martedì 11 giugno 2024

Recensione "Delitti ai navigli di Milano", Giancarlo Bosini

 


Autore: Giancarlo Bosini

Titolo: Delitti ai navigli di Milano

Prezzo: 14,25

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«Da quando è morta la sua signora non è più lo stesso » osserva la Pina.

«Mah, amore e morte, queste purtroppo sono le pene della vita! Cosa ci dobbiamo fare?»

«A proposito, hai sentito di quell’uomo ripescato questa mattina nel naviglio?» mi domanda la Pina. «È già il terzo che tirano su in poco tempo. Non so mica se è stato ammazzato anche lui, magari è annegato.»

«Mah! Purtroppo questo è un posto di malavita e povera gente come noi, dove di tanto in tanto la corrente dei navigli trascina i cadaveri di qualche vittima di un regolamento di conti o di qualche disperato che ha deciso di farla finita. Mi ricordo di quando un giorno ho visto ripescare il corpo di una ragazza. Dicevano che si era suicidata per amore. Se ci penso, tremo ancora adesso. Povera

tusa, bianca come un cencio, aveva la pelle gonfia, rugosa e rattrappita, con la schiuma dal naso e dalla bocca. Non ci ho dormito per giorni.»


Trama

Milano 1928, il fascismo è al potere, la vita va avanti come sempre, ma nell’aria è percepibile un clima oppressivo, in cui non mancano limitazioni alle libertà, censure e delatori. Tre cadaveri vengono ritrovati nel naviglio. Per la questura si tratta dell’opera di un pazzo, ma per Martone, un giornalista del Corriere caduto in disgrazia ed emarginato a causa delle sue idee antifasciste, la cosa non è chiara e partendo da una labile traccia inizia un’indagine che lo porterà a scoprire un’incredibile verità.


Spesso viviamo come se non dovessimo morire mai

e moriamo come se non avessimo mai vissuto. Mi chiedo

quando e come morirò e il fatto che siamo tutti

destinati a finire produce in me un sentimento insopportabile.

Stringo il bicchiere, quasi con furia. Si spezza.

Una scheggia penetra nella mia mano.

Recensione

Oggi vi parlo del romanzo "Delitti ai navigli di Milano", un giallo ambientato in una delle città più famose d'Italia; ringrazio l'autore per la copia digitale.

Questo romanzo è un giallo, con protagonista il giornalista Martone, caduto in disgrazia, che si ritrova ad aver a che fare con una serie di delitti da risolvere, e chi li effettua pare essere un serial killer; ma la verità è tutta un'altra e sarà proprio il giornalista a scoprirla.

Sullo sfondo c'è il fascismo, un clima oppressivo, le limitazioni della libertà e tutto ciò che comportava a quel tempo il fascismo.

Questo libro si legge tranquillamente in un paio di giorni, se siete amanti del giallo non potete farvelo scappare.


La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3


«Avete già identificato quest’ultima vittima?»

«Giovanni Tallone, imprenditore tessile, mentre la prima, com’è già stato reso pubblico, è un certo Italo

Finzi, mugnaio. Dai riscontri effettuati finora, sembra non ci sia nulla che li leghi fra loro. La seconda vittima invece non sappiamo ancora chi sia, non aveva documenti addosso.»

«È stata derubata?»

«No, eppure aveva soldi con sé, come le altre due vittime.»

«Quindi mi confermate che nessuna delle tre è stata derubata?»

«Assolutamente e questo rafforzerebbe l’ipotesi del maniaco.»

«Nessuna denuncia di scomparsa?» chiedo.

«Fino a questo momento non ne è pervenuta alcuna.»

«Magari la seconda vittima era solo di passaggio a Milano. Avete già sentito i colleghi delle altre questure?»

«Martone, non fatemi perdere tempo con domande ovvie, che oggi vado di fretta» mi ammonisce contrariato, mentre lo vedo maneggiare nervosamente una stilografica.

«Immagino non ci siano testimoni» chiedo, ignorando la sua risposta.

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