sabato 14 dicembre 2024

Libera - serie tv - recensione

Buongiorno, oggi vi parlo di una serie tv tutta italiana che trovate su raiplay

Titolo: Libera
Paese: Italia
Anno: 2024
Formato: serie tv
Genere: drammatico
Episodi: 8
Durata: 50 min (episodio)

Lingua originale: italiano


Informazioni

Libera è una serie televisiva italiana diretta da Gianluca Mazzella, trasmessa in prima visione su Rai 1 dal 19 novembre al 10 dicembre 2024, con protagonista Lunetta Savino.




Trama

Libera è una giudice rispettata e incorruttibile, ma anche una donna segnata da un dolore profondo: la perdita della sua unica figlia, Bianca. Questo lutto, dopo 15 anni, la tormenta ancora. Libera è divisa tra il rispetto della legge e il desiderio di vendetta. Determinata a scoprire la verità sulla morte di Bianca, si mette sulle tracce di colui che ritiene il  responsabile. Per farlo si allea con Pietro (Matteo Martari), un pregiudicato. Le rivelazioni inaspettate e dolorose di quest’ultimo mettono in discussione la versione che Libera si era costruita, rivelando un mistero ben più complesso di quanto immaginava. Per portare avanti la sua indagine segreta, Libera conduce una doppia vita: in tribunale rimane una magistrata impeccabile, poi però si immerge nei bassifondi di Trieste con Pietro, spingendosi al limite della legalità. Soprattutto mente a tutti, compresi i suoi cari. Non dice nulla all'ex marito (Claudio Bigagli), vicequestore, né alla sorella Isabella (Monica Dugo). Sua nipote Clara (Daisy Pieropan) rappresenta l’unico legame con Bianca e il motivo principale che spinge Libera a cercare giustizia. Ma anche lei non sa nulla del patto segreto con Pietro fino a quando non avrà scoperto la verità. Tra Libera e Pietro, così diversi, si crea una complicità davvero inusuale.


Recensione

Di avvocati è piena la serialità contemporanea ma, negli ultimi anni, abbiamo imparato a conoscere anche le altre figure professionali che abitano il tribunale, luogo della giustizia per eccellenza. Soprattutto i giudici, che hanno un rapporto diverso con la Legge perché la devono far rispettare e soprattutto decidere, attraverso di essa, il destino degli imputati, quando non vi è una giuria di mezzo. Lunetta Savino che, oltre all'indimenticabile Cettina, è stata già avvocato in Studio Battaglia ora diventa giudice in Libera, la nuova serie in onda per quattro settimane su Rai1.

La fiction Rai vede al centro la giudice originaria di Palermo che da anni si è trasferita a Trieste, perché voleva crescere la figlia Bianca in un ambiente più sicuro. Purtroppo così non è stato e la figlia è morta per overdose oramai anni addietro. Oggi Libera è nonna di Clara , che ha cresciuto come fosse sua figlia senza sapere chi fosse il padre. La morte della giovane ha purtroppo diviso la famiglia e il nonno (Claudio Bigagli), vicequestore del capoluogo friulano, si è da tempo separato da Libera trovandosi una compagna più giovane. Nonostante il dolore che ha toccato questa famiglia, si respira molta ironia nell'aria, complice anche la sorella impicciona e dirimpettaia, fiera palermitana ed eterna single. Come del resto la protagonista dopo il divorzio, che non riesce a concedersi una seconda possibilità in amore nonostante il collega magistrato Ettore, l'unico a capirla e rispettarla davvero a lavoro, le faccia il filo.

Libera è a tutti gli effetti una serie che mescola dramma e commedia, per stemperare la tensione, l'elaborazione del lutto e la gravitas dei casi che ogni giorno la giudice deve affrontare dall'alto del suo scranno. Sul quale è affissa la dicitura "La Legge è uguale per tutti" eppure la donna, in un mondo di uomini come quello del tribunale, ha la sensibilità di capire quando modellarlo a misura di imputato.

Matteo Martari Libera Lunetta Savino Scena Serie
La serie parla anche del confine sottile tra giustizia e giustizia privata quando l'ennesimo arresto di Pietro, un uomo che sembra non fare altro che entrare ed uscire dal carcere, arriva nella sua aula facendole mettere in discussione tutto quello che credeva di sapere sulla morte della figlia. A quel punto lo spettro della vendetta si insinua nella sua integerrima carriera di giudice, facendola finire in situazioni tragicomiche tra sottobosco criminale locale e ricerca di indizi ed indagini private. Emerge anche la tematica della riqualificazione e del reinserimento nella società dei detenuti, con una sorta di denuncia tra le righe al sistema.
In Libera c'è un rapporto che si delinea e snoda attraverso più generazioni, con quella di mezzo in un certo senso spezzata dai tragici eventi. Lunetta Savino e Matteo Martari si rivelano una coppia inusuale ma interessante. Anche gli altri personaggi che popolano il mondo della protagonista, a volte nativi del posto, aiutano a rendere l'universo narrativo più colorato (e colorito) ma sempre con garbo.


Una nota di merito sicuramente sono i giovani interpreti, che propongono una storyline adolescenziale per quanto "ripulita" per ragioni di servizio pubblico, non fastidiosa o respingente come spesso capita in comparazione con ciò che accade agli adulti. La regia di Gianluca Mazzella sicuramente sfrutta appieno la location triestina valorizzando e mostrando alcuni lati e quartieri inediti alla maggioranza del pubblico. Quello che emerge è una città piena di ombre e chiaroscuri, di mare e aria salmastra che può nascondere una doppia faccia. Proprio come quella della protagonista, che si trova ad iniziare una sorta di "doppia vita" per trovare la verità. Ma a quale prezzo?
Libera è una legal dramedy di intrattenimento che prova a riflettere su molte sfaccettature della vita personale e professionale della protagonista, ma sempre con il sorriso e con un tono più leggero. L’ambientazione triestina è inusuale così come l’accoppiata dei partner in crime Savino/Martari tra giudice e criminale, ma forse è proprio ciò di cui c’è bisogno per arrivare alla verità. I personaggi di contorno funzionano, chi più chi meno, così come le varie sottotrame proposte.


La mia valutazione

Alla prossima
Luce <3



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