venerdì 24 gennaio 2020

Recensione film "Piccole Donne"

Titolo: Piccole Donne
Data d'uscita: 9/3/2020
Genere: Sentimentale, drammatico, storico
Durata: 134 min






Trailer



Trama
New York1868. Josephine “Jo” March è una giovane insegnante nubile che vive in una pensione e tenta di farsi strada come scrittrice, riuscendo tuttavia solamente a pubblicare brevi racconti presso un editore locale, il signor Dashwood. Jo ha molto talento, ma le sue opere hanno scarso successo a causa del suo rifiuto di conformarsi scrivendo quello che la gente vorrebbe leggere; un coinquilino di Jo, il professor Friedrich Bhaer, tenta di far capire alla ragazza che, per quanto talentuosa, non avrà mai successo finché si ostinerà a scrivere solo per se stessa. Quello stesso giorno, Jo riceve un telegramma dalla sorella Meg che la prega di tornare a casa perché le condizioni di Beth, loro sorella minore, si sono aggravate. Mentre torna a casa, Jo ricorda la propria vita prima di trasferirsi a New York.
ConcordMassachusetts1861. Jo, Meg, Beth ed Amy March sono quattro sorelle adolescenti molto diverse tra loro. Meg, la maggiore, è la più assennata, ancorché piuttosto vanitosa; Jo è una ribelle con la passione della scrittura; Beth, la terzogenita, è dolce, timida e appassionata di pianoforte; Amy, la minore, è viziata, esuberante e molto dotata per il disegno. Le sorelle vivono assieme alla loro madre Marmee mentre il padre è cappellano volontario nell’esercito unionista; la guerra si fa sentire molto anche sulla vita della famiglia, in perenne mancanza di denaro, ciononostante le sorelle, spronate dalla madre, fanno ciò che possono per aiutare i poveri della comunità. Jo, per aiutare la famiglia, lavora come dama di compagnia per la scorbutica zia March, benestante sorella del padre, che mal sopporta i modi da maschiaccio della nipote e la esorta perennemente a trovarsi un buon partito.
Un giorno, le sorelle stringono amicizia con il giovane Theodore Laurence, detto Laurie, nipote del loro anziano e ricchissimo vicino di casa. Laurie si avvicina in particolare a Jo e anche il signor Laurence finirà per affezionarsi alla famiglia March. Meg, da parte sua, finirà per innamorarsi, ricambiata, di John Brook, precettore di Laurie. La presenza del ragazzo crea alcune incomprensioni tra le sorelle: una sera, Meg e Jo vanno a teatro con Laurie e John senza invitare Amy e quest’ultima, indispettita, brucia per ripicca la bozza di un romanzo a cui Jo stava lavorando. il giorno dopo, Amy, pentita, tenta di scusarsi con Jo, ma cade in un fiume ghiacciato, rischiando la vita. Jo e Laurie riescono a salvarla e Jo, realizzando di essere stata vicinissima a perdere la sorellina, la perdona, prendendo finalmente coscienza del proprio brutto carattere: capisce infatti che se avesse accettato fin da subito le scuse di Amy, l’incidente non sarebbe mai accaduto.
All’arrivo dell’inverno, Marmee è costretta a partire per stare accanto al marito, rimasto ferito in guerra; Jo, in un gesto di grande altruismo e maturità, vende i propri capelli per far avere alla madre i soldi per il viaggio. Beth si ammala di scarlattina, contratta mentre assisteva una povera famiglia alle prese con la malattia, ed Amy, unica tra le sorelle a non essersi mai ammalata, viene ospitata da zia March per tenerla al sicuro. Beth guarisce grazie alle cure di Marmee, rientrata dietro preghiera di Jo e Meg, ma la malattia ha debilitato gravemente il suo fisico e negli anni successivi rimarrà debole e cagionevole. La famiglia è finalmente riunita a Natale quando il signor March, congedato a causa delle ferite, viene rimandato a casa.
In primavera, Meg e John si sposano, con grande gioia della famiglia tranne che della zia March, che mal vede il matrimonio della nipote con un insegnante squattrinato. L’anziana donna annuncia la propria intenzione di partire per l’Europa e propone ad Amy di accompagnarla, offerta che la ragazza accetta con gioia. Nel frattempo, Laurie, da sempre innamorato di Jo, si dichiara, ma Jo lo respinge: non sente infatti di essere tagliata per il matrimonio e non ricambia i sentimenti dell’amico. Laurie, affranto, non può far altro che accettare il rifiuto. Dopo quel giorno, le sorelle prendono ognuna la propria strada: Meg rimane a vivere con John, Amy parte con la zia March e Jo si trasferisce a New York per tentare la carriera di scrittrice.
Di nuovo nel 1868, Jo riabbraccia Meg, Beth e Marmee e inizia a considerare la propria vita fino a quel momento, realizzando infine di non aver mai concluso nulla e pentendosi di aver respinto Laurie. Quest’ultimo, in Francia, rivede casualmente Amy, ormai cresciuta, divenuta pittrice e in procinto di sposarsi con un loro amico, Fred. Amy, però, al pari delle sorelle ha ormai perduto ogni illusione che aveva da bambina e intende sposare Fred solo per assicurare un futuro a se stessa e alla propria famiglia. Laurie s’innamora sinceramente di lei, ma Amy lo respinge, rivelandogli di averlo sempre amato ma di non voler essere la sua seconda scelta; alla fine, però, tutto si sistema e i due convolano a nozze.
Beth, in seguito ad una crisi, muore, gettando la famiglia nel dolore. Amy e Laurie rientrano dalla Francia per prendere parte alle esequie e Jo rimane sconvolta alla scoperta che i due sono ora sposati: Jo è ormai rassegnata alla solitudine, ma ha una sorpresa quando a casa si presenta Frederich, venuto a salutarla prima di partire per la California, dove ha ottenuto un impiego. Friedrich è in realtà innamorato di lei e Jo, spronata da Meg e Amy, decide di non farsi scappare anche questa occasione e si dichiara a lui.
Tempo dopo, Jo e Friedrich si sono sposati e si sono trasferiti nella vecchia casa di zia March, nel frattempo deceduta. L’anziana signora, che in realtà apprezzava lo spirito indipendente della nipote, le ha infatti lasciato la villa e Jo, con l’aiuto del marito e delle sorelle, la trasforma in un collegio per tutti i bambini della comunità, potendo così continuare a insegnare e a coltivare il sogno di essere una scrittrice. Ispirata da tutto ciò che ha vissuto, Jo scrive un romanzo ispirato alle vicende della sua famiglia e lo intitola "Piccole Donne", il soprannome coniato affettuosamente dal padre per lei e le sue sorelle; Dashwood, scettico, inizialmente rifiuta di pubblicarlo, ma si ricrede quando le sue nipotine, che hanno letto per caso il manoscritto, si dicono entusiaste. Il film si chiude con Jo che stringe al petto la prima copia del libro, felice di essere riuscita a realizzare tutti i suoi sogni.



Recensione

Buongiorno, ieri sono andata a vedere Piccole Donne; la storia la sappiamo tutti e chi non la sa, è pregato di LEGGERE I LIBRI (Piccole donne, Piccole donne crescono e I figli di Jo), altrimenti NON CAPISCE UN FICO SECCO! quindi non mi dilungo sulla trama; paesaggi e costumi stupendi, non metto in dubbio che la regista abbia voluto dare il suo contributo mettendo le mani su questo remake ma.. Come ho detto prima, se uno vuole vedere il film SENZA aver letto i libri, con tutti i dovuti rispetti, NON CAPIRA' ASSOLUTAMENTE UN CAVOLO, con tutti quei dannati flashback! (Si nota che mi hanno dato fastidio??); quindi se volete vedere il film, FATEMI IL FAVORE DI LEGGERE PRIMA I LIBRI, grazie!
Oltre al problema dei flashback, c'è una piccola scena che per me è sostanzialmente INUTILE: quando Beth si ammala, sappiamo TUTTI che sta in casa da quando prende la scarlattina a quando muore, e che Jo sta con lei, qua invece abbiamo deciso che era il caso di fare un pic-nic tutti insieme AL MARE, PERCHE' IL MARE FA BENE E FA PASSARE LA SCARLATTINA! Prego??? Va beh lasciamo stare, va, questo è poco in confronto al prossimo NO, che sto per dire.. Cos'altro è andato storto direte voi?
Chiamasi RECITAZIONE l'altro problema signori miei! Altro che cast STELLARE.. L'unica che si salva in questo bel remake per recitazione è l'attrice che interpreta Jo, gli altri proprio non mi hanno convinta; vado per gradi così mi capirete meglio: non posso dire nulla su papà March, perché si vede poco, com'è giusto che sia, mamma March, se la cava, Laurie, sarà per l'attore troppo giovane, ma.. BAMBINO ERA E BAMBINO RIMANE, quando sappiamo che tutti i personaggi nel corso dei libri crescono e maturano, come del resto è giusto che sia, visto che così fanno le persone; Beth, quella più attaccata ai genitori, debole di salute, in questo remake sembra PIU' STUPIDA E INFANTILE DI QUELLO CHE IN REALTA' E'; e sappiamo tutti che STUPIDA NON E'. Zia March: Meryl Streep sarà anche brava e non lo metto in discussione, ma.. non ha dato il giusto spessore né carattere a ZIA MARCH; la ZIA MARCH che conosco io, non l'ho proprio vista! Mi sto dimenticando qualcuno? Ah già! Le sorelle March, ne ho citate solo 2 su 4.. Meg e Amy.. Amy, la piccola di casa, quella all'inizio infantile che si vendica di Jo e poi matura: la vendetta c'è, il problema è che questa Amy sembra TROPPO MATURA FIN DALL'INIZIO e non dev'essere così; Meg.. gente, sapete che ADORO Emma, l'ho sempre difesa, ma sta volta.. NON POSSO FARLO; Meg dovrebbe essere la sorella maggiore, quella coi piedi per terra, che sa cosa vuole fin dall'inizio: lavoro, famiglia, un uomo che ama: Emma E' STATA FINTA PER TUTTO IL FILM e SI VEDEVA PARECCHIO! Troppo piatta, troppo INNATURALE! Dov'è finita la Meg dei libri???
Nel complesso lo consiglio, ma PER FAVORE LEGGETE I LIBRI PRIMA DI ANDARCI E SOPRATTUTTO NON ASPETTATEVI i film di un tempo perché non sarà così!


La mia valutazione

Alla prossima

Luce <3


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