvero?» chiese Horace scorgendo il breve curriculum che aveva sotto gli occhi. Dopo aver letto quelle scarne informazioni la sua attenzione si era spostata sulla fotografia in alto alla destra del foglio. Era soprattutto l’espressione del suo volto a impensierirlo: una maschera severa che né gli occhi di un profondo color azzurro al confine del grigio, né le labbra piene che sovrastavano una fossetta appena visibile riuscivano ad addolcire. Di curriculum, come responsabile del personale della Contea di Knox, ne aveva visti a decine, ma quello indubbiamente era diverso dai precedenti per via delle poche informazioni e la poca esperienza riassunta in quelle poche righe. Per essere assunti erano necessarie competenze particolari e attitudini che in quella paginetta non trovava affatto. «Se non mi sbaglio, mio caro Horace, abbiamo diversi posti vacanti. Julien si troverà benissimo qui» disse la direttrice annuendo vistosamente, quasi a voler rassicurare l’uomo per quella scelta.


Quanto vi incuriosisce?? A me parecchio, appena riesco lo leggerò  e vi farò sapere!

Luce <3