Titolo: Dia de perros
Serie: Petra Delicado #2
Prezzo: 11,05 e-book 7,64
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Serie Pedra Delicado:
2)Dia de perros
3)Mensajeros de la oscuridad
4)Muertos de Papel
5)Serpientes en el paraíso
6)Un barco cargado de arroz
7)Nido vacío
8)El silencio de los claustros
9)Nadie quiere saber
11)Mi querido asesino en serie
12)Sin muertos
13)La mujer fugitiva
14)Una buena pieza
Trama
Petra Delicado, ispettrice della polizia di Barcellona, e il suo vice Garzon, non sono il tipo dell'investigatore speculativo, l'errore e l'abbaglio li mettono sulla pista giusta molto di più che non la deduzione. Nel caso di "Giorno da cani" indagano, senza molta fortuna all'inizio, sull'omicidio di un poveraccio che traffica in cani, aiutati dall'ultimo fedele amico dell'uomo, il meticcio Spavento. Ma a quell'omicidio ne segue un altro e un altro ancora, e nella corrente principale degli eventi affluiscono, intersecandosi, sordidi commerci e storie passionali nel mondo dei cani.
Recensione
“Dia da perros”, pubblicato nel 1997, è il secondo romanzo di Alicia Giménez-Bartlett con Petra Delicado come protagonista. Scrivere questa recensione ex post, quando ormai tutti conosciamo il personaggio e i suoi tratti caratteristici, se non altro dalla (re)interpretazione che ne ha offerto la nostra Paola Cortellesi, è quasi opera di tenerezza. Pare di osservare la foto da ragazzina di una nonna con cui conviviamo da quasi trent’anni. Eppure, la scrittura di questa pluripremiata e amatissima spagnola è ancora brillante ed attuale come se il volume fosse stato scritto ieri.
Petra – lo sappiamo- nel tempo ha collezionato moltissime altre avventure come ispettrice della Polizia di Barcellona, che passeremo tutte in rassegna: ha anche conosciuto svariati maschietti (e di quelli papabili non se ne è fatta scappare mezzo), si è divertita col fido Garzòn a tartassare indiziati e lucidare coi gomiti il bancone della Jarra de oro sorbendo una delle loro infinite cervecitas, mentre dipanano la matassa degli indizi e trovano spunti per aforismi femministi (lei) o massime di buonsenso (lui).
“Giorno da cani” inizia con il ritrovamento di un uomo in fin di vita, massacrato di botte e privo di documenti, che sembra non avere alcun passato: nessuno lo conosce, nessuno lo rivendica. Solo per un caso fortuita, i nostri si imbattono in un indirizzo (è il miserabile appartamento di costui, al secolo Ignacio Lucena Pastor) e lì ad attenderli trovano Spavento, un meticcio così brutto da meritarsi a pieno titolo questo nome, che Petra adotta “a scopi investigativi”. Lui ricambia la cortesia facendole incontrare un bel pezzo di veterinario, che Petra “assaggerà” niente meno che dentro al talamo di Garzon, troppo impegnato a dividersi tra due donne di cui – dice- è innamorato in egual misura.
Che faceva Pastor per campare? Procurava cani, sì certo, per l’università e i suoi esperimenti, prezzolando un ancora più miserabile addetto al canile. Ma come può aver accumulato la fortuna che gli scovano perquisendo il tugurio? E sarà nella risposta a questa domanda ad annidarsi la soluzione della sua morte, e di quella di … un altro personaggio.
La mia valutazione
Alla prossima
Luce <3


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