domenica 19 maggio 2024

Recensione serie "Married to Magic", Elise Kova

 


Autrice: Elise Kova
Titolo: Un Patto con il Re degli Elfi
Serie: Married To Magic #1
Prezzo: 22,80  e-book 12,99
Link d'acquisto: QUI


Serie Married To Magic:
1)Un Patto con il Re degli Elfi
2)Una Danza con il Principe Fae
3)Un Duello con il Lord Vampiro
4)Un Duetto con la Duchessa Sirena
5)Un'Alba con il Cavaliere Lupo

“Il volto del Re degli Elfi, etereo, magnifico, giovane, duro come diamante, è tanto bello quanto terrificante.”

Trama

Migliaia di anni fa, gli umani erano preda delle potenti razze dotate della magia silvana. Fino a quando non venne siglato il patto: ogni cento anni gli abitanti del villaggio di Capton avrebbero fornito agli elfi una Regina Umana - l'unica donna dotata di magia - e la pace sarebbe stata preservata.

Essere la prescelta è sempre stato considerato una disgrazia, e Luella è ben lieta di essere giunta a diciannove anni senza avere mai manifestato alcuna particolare facoltà: ormai è al sicuro e può continuare a dedicarsi alla sua attività di erborista e guaritrice.

Fino a quando non arriva il Re degli Elfi. Per lei. E Luella si rende conto che tutto ciò che credeva di sapere sulla vita, e su se stessa, era falso.

Trasportata in un mondo magico e costretta a divenire la nuova sposa del glaciale, eppure bellissimo, Re degli Elfi, Luella scopre che un mondo sta morendo, e lei è l'unica a poterlo salvare.

Il suo cuore è diviso tra il paese incantato di Midscape, la sua casa e la sua gente. Ma ciò che davvero la travolgerà è una passione che non ha mai cercato.



CI SONO SOLO DUE MOTIVI PER CUI GLI ELFI ARRIVANO NEL NOSTRO

MONDO: LA GUERRA E LE MOGLI. In entrambi i casi essi portano morte. E

oggi arriveranno.



Recensione


Un Patto con il Re degli Elfi è un fantasy dalle 

tinte rosa stand-alone, 

dunque autoconclusivo, ma che fa parte 

della “A married to magic” saga. 

In "Un Patto con il Re degli Elfi" le 

vicende ci vengono narrate dal punto 

di vista di Luella, una ragazza di 

appena diciannove anni, proprietaria di 

una piccola bottega dove prepara unguenti

e medicine per gli abitanti del suo villaggio. Un villaggio semplice e comune, ma 

con una particolarità: ogni cento anni gli 

elfi si avventurano nel mondo degli umani

per portare con sé una giovane ragazza, 

colei che diverrà la Regina Umana.

La Regina Umana è l’unica, tra tutti 

gli abitanti, ad avere poteri magici, 

che possono manifestarsi in momenti e 

in modi differenti, di regina in regina. 

Ma, paradossalmente, essere la Regina non 

è visto come una benedizione né come 

un dono, bensì come una condanna a morte. Le regine sono destinate a vivere per 

sempre dall’altro lato della barriera, 

quella che divide il mondo degli elfi da 

quello degli esseri umani, facendovi r

ritorno solo per pochi giorni in estate,

private per sempre della propria 

famiglia (diciamo che possono essere 

viste come una sorta di "Persefone" 

nel mondo di Ade).

Nella narrazione di questo romanzo, 

sono passati più di cento anni 

dall’ultima volta in cui gli elfi 

hanno reclamato a sé una nuova 

Regina Umana, e questo perché 

nessuna donna del villaggio ha 

manifestato poteri magici. Luella, dal 

canto suo, ha dedicato la sua vita 

allo studio dell’erbologia, diventando 

l’unica nel villaggio capace di curare

gli abitanti; ha una famiglia, un amico di cui 

è sempre stata innamorata, un popolo 

che l’ammira, un lavoro che ama… 

ha una vita di cui è fiera. Tutto ciò però 

viene distrutto nel momento in cui il Re 

degli Elfi arriva nel villaggio di Luella, pretendendo la sua Regina che… 

guarda caso sarà proprio Luella, i cui 

poteri erano rimasti celati persino a sé 

stessa a causa di un cimelio antico 

donatole dal suo migliore 

amico, perdutamente innamorato di lei. 

Non vi sconvolgerà sapere che per Luella 

una tale rivelazione sarà 

totalmente devastante. 

Tutto il suo mondo verrà capovolto da 

un momento all’altro, costretta 

ad abbandonare tutti i suoi averi e affetti.

Verrà catapultata nel magico mondo 

di Midscape, costretta a rispettare regole, costumi e aspettative con cui non aveva

mai avuto a che fare fino a quel momento. Ma, soprattutto, dovrà imparare a 

conoscere colui che diverrà suo marito, Eldas, il gelido Re degli elfi che, in realtà, potrebbe non essere realmente così gelido.

La dinamica tra i due all’inizio è proprio ciò che ci si aspetta da una storia simile: un classico enemies to lovers che saprà regalare non poche farfalle nello stomaco. Eldas, inoltre, è uno dei personaggi che sin dall’inizio della storia mi ha affascinato 
di più… Pelle chiara come l’inverno, capelli lunghi e scuri come le tenebre, enigmatico e potente… Insomma, il classico bello e dannato, che vorrei nella mia vita (o forse no :P ).

Luella, invece, è il personaggio che, ahimè, ho sopportato meno; è ovvio che, se ci mettiamo nei suoi panni, ci rendiamo conto che la sua, non è una delle situazioni migliori, e andando avanti con la storia capiremo sempre di più le difficoltà che questa ragazza ha nell’indossare le vesti di qualcosa che non avrebbe mai immaginato di essere. Il problema è che questo è un libro di appena 300 pagine e per la maggior parte di queste siamo portati a leggere dei suoi pensieri, delle sue riflessioni, dei suoi millemila drammi che, attenzione, ci sono, ma che espone in una maniera talmente drammatica che alla lunga, ahimé, stanca. Per farla breve, è un personaggio non poco lagnoso e molte volte mi ha fatto alzare gli occhi al cielo e sbuffare.

Eldas, invece, è un personaggio più coerente e che veste perfettamente i panni del ruolo che gli sono stati assegnati, anche se avrei voluto un Re elfo più glaciale di quello che ci hanno fornito. Più duro, più cattivo e malefico. Questa parte mi è un po’ mancata.

La dinamica enemies to lovers all’interno di questo libro è carina, per carità, ma procede in maniera un po’ troppo scontata e prevedibile per i miei gusti. E’ gradevole, ma manca quel phatos necessario a renderla, diciamo, un po' più brutale.

Secondo me qualche pagina in più avrebbe aiutato, soprattutto perché il libro si sviluppa in maniera interessante soprattutto nella seconda metà del libro, in cui troviamo tutte le risposte ai mille dilemmi presentati per la maggior parte del libro. Una divisione degli eventi che lascia un po’ desiderare, insomma.

A parte questo, "Un Patto con il Re degli Elfi" è comunque molto gradevole ed è una perfetta parentesi in cui rifugiarsi in quei momenti della giornata, in cui manderemmo tutto e tutti al diavolo, ma anche per spezzare la pesantezza che può venirsi a creare quando passiamo da un libro-mattoncino ad un altro. Scorre velocemente e si divora in uno-due giorni. Per cui, se cercate qualcosa del genere, questo libro fa al caso vostro.

Se invece cercate qualcosa di più memorabile e di non visto, probabilmente potreste avere ben più di qualcosa da ridire davanti a questa storia. In ogni caso, è comunque una bella lettura per gli amanti del mondo elfico come la sottoscritta. È sempre un piacere leggere storie su di loro.


La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3



«Sembra che tu non abbia dormito molto. E sei stato

sottoposto a un’enorme quantità di stress, considerata la giornata che ti

aspetta. Lascia che ti prepari un corroborante e qualcosa da prendere

stasera per dormire.»

«Non ho dormito perché stavo preparando la nostra partenza, prima

che scoppi la guerra.» Luke si tira su, poi si abbassa per infilarsi sotto il

portello del bancone. Sono messa alle strette: da un lato il bancone,

dall’altro gli scaffali con le erbe, davanti a me Luke e nessuna via d’uscita

dietro di me. «Voglio portarti via. Voglio tenerti al sicuro.»

«Luke» dico cautamente, quasi implorando. Vorrei fingere che fosse

uno scherzo, ma mi rendo conto che è serio come non mai. «Non posso

semplicemente andarmene.»

«Sì che puoi, certo che puoi.» Il tono della sua voce mi fa esitare. Il

modo in cui mi guarda mi lascia senza fiato. Devo ricordarmi di respirare.

«Voglio portarti via e passare il tempo con te, solo con te, Luella.

Sicuramente lo saprai… io ti amo ormai da tanto.»

Apro la bocca e la richiudo più volte, senza riuscire a parlare. Sì, lo

sapevo. E lo amo anche io. Lo amo tanto da aver sognato questo

momento. Ma nei miei sogni indossavo qualcosa di più carino del mio

grembiule da lavoro, e non puzzavo di olio di lavanda.

La sua espressione cambia rapidamente, sulla scia del mio silenzio.

«Oh, capisco… E io che pensavo che anche tu…»

«Anch’io ti amo.» Non appena pronuncio queste parole, le sensazioni

ritornano. Il formicolio svanisce dalle dita dei miei piedi. Tutto il mio

corpo ride. «Ti amo da quando ero bambina.»

«Allora scappa con me, Luella.» Luke mi prende le mani. Mi accarezza

le nocche con i pollici.

Nessun commento:

Posta un commento