venerdì 26 settembre 2025

Recensione trilogia "Trevelyan Sisters", Bess Tarleton

Autrice: Bess Tarleton

Titolo: Beatrice

Serie: Trevelyan Sisters #2

Prezzo: 15,60    e-book 1,99

Link d'acquisto: QUI

Trilogia Trevelyan Sisters:

1)Eleanor

2)Beatrice

3)Charlotte


"Era la secondogenita del defunto visconte Alaric Trevelyan e di Lady Agatha — figlia orgogliosa della Cornovaglia, sorella della neosposa Eleanor e della sognante Charlotte. E, almeno per quella stagione, ospite di Lady Honoria, lontana parente, ma soprattutto amica della madre e ironica protettrice delle sorelle Trevelyan."


Trama

Cornovaglia, età Regency.

Beatrice Trevelyan ha imparato a non aspettarsi nulla dalla vita, se non ciò che conquista con forza e determinazione. Secondogenita di una famiglia nobile ssegnata dal mistero e dal sangue, vive a Wyndcliff Hall tra ricordi d'nfanzia e segreti mai sopiti. Il ritorno di Henry Pendragon, l'uomo che ha sempre amato e che l’ha abbandonata senza spiegazioni, riaccende un fuoco che credeva spento.

Ma Henry non è l’unico a portare con sé ombre e verità taciute.

Nel cuore dell’aristocrazia londinese, tra balli, giochi pericolosi e baci rubati al buio, Beatrice si ritrova coinvolta in una trama di inganni che minaccia tutto ciò che le è caro.

Quando il fratello Rowan, appena legittimato, diventa bersaglio di un nemico invisibile, toccherà a lei, insieme alle sorelle, agli amici e a un alleato riluttante, scegliere se piegarsi o combattere.

Un romanzo di passioni negate, sorellanza, segreti e resistenza femminile.

Tra la brughiera e i salotti, Beatrice è la storia di una donna che non ha bisogno di essere salvata.


«Chi siete? Dove siamo?» chiese.

Nessuno rispose.

Ma un respiro sì. Vicino. Caldo. Familiarmente sconosciuto.

«Chi siete? Che cosa volete?»

Le dita di Beatrice si mossero nell’aria e toccarono un volto. Il profilo era maschile, deciso. Zigomo alto. Mento liscio. Un accenno di barba non rasata. E lì, l'odore.

Tabacco e muschio. Qualcosa si agitò nella sua memoria.

«Chi siete?» chiese, in tono non più giocoso.

Un attimo. Due.

Poi, le labbra di lui sulle sue.


Recensione

Oggi vi recensisco il secondo volume di questa trilogia storica; se prima abbiamo avuto a che fare con Eleanor, adesso faremo la conoscenza di Beatrice, lasciando quindi Charlotte per ultima.

Intrighi, passione e misteri sono parte di Beatrice, secondo volume della saga Trevelyan, ambientato nella suggestiva Cornovaglia regency. Beatrice Trevelyan, secondogenita di una famiglia nobile, è una protagonista intensa e sfaccettata: combattuta tra l’amore perduto per Henry Pendragon e il dovere verso la sua casata, si ritrova coinvolta in un complotto che minaccia l’onore e la sicurezza dei suoi cari.

Il ritorno di Henry, enigmatico e tormentato, riaccende una scintilla che Beatrice aveva cercato invano di spegnere. Ma un bacio rubato e una presenza ambigua durante un ballo londinese sconvolgono ogni certezza. Tornata a Wyndcliff Hall con il fratello Rowan, legittimato dopo l’assassinio del padre, Beatrice affronta nemici invisibili, bugie e verità scomode, sostenuta dalle sue sorelle e da un amore che non ha mai smesso di esistere.

Con un perfetto mix di romance, tensione e sorellanza, il romanzo esplora la resistenza femminile, la complessità dei legami familiari e il potere dell’intelligenza emotiva. Ideale per chi ama le eroine forti, le dinamiche Enemies to Lovers e le atmosfere intense della campagna inglese, Beatrice è una lettura coinvolgente che scalda il cuore.


La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3


«Sai, sorella, mi sembra che tu abbia qualcosa che non vuoi dirmi,» disse Charlotte

con tono diretto ma affettuoso, mentre si sistemava un ciuffo di capelli. Le dita,

sottili ed eleganti, tremavano appena. «Non è proprio da te fare la solitaria dopo il

ritorno da Londra. Cosa ti turba?»

Beatrice alzò lo sguardo, sorpresa dalla perspicacia della sorella, ma poi decise che

era giunto il momento di parlare, di dire finalmente cosa la tormentava.

«Hai ragione, Charlotte. C’è qualcosa che non riesco a togliermi dalla testa,» iniziò

Beatrice, con voce più bassa, come se le parole stessero per uscire da sole, senza

che potesse fare nulla per fermarle. «A Londra, durante un ricevimento, ho giocato

a mosca cieca… E sono stata baciata.»

Charlotte, che era sempre pronta a divertirsi o a fare battute, si fece seria. Il suo

viso, incorniciato da qualche ricciolo sfuggito al fermaglio, si irrigidì leggermente.

«Baciata? O mio Dio! E da chi?» Il tono non era curioso in modo invadente, ma

piuttosto preoccupato.

Beatrice fece una lunga pausa, fissando il fuoco. Le dita stringevano con forza il

bordo del cuscino sulle ginocchia.

«Io non lo so. Quando mi sono tolta la benda, ho visto James Blackwood. Ma

mentre mi baciava… mi sono resa conto che non era lui. Ho sentito un odore

familiare, un sapore che riconoscevo, e tutto mi ha portato a pensare che fosse

Henry Pendragon.»

Charlotte si sporse leggermente in avanti, sentendo una scintilla di interesse.

«Henry?» ripeté, come se non fosse del tutto sicura. «Ma come può essere? Hai

detto che pensavi fosse James... E poi Henry non c’era, è in Scozia, no?»

Beatrice, con la mente ancora intrappolata nel ricordo di quel bacio, scosse la testa.

«Lo so, lo so. È confuso, ma… quando lo sconosciuto mi ha baciata, ho sentito

qualcosa di familiare. Non so come descriverlo, ma c’era qualcosa nel suo tocco,

nel suo sapore, che mi ha fatto pensare a Henry. Ma poi…» La sua voce si incrinò.

«Poi, ho visto James Blackwood poco dopo, e il suo bacio mi è sembrato

completamente diverso. Non ho capito nulla. E tutt’ora non capisco nulla. Oh,

Charlotte! Da quella sera sono così turbata.»

Nessun commento:

Posta un commento