giovedì 9 marzo 2023

Carnival Row - serie tv- Amazon Prime Video (recensione)

 Buongiorno, oggi vi parlo di una serie tv che trovate su amazon prime



Titolo: Carnival Row

Paese: Stati Uniti d'America

Anno: 2019-2023

Formato: serie tv

Genere: fantastico, drammatico, noir

Stagioni: 2

Episodi: 18

Durata: 50-67 min (episodio)

Lingua originale: inglese


Informazioni

Carnival Row è una serie televisiva statunitense creata da René Echevarria e Travis Beacham, distribuita sulla piattaforma di streaming Prime Video il 30 agosto 2019. La serie ha come protagonisti Orlando Bloom e Cara Delevingne.


Trama

La serie segue le vicende di una cittadina neo-vittoriana in cui creature magiche che sono fuggite dalla loro patria devastata dalla guerra e si sono radunate in città mentre le tensioni stanno sobbollendo tra i cittadini e la crescente popolazione immigrata. Al centro della narrazione c'è l'inchiesta su una serie di omicidi irrisolti, che fanno vacillare la presunta pace che regnava fino a quel momento.

Recensione

Otto episodi della durata di un’ora circa ciascuno, vi proietteranno in un mondofiabesco ma non troppo; tra omicidi che fanno mettere le manine nei capelli, orfanotrofi che ricordano quelli di Dickens, macchine volanti e marchingegni che sembrano usciti dalla penna di Verne sono soltanto alcune spunti che Carnival Row ci offre in questa prima intensa stagione.

Sin dal primo episodio ci ritroviamo catapultati nella città di Burgue, una metropoli dove convivono, non troppo pacificamente, uomini nativi e creature fatate, rimaste senza patria in seguito a una guerra con il misterioso Patto. I ‘bravi’ cittadini di Burgue sopportano a malapena i rifugiati, colpevoli di aver portato dissoluzione, malattie e credenze triviali e nello stesso parlamento della città le due principali forze politiche si scontrano per determinare se questi immigrati siano da integrare oppure da rimandare a casa. In questa allegoria dei tempi moderni regna un tono dark dove ognuno è colpevole a suo modo, ma dove non mancano personaggi positivi e storie d’amore in grado di accendere un barlume di speranza; infatti in un clima di odio neppure troppo velato, tra bordelli gestiti da fate e invocazioni di terribili creature, ci sarà l’occasione per innamorarsi e commuoversi, sempre tra una scarica di adrenalina e un mistero da risolvere.

La prima stagione sviluppa tre sotto trame che s’intrecciano nell’ampio palcoscenico di Burgue, vera protagonista della serie.CR_104_24854_1.0

Mentre l’ispettore Rycroft Philostrate (interpretato da un Orlando Bloom in ottima forma) dovrà fare i conti col suo passato e districarsi tra una serie di delitti e il ritorno della sua vecchia fiamma Vignette Stonemoss (la fata interpretata da Cara Delevigne), la famiglia Spurnrose tenterà di riottenere il prestigio perduto tra le aristocratiche famiglie della città, sfruttando l’arrivo di un facoltoso Fauno, guardato con disprezzo da tutti per la sua razza.

Oltre a queste vicende, c'è anche un’ultima trama che ci svela gli inganni e i giochi politici delle potenti famiglie Longerbane e Breakspear, da sempre rivali a causa delle idee diametralmente opposte sui rifugiati, ma non solo.

Le trame, così come i personaggi, si sviluppano coerentemente, senza troppi fronzoli, forse fin troppo: i colpi di scena sono spesso preannunciati e le storie risultano più una serie di pennellate che non un affresco ben ponderato. Si ha l’impressione che gli sceneggiatori abbiamo voluto esagerare nel rappresentare così tante tematiche complesse tutte insieme senza volerne approfondire alcuna: non a caso la prima sceneggiatura di Carnival Row risale al 2005 e ha subìto diversi rimaneggiamenti prima di vedere la luce. Il potenziale sicuramente c’è, ma ci vuole una maggiore attenzione nei dettagli per rendere credibile un’ambientazione di così ampio respiro; in fin dei conti non veniamo a sapere nulla dei fauni, dei coboldi, dei licantropi e delle loro usanze e religioni se non lo stretto necessario utile al prosieguo della storia. Gli stessi giorni della settimana, rinominati in modo bizzarro, o la lotteria nei quartieri, risultano più un’aggiunta posticcia che non un elemento caratterizzante. In otto puntate certamente non era facile, ma la cura nei costumi, nelle scenografie e in buona parte della colonna sonora, fa ben sperare che questi punti oscuri vengano maggiormente illuminati nella seconda stagione, con qualche episodio già disponibile.



Pur essendoci questo inghippo, consiglio vivamente di fare una passeggiata sulla Carnival Row (il ‘ghetto’ delle creature magiche che dà il nome alla serie), resterete sicuramente affascinati dalle sue ambientazioni, dai suoi personaggi e da quell’aria di mistero che si respira a ogni vicolo.


La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3




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