martedì 11 marzo 2025

Recensione serie "Costanza Macallè", Alessia Gazzola

 


 

Autrice: Alessia Gazzola

Titolo: La Costanza è un'eccezione

Serie: Costanza Macallè #3

Prezzo: 11.40  e-book 9,99

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Serie Costanza Macallè:

1)Questione di Costanza

2)Costanza e buoni propositi

3)La Costanza è un'eccezione



“Il tempo non appartiene alle madri, non è una cosa di cui possano disporre. Come non si può disporre di scelte, di stati d’animo, e di mille altre cose. Se è vero l’antico adagio di Gibran che i figli non appartengono ai genitori, vero è però l’opposto: i genitori appartengono ai figli.”


Trama

"Verona non è la mia città. E la paleopatologia non è il mio mestiere. Eppure, eccomi qua. Com'è potuto succedere, proprio a me? Mi chiamo Costanza Macallè e sull'aereo che mi sta portando dalla Sicilia alla città del Veneto dove già abita mia sorella, Antonietta, non viaggio da sola. Con me c'è l'essere cui tengo di più al mondo, sedici chili di delizia e tormento che rispondono al nome di Flora. Mia figlia è tutto il mio mondo, anche perché siamo soltanto io e lei… Lo so, lo so, ma è una storia complicata. Comunque, ce la posso fare: in fondo, devo resistere soltanto un anno. È questa la durata del contratto con l'istituto di Paleopatologia di Verona, e io - che mi sono specializzata in Anatomia patologica e tutto volevo fare tranne che dissotterrare vecchie ossa, spidocchiare antiche trecce e analizzare resti centenari - mi devo adattare, in attesa di trovare il lavoro dei sogni in Inghilterra. Ma, come sempre, la vita ha altri programmi per me. Così, mentre cerco di ambientarmi in questo nebbioso e gelido inverno veronese, devo anche rassegnarmi al fatto che ci sono delle scelte che ho rimandato per troppo tempo. Ed è giunto il momento di farle. In fondo, che ci vuole? È questione di coraggio, è questione di intraprendenza… E, me lo dico sempre, è questione di Costanza."


“Noi viviamo nei ricordi degli altri in un modo che non riusciamo a prevedere, nè immaginare; lui viveva nei miei a metà tra l’idealizzazione e l’anatema.”


Recensione


Eccoci ritornati finalmente con l’ultimo (sarà davvero l’ultimo???) capitolo della saga che ha come protagonista la bella rossa siciliana Costanza Macallé, “La Costanza è un’eccezione” di Alessia Gazzola, edito Longanesi. Nel precedente capitolo eravamo rimasti con il dilemma di Costanza e il suo “trovare un posto nel mondo”. Ci sarà riuscita stavolta?

Ci troviamo sempre a Verona, alle prese con le avventure con Flora e sua sorella Antonietta. Ritroviamo anche Marco, sempre più presente nelle vite delle ragazze. Nel frattempo, Costanza ha accettato il lavoro presso l’Ospedale di Venezia come anatomopatologa; ha deciso, quindi, di lasciare l’Istituto di Paleopatologia di Verona in cambio di un lavoro stabile. Eppure, quando i suoi ex colleghi le propongono di tornare a occuparsi di un caso di paleopatologia interessante e ben pagato a Venezia, Costanza non ci pensa due volte. I datori di lavoro sono gli Almazàn, un’antica famiglia di origine spagnola, che si è poi trasferita a Venezia ed è diventata nobile, comprandosi il titolo.

Costanza, insieme a Miss Foley, Diana e Ans, deve indagare su un mistero, riaprendo la cripta della famiglia Almazàn nella chiesa di Santa Maria della Mercede, approfittando dei lavori di restauro che stanno per iniziare. E guarda caso, questi lavori sono proprio seguiti da Marco! Sarà per questo che Costanza ha accettato il caso così in fretta?

Non mancano le complicazione, com’è giusto che sia: Adrea, il figlio della signora Almazàn, che sembra mostrare un grande interesse per gli studi di Costanza. Sarà perché entrambi sono medici, o forse c’è sotto qualcosa??? Riuscirà stavolta la nostra Costy a chiarire definitivamente le cose con Marco?

“Noi viviamo nei ricordi degli altri in un modo che non riusciamo a prevedere, né immaginare; lui viveva nei miei a metà tra l’idealizzazione e l’anatema” – La Costanza è un’eccezione

Ancora una volta, Alessia Gazzola si conferma abile nel trattare argomenti attuali, utilizzando uno stile semplice, leggero e mai banale. La trama spazia dal genere giallo-rosa al romanzo storico. I riferimenti al periodo storico veneziano sono fedeli al tempo e trattano in maniera interessante e curiosa tematiche come morti misteriose, raggiri e metodi particolari di avvelenamento. Alla fine del romanzo, infatti, possiamo trovare tutti i manuali che la Gazzola ha consultato per documentarsi realmente sulla storia di Venezia.

La protagonista è ancora una volta una donna: Costanza. Ma, a differenza di Alice de “L’Allieva”, Costanza non è goffa e impacciata, ma una giovane madre lavoratrice e, soprattutto, precaria. Costanza è la personificazione della donna moderna: perennemente in ritardo, arranca portandosi avanti un lavoro che non la soddisfa più di tanto e, soprattutto,  la difficoltà di gestire il tempo con sua figlia Flora. In più, giusto per complicare ulteriormente le cose, si aggiunge un amore che potrebbe sembrare non corrisposto.

La narrazione è ricca di riferimenti al passato che si intrecciano con il presente.

La lettura del libro è molto piacevole, rilassante, leggera e coinvolgente, che si ami la saga o meno. Le tematiche affrontate invogliano il lettore a calarsi nella storia,  tentando di risolvere il giallo dell’antica dinastia degli Almazàn. Perché molti giovani in quel periodo morivano? Erano davvero dei vampiri, così come si vociferava o c’è dell’altro? Lo scopriremo solo mettendoci in gioco con Costanza e le sue avventure!


La mia valutazione



Alla prossima

Luce <3


“Chissà com’è quando c’è qualcuno al mondo che ti ama più di se stesso. Com’è sentirsi accompagnati nel labirinto della vita.”

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