Buongiorno, oggi vi parlo di una nuova serie tv italiana
Titolo: Miss Fallaci
Paese: Italia
Anno: 2025
Formato: miniserie tv
Genere: biografico, drammatico
Episodi: 8
Durata: 52 min (episodio)
Lingua originale: italiano, inglese
Informazioni
Miss Fallaci è una serie televisiva italiana del 2024 nata da un'idea di Alessandra Gonnella e Diego Loreggian, creata da Viola Rispoli e Tom Grieves. Prodotta da Paramount Television International Studios e Minerva Pictures in coproduzione con Redstring. Diretta da Luca Ribuoli, Giacomo Martelli e Alessandra Gonnella ha come protagonista Miriam Leone nel ruolo di Oriana Fallaci ed è prodotta da Santo Versace, Gianluca Curti, Diego Lorregian e Angela Salmaso.
Ambientata alla fine degli anni ’50, questa prima stagione segue gli inizi della carriera di Oriana Fallaci, quando era ancora conosciuta come “la ragazza del cinema” e lavorava come cronista per il settimanale italiano “L’Europeo”. Fu in quel periodo che Oriana Fallaci trasformò il suo primo viaggio negli Stati Uniti in un’occasione irripetibile, incontrando personalità straordinarie e dipingendo un ritratto tagliente, spesso crudo e ironico, della società americana e del mondo dorato di Hollywood. Quegli anni furono segnati anche da profondi turbamenti personali, tra cui una relazione intensa e tormentata con il collega giornalista Alfredo Pieroni. Un legame carico di passione, ma anche di insicurezze e paure, che alla fine trascinò Oriana in una spirale di autodistruzione. Soprattutto, però, fu il periodo in cui una giovane donna, con una determinazione e un talento fuori dal comune, scoprì la sua vera missione: raccontare la verità. E comprese che per farlo, le bastava la sua arma più potente: la sua voce, unica e distintiva.
Recensione
I primi passi nella carriera di Oriana Fallaci come se fosse un prequel di un’altra serie, con tonalità più spumeggianti, colori accesi e una protagonista che strizzasse l’occhio al pubblico contemporaneo.
Inizialmente pensata per Paramount+ (che l’ha prodotta), la miniserie in otto puntate è stata poi venduta alla Rai. E, forse, capiamo perché la piattaforma ha preferito liberarsi di quella che doveva essere una propria esclusiva.
Perché l’Oriana Fallaci della miniserie di Luca Ribuoli non è l’Oriana Fallaci che ci ricordiamo tutti. Piuttosto, l’impressione è che la serie abbia voluto creare un personaggio con il suo stesso nome e solo basato sulla vera Oriana, per costruirci intorno una serie in costume (siamo a fine anni Cinquanta) ambientata nella sfavillante Hollywood di allora.
Le parole di Fallaci, mandata negli Stati Uniti per raccontare lo show business e accontentare così la curiosità delle signore italiane sui divi irraggiungibili e i loro segreti, restano ciò che più conta di questa serie. La scrittura di Oriana resta quella di sempre, e grazie ai voice over di Miriam Leone riusciamo a riassaporarne lo stile, l’asciuttezza e l’aderenza alla realtà che la circondava, senza mai piegarsi a nessuna logica se non a quella della coerenza con se stessa.
Ma oltre a questo, Miss Fallaci lascia veramente poco: di quel personaggio che il mondo del giornalismo italiano ha conosciuto e amato (e con esso i suoi lettori e lettrici) c’è ben poco nell’interpretazione di Leone, attrice sì carismatica, ma dotata di un fascino differente da quello necessario per interpretare un personaggio di tale caratura. La sua Fallaci va a rispecchiare una serie di canoni contemporanei legati alla figura femminile e alla sua emancipazione, ma poco scava su chi sia stata veramente Oriana e su cosa e chi l’abbia resa la scrittrice nota a tutti.
L’impressione, insomma, è che questa operazione non abbia voluto tanto ricostruire i primi passi nel mondo del giornalismo di Fallaci, ma usare quella fase della vita e della carriera della giornalista per raccontare i nostri tempi e costringere il pubblico a trovare dei parallelismi tra i pregiudizi verso le donne al laovor di allora e quelle di oggi.
Ma serviva davvero scomodare Oriana Fallaci, dunque? No: Miss Fallaci vuole farsi carico a tutti i costi di un messaggio attuale prendendo a pretesto la storia di una donna che affronta un ambiente lavorativo estremamente maschilista e sfidando i pregiudizi anche all’estero. Eppure, bastava ritrarre la determinazione, l’intelligenza e lo spirito di osservazione di Oriana Fallaci per costruire un racconto accattivante e interessante: agganciarsi al mondo di oggi diventa solo un peso che rischia di far sfociare il prodotto della retorica.
La mia valutazione
Alla prossima
Luce <3
Ho lasciato al primo episodio perché, come hai notato anche tu, è una serie che di Oriana porta solo il nome ma non l'anima della grande donna e giornalista che è stata.
RispondiEliminaCiao!