sabato 28 dicembre 2024

Recensione serie "Blackwater", Michael McDowell

 


Autore: Michael McDowell

Titolo: La piena

Serie: Blackwater #1

Prezzo: 9,40  e-book 4,99

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Serie Blackwater:

1)La piena

2)La diga

3)La casa

4)La guerra

5)La fortuna

6)La pioggia


Era profondamente sollevato che fossero le donne a gestire quella situazione tanto complessa – in qualche modo loro ci riuscivano sempre – però avrebbe desiderato che fossero un po’ più chiare riguardo la parte scritta per lui nel copione di quel piccolo dramma.

Trama

Nel 1919 le acque nere del fiume sommergono la cittadina di Perdido in Alabama. I ricchissimi Caskey, proprietari di boschi e segherie, devono fronteggiare il disastro provocato dalla furia dell’acqua. Ma il clan, capeggiato dalla potente matriarca Mary-Love e dal figlio devoto Oscar, dovrà anche fare i conti con un’apparizione sconvolgente.

Dalla città sommersa compare Elinor, una donna dai capelli rossi e un passato misterioso che sembra volersi insinuarsi nel cuore dei Caskey.

Primo episodio della saga bestseller dell’autore amato da Stephen King.





Il tanfo dell’alluvione sembrava voler ristagnare per sempre. Anche dopo che le case furono liberate dalla melma e le pareti scrostate; dopo che furono acquistati nuovi tappeti, mobili e tendine e tutto ciò che era stato danneggiato fu portato all’esterno e bruciato; dopo che i giardini furono sgomberati dai rami divelti e dalle carcasse putrescenti degli animali, e che l’erba aveva ripreso a crescere; persona allora, salendo le scale per andare a coricarsi, gli abitanti di Perdido si fermavano con una mano appoggiata alla balaustra, e sotto il profumo del gelsomino e delle rose rampicanti della veranda, sotto l’odore intenso degli avanzi in cucina, addirittura sotto l’amido dei loro colletti, sentivano ancora il fetore dell’alluvione.



Recensione



La piena Blackwater I, come suggerisce il titolo, è il primo volume della saga di Michael MCDowell (Neri Pozza). Sono caduta anche io nel vortice di questa storia familiare sui generis. Il primo volume, che mi ha convinto principalmente per la copertina lo ammetto, è destabilizzante, di horror non ho trovato la benché minima traccia, quindi non capisco perché lo abbiano etichettato così :D 

L’inizio de La piena è la parte che mi ha convinto di più. Perdido è stata sommersa dall’acqua, il fiume non ha avuto pietà e per giorni ha inghiottito tutto… anche la signorina Elinor Dammer. Elionr viene trovata in una camera d’albergo, infreddolita ma certo non impaurita da alcuni abitanti di Perdido che la guardano con sospetto e qualcuno con ostitlità. Come ha fatto a sopravvivere durante i giorni della piena?

Se lo chiedono tutti gli abitanti, soprattutto perché di Elionr non si sa nulla, quasi come se non avesse un passato. Arrivata lì per insegnare, si è trovata nel bel mezzo di un incubo.

Perdido, in Alabama, è una città in cui gli uomini lavorano alla segheria, mentre le donna tengono le redini di ogni cosa:

Era profondamente sollevato che fossero le donne a gestire quella situazione tanto complessa – in qualche modo loro ci riuscivano sempre – però avrebbe desiderato che fossero un po’ più chiare riguardo la parte scritta per lui nel copione di quel piccolo dramma.

In questo primo volume intravediamo quelle che saranno le protagoniste: Elinor, che ha perso i documenti ma ha le idee ben precise sul suo futuro, e Mary Love, madre di Oscar. Una donna forte abituata a decidere per tutti e ad averla sempre vinta. Oscar è abituato solo a lavorare e ad obbedire… ah la vecchia storia tra suocera e nuora vi ricorda qualcosa?

Ma al di là dei rapporti famigliari,  il fiume spaventa ogni abitante della città, non si può dire lo stesso per la maestra che vicina alle sua acque pare rinascere, calmarsi. Chi è davvero Elinor?

Ho apprezzato molto lo stile, all’inizio così crudo e suadente allo stesso tempo, mi è piaciuta anche l’aria di mistero che avvolge  tutto il volume. Il ritmo però promette di essere lento e questo può essere un pregio o un difetto a seconda dei punti di vista. Le descrizioni della paura e dell’alluvione sono memorabili ed è quello che senza tante indecisioni mi ha fatto innamorare:

Il tanfo dell’alluvione sembrava voler ristagnare per sempre. Anche dopo che le case furono liberate dalla melma e le pareti scrostate; dopo che furono acquistati nuovi tappeti, mobili e tendine e tutto ciò che era stato danneggiato fu portato all’esterno e bruciato; dopo che i giardini furono sgomberati dai rami divelti e dalle carcasse putrescenti degli animali, e che l’erba aveva ripreso a crescere; persona allora, salendo le scale per andare a coricarsi, gli abitanti di Perdido si fermavano con una mano appoggiata alla balaustra, e sotto il profumo del gelsomino e delle rose rampicanti della veranda, sotto l’odore intenso degli avanzi in cucina, addirittura sotto l’amido dei loro colletti, sentivano ancora il fetore dell’alluvione.


Destabilizzante. La voglia di andare avanti c’è. I volumi sono sei, io per fortuna ho iniziato che sono usciti tutti, anche se in biblioteca, per paura non potesse piacermi, ho preso solo i primi 3; ma credo che quando tornerò dalle vacanze, prenderò anche gli ultimi. Cosa succederà alle famiglie e alla città? Il fiume le punirà ancora? Cosa nasconde Elinor? Queste sono solo alcune delle domande che affollano la mente durante la lettura. L’autore è bravo a caricare la tensione come una molla e a farla esplodere nel finale. La voglia di andare avanti non si fermerà, questo è sicuro.

Consigliato per chi è in cerca di una saga familiare dai contorni gotici, per chi vuole staccare la testa ed è in cerca di leggerezza. Blackwater fa quello che promette: distrae. Le ore in compagnia di Elinor passano in fretta e anche noi veniamo attratti dalle acque del Perdido, chissà cosa si nasconde sul fondo…

Ovviamente sono stata molto sintetica perché il volume è breve, ed è difficile giudicare una saga da un capitolo, ma arriveranno anche le altre recensioni, tranquilli!


La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3





"Davanti a lui c'era il punto in cui l'acqua rossa del Perdido e quella nera del Blackwater si incontravano, lottavano l'una contro l'altra e poi venivano entrambe risucchiate dal turbine del gordo che vorticava nel mezzo [...] L'acqua le scorreva accanto impetuosa, eppure lei restava immobile, come se fosse bloccata da qualcosa; in quel punto, però, il letto del Perdido era profondo, senza intralci a ostacolarne il percorso."

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