sabato 12 febbraio 2022

Recensione "Su e giù per le scale", Laura Gronchi

 

Titolo: Su e giù per le scale

Autrice: Gronchi Laura

Genere: Narrativa a sfondo sociale

Pagine: 45 (formato A4 – 51 cartelle da 1800 caratteri)

Editor: Marina Cappelli



Sono appena diventata la portinaia di uno stabile alla periferia di Pisa.

Appartengo alle cosiddette “categorie protette”: in breve, a coloro che per un accidente fisico,

non otterrebbero un impiego neanche lavorassero gratis un anno intero

Sinossi


Angelica è una giovane ragazza di Pisa, che ha sofferto di sordità totale da cui è uscita grazie a un

impianto cocleare, tuttavia ha ancora difficoltà a parlare. A causa delle ristrettezze economiche in

cui versa la famiglia, ha dovuto sospendere l'università e accettare un provvidenziale lavoro di

portinaia presso uno stabile di Pisa.

Curiosa e volenterosa, ben presto si fa apprezzare dalla maggior parte degli inquilini che non hanno

voglia di occuparsi delle piccole pulizie del condominio.

Nel tempo libero ama scrivere brevi racconti, e la nuova quotidianità le offre spesso spunti

interessanti, che annota in ordine cronologico come uno scrupoloso capitano si occupa del suo

Giornale di Bordo.

Si innamorerà ricambiata di un ispettore di polizia, chiamato a investigare su un omicidio/suicidio,

passando dal ruolo di figlia a quello di donna indipendente.


Scheda autore


Laura Gronchi nasce a Pontedera nel 1967. Al diploma nel 1986 seguono esperienze presso studi

professionali. Oggi è impiegata come ragioniera e disegnatrice Cad 2D presso un'azienda di

lavorazione lamiere; ha inoltre una modesta esperienza come web designer.

Ha partecipato al Festival Giallo Piccante con il racconto “Piccoli misfatti”. Il racconto breve

“Menage a due” è stato pubblicato nell'antologia “La fragranza dell'amore”, (Pluriversum), Il

racconto “Cronache dal Coronavirus”, è stato inserito nella rubrica #io leggo pisano, del quotidiano

“La Nazione” e nell'antologia “Segui le tue parole” (CTL), Il romanzo “Ossessione” esce nel 2020 a

cura della Porto Seguro Editore. Partecipa ai podcast di #Radioraccontiamoci con dei racconti letti

in diretta: Storia di Mila, Menage a due, Ragazza sul Bus, Scrittrice al pub inglese. A gennaio 2021

inizia 'avventura di scrittura collettiva a diciotto mani su Writer Officina. Sul Blog è possibile

leggere un esauriente intervista e un estratto inedito del romanzo Ossessione. Mensilmente pubblica

racconti a tema sul Gruppo Scrittori Firenze: per il tema “i sette peccati capitali”, racconti su

Accidia, Gola, Superbia, Lussuria. Per il ciclo “Famiglia”, racconti su Antenati, Figli, Fratelli,

Famiglia, Parenti.

In uscita su Amazon l'e-book  La stanza dei racconti(Epikurea).

Sito internet: http://www.laura-gronchi-scrittrice.it/

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/Laura-Gronchi-Scrittrice-102496822130776


Dopo una settimana di corrispondenza a domicilio, scale profumate e piazzale libero da sporco

ed escrementi vari, in tanti mi hanno fatto i complimenti ben felici di pagare un supplemento per

non avere più niente cui pensare.

Tutti, tranne l'inquilino dell'ultimo piano. Un uomo magro, magro, silenzioso, dal profondo

sguardo malinconico.

«Quello non ha aderito» conferma la Guelfi, un giorno in cui apparentemente ha rinfoderato le

armi.

In silenzio lo osserviamo attraversare l'androne a capo chino e scivolare nell'ascensore,

lasciandosi dietro una scia d'olio fritto e ragù stantio.

«Pare sia indietro anche con l'affitto. Vedrai che tra poco lo sbatteranno fuori.»

Recensione


Oggi vi parlo del romanzo breve "Su e giù per le scale"; ringrazio l'autrice per la copia digitale;la protagonista è una ragazza che scrive su una sorta di diario di bordo, le storie, particolari, dei condomini stessi.

Si ritroverà da figlia a donna indipendente, che, nonostante le difficoltà, troverà anche l'amore; avremo modo di conoscere le storie che scrive sul suo diario di bordo, storie tutte diverse una dall'altra, con protagonisti diversi e particolari. 


La mia valutazione


Alla prossima


Luce <3


A cena sono dai miei, tra una chiacchiera e una risata, osservo mia madre e mi pongo delle

domande. Sono stata voluta o sono il frutto di un “errore”? E dopo? Quanto ho sconvolto la sua vita

con il mio handicap? Le sue aspirazioni? I suoi sogni?

Più tardi, mentre mi rigiro nel letto della vecchia cameretta, queste domande mi frullano ancora

per la testa. C’è un solo rimedio per liberarmene: apro il portatile e scrivo.


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