giovedì 9 dicembre 2021

[Review Party] Recensione "Diario di un First Boy alla Casa Bianca", Cristiano Pedrini

 


 Autore: Cristiano Pedrini

Genere: Narrativa

Formato cartaceo 14x21

Formato ebook: epub/mobi e pdf

Pagine 86

Pubblicato con Youcanprint

ISBN: prossimamente

Prezzo di copertina:

Ebook € 1,99 Cartaceo: € 10,00

Link d'acquisto: QUI

The First Boy

Il Cigno Nero



Nel mio diario posso scrivere di tutto… Anche quello che posso raccontare a me stesso senza correre il rischio di arrossire!


Trama

Ebbene sì… vivere alla Casa Bianca non è per niente facile.

A volte credo di trovarmi in museo, dove ogni angolo sembra emanare il ricordo di storie passate, di eventi memorabili e di enormi grattacapi. Per fortuna, Lawrence è sempre con me, ricordandomi che la mia presenza, in queste stanze ha ravvivato l’atmosfera, anche se non sono tanto sicuro di avere tutto questo potere, credetemi. Io sono solo un ragazzo, giunto da Montana per uno stage, ed ora mi ritrovo ad essere il first boy del Presidente degli Stati Uniti!

Con questo breve diario vorrei condividere con voi alcuni momenti, raccontarvi delle mie piccole avventure e disavventure tra le mura della residenza più famosa del mondo. Siete pronti a seguirmi in questo viaggio?

Il vostro Christopher


Estratto dal Capitolo Primo

Lo confesso, la prima volta che misi piede alla Casa Bianca le mie aspettative erano al di sopra dei miei capelli rossi, ero il primo della mia famiglia a vedere Washington, il primo ad entrare in quell’importante edificio, e non come semplice turista ma come stagista nell’ufficio stampa. Nell’arco di poche ore mi sono ritrovato nello Studio Ovale con il Presidente e ancora mi chiedo come il destino abbia potuto confezionare questa incredibile coincidenza. Ancora ricordo il giorno in cui rimasi in quella stanza, prima dell’arrivo di Lawrence che mi sorprese chino sulla sua scrivania. Onestamente non gli ho mai chiesto quale fu il suo primo pensiero vedendomi in quella posizione, ma immagino che mi avesse scambiato per un mezzo matto.

Lo Studio Ovale mi ha sempre suscitato un sano terrore, insomma, è l’ufficio dell’uomo più potente del mondo, e parlando di Lawrence, non è certo da tutti poter vivere e lavorare a pochi metri da lui. Ho sempre pensato che questa stanza fosse sempre stata in quello stesso luogo, in realtà venne costruita nel 1902 e si trova nell’ala ovest, o West Wing, che non si vede dalla strada, perché nascosta dagli alberi del parco. Tutte le mattine io e Lawrence raggiungiamo questa parte dell’edificio camminando lungo il colonnato che la collega al corpo centrale, passando accanto al giardino delle rose.

Ed è proprio durante questo tragitto che devo sopportare le sue ultime moine, lo sapete, si diverte sempre a stuzzicarmi, spesso sottolineando che, come mio solito, a colazione mi abbuffo troppo! Sono gli ultimi scampoli della nostra intimità prima di entrare negli uffici dove la cara Louise, segretaria da anni di Lawrence, ci attende. A lui riserva sempre un caloroso buongiorno, con tanto di sorrisone e al sottoscritto riserva il solito “caduto dal letto anche stamattina, ragazzino?”.

Di solito evito di replicare e mi limito ad accompagnare Lawrence nello Studio Ovale, dove si accomoda dietro la sua imponente Resolute Desk, la scrivania donata dalla Regina Vittoria. Questo mobile fu costruito con legno della Hms Resolute, una fregata inglese. La Sovrana fece commissionare due scrivanie e uno scrittorio, che tenne per sé, per arredare il Castello di Windsor. Una scrivania venne portata sul panfilo reale e l’altra la donò al Presidente degli Stati Uniti nel 1880.

A proposito, potrei raccontarvi un piccolo aneddoto su questo mobile. Accadde diverso tempo fa, il giorno in cui cadde l’anniversario del primo incontro con Lawrence. Volevo fargli una sorpresa, ma come spesso accade, le cose non sono andate come immaginavo.


Recensione

Oggi vi parlo di questo nuovo libro di Cristiano Pedrini, che ci aiuta a capire qualcosina in più su come Cristopher passi il tempo alla Casa Bianca, ma veniamo anche a conoscenza dei suoi pensieri più nascosti :D

Questo libro, non necessariamente un romanzo, è di 86 pagine, pagine però ricche di particolari, scritti sotto forma di diario (come dice il titolo stesso), che ci aiutano a capire la vita che conducono Cristopher e Lawrence; la voce narrante chiaramente, è quella del First Boy, che ci porterà nel suo mondo.

Avremo modo di scoprire come questi due passano il Natale, come e cosa mangiano, riscopriremo il cuore sempre generoso di Cristopher, un Lawrence sempre più innamorato e disposto ad aiutare il suo ragazzo, a supportarlo sempre e comunque!

Altro non vi dico, ammetto di aver amato questi particolari e ringrazio l'autore per averci dato modo di conoscerli.



La mia valutazione

Alla prossima

Luce <3



«Stai collaudando un nuovo passaggio segreto, oppure hai iniziato a spiarmi per qualche Stato straniero?»

Christopher sospirò, ormai era stato scoperto. Si sedette sostenendosi il capo con il braccio. «Volevo farti trovare questo, ma non avevo calcolato che tu arrivassi prima del previsto» borbottò porgendogli il cofanetto.

«Per il nostro anniversario?» Lawrence glielo prese dalla mano aprendolo, ritrovandosi sotto gli occhi una spilla in argento con l’iniziale del suo nome. «È davvero bella, grazie…» gli disse, baciandolo sulle labbra.

«Ed ora tocca a me, suppongo».

«Sempre che tu non voglia deludere la tua scimmietta curiosa».

Lawrence si sedette sul tappeto, allungandosi verso di lui. «Sei la scimmietta più dolce che io conosco, e non permetterò a nessuno di ammaestrarti… io ti voglio sempre libero e ribelle».

«Tenti di addolcirmi per pulirti la coscienza?» ridacchiò il ragazzo.

«No, dico solo quello che penso, ed ora chiudi gli occhi e riceverai il mio regalo». Lawrence attese che il ragazzo abbassasse le palpebre prima di sporgersi in avanti. Le sue dita accarezzarono le sue labbra, godendo ogni particolare di quell’istante. Lentamente la sua bocca lambì con dolcezza quella del compagno, lasciando che il balletto ininterrotto delle loro lingue riempisse quell’intimità che entrambi cercavano di ritagliarsi in ogni possibile occasione.

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