lunedì 31 maggio 2021

7 blog per 1 autore: Sara Serra

 Buongiorno lettori e amanti delle serie tv! Come avevo preannunciato, da oggi comincia una nuova rubrica in collaborazione con altri 6 blog, di cui uno è quello di Federica, che gestisce Gliocchidellupo

ma in cosa consiste la rubrica, 7 blog per 1 autore?



Riapre una rubrica tanto amata e dedicata agli autori, da un'idea di Federica del Blog Gli Occhi del Lupo. In precedenza chiamata 4 blog per un autore e ora cresciuta in 7 blog per un autore. Ogni settimana ospiteremo un autore con il suo romanzo ed entreremo meglio in ciò che ha scritto. Ringraziamo tutti coloro che si sono affidati a questa iniziativa.
Blog che vi partecipano:
LUNEDÌ - Tutto sul romanzo - IO AMO I LIBRI E LE SERIE TV
MARTEDÌ - Ambientazione - IN COMPAGNIA DI UNA PENNA
MERCOLEDÌ - Cast Dream - TRE GATTE TRA I LIBRI
GIOVEDÌ - Un messaggio da scoprire - ANIMA DI CARTA
VENERDÌ - Un'immagine che racconta - LIBERA_MENTE
SABATO - Intervista all'autore - READING IS TRUE LOVE
DOMENICA - Intervista al personaggio - GLI OCCHI DEL LUPO




La cover in realtà è stata una sorpresa. L’editore ha inoltrato a Pamela (Catnip Design) una scheda del

romanzo e le spiegato la trama, qualche frase, estratto. L’unica richiesta vera se non sbaglio è stata

"dev’esserci tanto gelsomino e una di quelle ville che si associano ai bellissimi entroterra del centro Italia".

E Pamela ci ha sorprese come fa sempre, realizzando una cover che è elegante, raffinata e che rispecchia

il clima di "Villa Sole": senza tempo e un’Alena pronta a entrare a casa. A tornare a casa.

Sulla sua pagina c’è anche una sorta di backstage di questo progetto e da lì penso si possa osservare il

grande lavoro di ricerca e foto manipolazione che ha fatto per rendere immagini diverse tra loro, il perfetto

connubio per il mio romanzo.

TRAMA: La famiglia è un dono prezioso, dal valore inestimabile. Ed è proprio in una famiglia protettiva

e amorevole che crescono Alena Demeo ed Ethan Loi, in una tenuta tra le campagne Picene dove

imparano già da piccoli ad amare la terra, il vigneto, l’orto dei nonni e i mercati biologici della domenica.

Alena ed Ethan non sono fratelli ma la sorte li ha uniti sin dalla nascita, promettendo loro di tenerli

insieme per sempre. Il destino, però, a volte è beffardo, soprattutto quando sono i pregiudizi a mettersi

in mezzo tra il fato e il libero arbitrio. Eppure, sebbene molti le chiamino streghe, le donne Demeo

superano ogni pregiudizio entrando nel cuore di chiunque varchi la soglia di “Villa Sole”. Ma quando

tutto sembra scritto, prevedibile e predeterminato, un paio di occhi color cioccolato, quelli di Cristian,

mettono in dubbio ogni certezza acquisita. Il destino è forse pronto a rimescolare le sue carte? Tra segreti

e verità taciute, tra antiche spezie e qualche ingrediente magico, osteggiata dai rimorsi del passato e con

mille aspettative per il futuro, Alena è pronta a far rinascere l’azienda di famiglia e la vecchia tisaneria delle

zie. Ma sarà capace di fidarsi ancora del destino?

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Cartaceo: appena lo abbiamo lo alleghiamo

 

ESTRATTI:

1) Tutti prima o poi torniamo. Torniamo da chi abbiamo salutato in lacrime, torniamo da qualcuno

che pensavamo non avremmo più rivisto, torniamo da chi ci fa stare bene e a volte anche da chi

ci ha fatto male. Torniamo perché sentiamo il bisogno di ricongiungerci a qualcuno, a un posto

lontano, a un ricordo che ci appartiene più di un presente estraneo. Così tornai anchʼ io.

2) «“Stella, stella del primo amore…”» Bea prese a recitare e io le feci subito eco. «“Dimmi se lui è

il vero amore. Dimmelo con tre cose: sentirò una porta sbattere, un cane abbaiare e un uomo

fischiare.”» E a quel punto il fischio di Ethan ci colse di sorpresa, lo stesso fischio prolungato che

lui, anni addietro, di nascosto faceva giungere alle nostre orecchie ogni notte, dopo ore trascorse

a fissare sempre la stessa stella, senza mai perderla di vista, in attesa dell’ultimo segno, il più

difficile, quello più restio ad arrivare.

3) «Hai i baffi di latte, ragazzina sciocca», le dissi fissandole le labbra piene e rosse. Vi passò sopra

la lingua ripulendo ogni invisibile traccia bianca che inventai solo per avere una scusa per guardarle

la bocca e desiderarla in santa pace.

«Ancora?» domandò.

“Sì, ancora”, avrei voluto dirle, ma distolsi lo sguardo e cominciai a mischiare le carte.

«Pronta a perdere nuovamente?» domandai con un mezzo ghigno.

«Certo. Non mi va di ostentare la mia intelligenza e la mia furbizia proprio con te che sei così

poco dotato di materia grigia. La sconfitta è il mio modo di volerti bene, Loi.»

E di qualunque sconfitta stesse parlando, io non sarei mai stato davvero pronto a perdere. Non

sarei mai stato davvero pronto a perdere lei.

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