Autrice: Ilaria Carioti
Titolo: Cuore in tempesta
Prezzo: e-book 0,99
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"Sono l'uomo del mare e del vento, sfuggente, inafferrabile, che nessuna può illudersi di poter imbrigliare"
Trama
Una donna in cerca di se stessa. L’incontro con un principe impeccabile e un lupo di mare dal cuore selvaggio.
L’autunno non è la stagione migliore per trasferirsi in una città di mare, ma è quella che Diana ama di più. L’odore della pioggia, il fragore delle onde in burrasca… Tutto ciò che agli altri suscita malinconia, a lei regala un senso di appartenenza, forse perché riflette la tristezza che porta nel cuore.
Ritornata nel luogo in cui fu felice con la nonna - dalla quale ha ereditato una boutique ormai chiusa da anni e un appartamento sul porto – decide di riaprire il negozio di abbigliamento e di ricominciare da lì.
È così che inizia a intrecciare legami con gli abitanti del molo: tra loro ci sono Edoardo, soprannominato da tutti “er principe” per l’eleganza impeccabile, e Lele Capinna, un lupo di mare che lavora sul gozzo di un pescatore nordafricano chiamato Alì Babà.
Due uomini agli antipodi. Il primo rappresenta il prototipo che ha sempre sognato, ma Diana non può lasciarsi andare: troppo perfetto per lei.
Lele incarna tutto ciò che non ha mai creduto di desiderare, eppure, c’è qualcosa nei suoi occhi che la cattura e la spinge a guardare oltre le proprie paure.
Diana e Lele sono anime ferite, prigioniere dei propri fantasmi, ma insieme trovano per la prima volta il coraggio di affrontarli. Lele però sa bene una cosa: quella donna non può appartenere a un uomo di mare come lui. Forse il suo destino è tra le braccia di un principe… e non di un lupo di mare.
“Cuore in tempesta” è un contemporary romance intenso, dove l’autunno che Diana porta nell’anima si colora, a sorpresa, di primavera grazie a un amore capace di abbattere ogni barriera.
La tipa mi lancia un’altra occhiata e distoglie di nuovo l’attenzione, rendendosi conto di avere ancora i miei occhi puntati addosso. Dovrei tornare al lavoro, eppure non riesco a muovermi.
La sua espressione afflitta contrasta con un look curato nei dettagli: trucco perfetto, maglioncino avvitato dello stesso colore del rossetto, capelli stirati alla perfezione. Al contrario dei miei, che sono un groviglio di boccoli biondi.
Cosa nasconderanno quegli occhi? Non riesco a non chiedermelo, forse perché ci leggo qualcosa di familiare, una malinconia che ho dentro e che mi sforzo ogni giorno di non far trapelare.
«Piantala, Lele, non fa per te.» Le parole di Nando sono una condanna, anche se già lo sapevo.
«Ha qualche problema, lo sento» rifletto ad alta voce, e avrei fatto meglio a tacere.
Recensione
Buongiorno; oggi vi parlo del nuovo romanzo di Ilaria Carioti che ringrazio per la copia digitale. Protagonisti di questa storia sono Diana e Lele; lei arriva nella località di mare dove ha vissuto con la nonna, e lì fa la conoscenza degli abitanti del porto, tra cui Edoardo, soprannominato "Il principe", e Lele, vecchio lupo di mare che non ha legami di sorta.
Ma sia Lele sia Diana hanno qualcosa in comune: ferite che nessuno vede, perché non ne parlano se non con chi amano; quando però si avvicinano, parlare l'uno all'altra dei propri problemi è inevitabile, e questa cosa li avvicina sempre di più; ma a un certo punto sembra non bastare, perché Diana non riesce a stare lontana da Edoardo; o forse sì? Ammetto che questa indecisione portata avanti allo sfinimento non è che mi sia piaciuta granché, ma ci può stare; in fondo se una è attratta da due uomini e non riesce a decidere fino all'ultimo, credo possa capitare.
Intorno a loro ci sono gli abitanti del porto, che si accorgono di questa cosa e c'è chi fa il tifo per Edoardo, chi per Lele; chissà chi dei due la spunterà alla fine :P
Credo mi fermerò qui per evitare di rivelarvi troppo; se amate le storie d'amore con qualche intoppo, "Cuore in tempesta" fa per voi.
La mia valutazione
Alla prossima
Luce <3
«Scusa… non volevo…» afferma in imbarazzo.
«Scusa un cazzo, mi hai fatto prendere un colpo e ci è mancato poco che ti colpissi!»
Mi avvicino, incredulo. È tutta bagnata, il temporale deve averla sorpresa per strada.
«Scusa… pioveva a dirotto e non sapevo dove ripararmi…»
La giustificazione avrebbe avuto senso se l’avessi trovata sulla porta, ad aspettare che spiovesse, di certo non nella mia stanza da letto.
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