Titolo: L'uomo dei miei sogni (o forse no!)
Prezzo: cartaceo 14,25 e-book 5,00
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Mi chiamo Emma e sono una seconda possibilità, una nuova
occasione, una persona diversa. Ho chiuso il mio passato
a doppia mandata, lontano da ciò che sono oggi, ho iniziato
da zero, l’esperienza mi ha fortificato e trasformato in…
Emma.
Trama
Emma è una giovane ragazza, solare e schietta, titolare e cuoca con la sua amica, di un ristorante in Italia. Insieme partono per New York per assistere a una prima cinematografica dell’ultimo film del loro attore preferito Nathan McTrue. Una volta nella grande mela, le due si dedicano a una giornata di shopping, Emma lascia l’amica con tutti i loro acquisti e si dirige al parcheggio sotterraneo per prendere l’auto noleggiata, messo in moto il motore, una losca figura incappucciata si catapulta dentro e le intima di partire. Paura, tensione. Chi sarà mai quest’uomo? Cosa vorrà da lei? Il destino della ragazza si intreccia a quello del famoso attore e una serie di eventi li costringe a una fuga. I loro caratteri opposti, le loro continue discussioni si trasformano in un sentimento forte, ma la realtà è ben diversa dalla finzione di un film e Emma dovrà combattere tra odio e amore, tra passato e presente.
Prendo l’ascensore e scendo nel parcheggio sotterraneo, salgo
in auto, metto in moto e…
Una figura possente si catapulta sul sedile del passeggero.
«Parti!», dice con tono minaccioso.
«Cosa?», gracchio spaventata.
«Parti, subito!» e sbatte la mano sul cruscotto facendomi
saltare dalla paura.
Ha il volto completamente in ombra per via del cappuccio e
la sua testa sfiora il tettino dell’auto, è così grosso che la sua
spalla sfiora la mia.
Ingrano la marcia grattandola e con mani tremanti guido
verso l’uscita.
«Senti, se vuoi dei soldi…», dico con un filo di voce.
«Guida soltanto», risponde secco continuando a guardarsi
dietro.
Siamo inseguiti da qualcuno? È un rapinatore e abbiamo la
Polizia alle calcagna?
Guardo lo specchietto centrale in cerca di una confortevole
luce blu e rossa.
«Attenta!».
Riporto lo sguardo sulla strada e inchiodo giusto in tempo
per evitare un tamponamento.
Recensione
Oggi vi parlo del romanzo di Giada Del Greco, che ringrazio per avermi dato fiducia.
La protagonista è Emma, una donna che nasconde molte sfaccettature, anche se può sembrare molto sicura di sè; è il tipo di donna che non si fa problemi nel dire quello che pensa e non sempre la gente apprezza quel suo modo di essere e di porsi. Gestisce un ristorante in Italia, a Siena con la sua migliore amica; le due vogliono andare a New York per partecipare ad una prima cinematografica per vedere il loro attore preferito; Emma è elettrizzata da quest'idea, ma non sa che, proprio a causa di essa, la sua vita prenderà una piega alquanto inaspettata.
Incontrare il proprio idolo è un momento eccitante ed elettrizzante per una fan e per Emma è la possibilità di vedere la persona che adora dal vivo. Ma sarà veramente così eccitante?Una volta arrivate negli Stati Uniti, il giorno precedente alla prima cinematografica, alla fine di una giornata tutta dedicata allo shopping, Emma si ritrova presa in ostaggio da uno sconosciuto all’interno dell’abitacolo della sua auto e sembra che sia stata catapultata in una scena adrenalinica tipica dei film ma, anche in questo frangente, troverà la forza di rispondere a tono a quell’uomo che si rivela essere proprio l’ultima persona che si sarebbe aspettata.
Nathan è un attore famoso, che cela dietro la sua aria da duro una sensibilità che non mostra agli altri.
I due protagonisti si ritroveranno ad essere legati da un passato sotto forma di persona in comune, finendo quindi in una spirale di battibecchi e urla che li porteranno ad avvicinarsi. Sarà un colpo di fulmine che però costringerà Emma a fare i conti con un passato burrascoso.
Cambiare la propria vita quando s’incontra l’uomo dei sogni non è facile e per Emma sarà un continuo adattarsi alla vita di un attore famoso e tutto quello che ne consegue, dovuto a una vita dove la notorietà è letteralmente all'ordine del giorno.
I sogni si sa, a volte , possono scontrarsi con la realtà e sia Nathan sia Emma dovranno mettere dei paletti alle loro vite per evitare di perdersi.
Lo stile dell’autrice è fresco e rende molto piacevole la lettura.
Ho apprezzato anche i personaggi secondari che hanno dato la giusta adrenalina alla storia.Se amate sognare e volete ritagliarvi qualche ora di relax, magari con una cioccolata calda tra le mani, "L'uomo dei miei sogni (o forse no!) fa al caso vostro.
"Scendi!"
«Tu sei pazzo!», grido isterica.
«Rimanere qui è pericoloso».
«Certo, e invece lì fuori con te è sicuro!», ribatto.
«Senti, mi allontano un po’, così puoi uscire, ok?».
Opzione A: rimango in macchina e chiamo il 911, peccato
che non sappia dire dove mi trovo.
Opzione B: raccolgo il deodorante e scendo.
Opto coraggiosamente per la B.
Il tizio si è allontanato.
«Ascolta, volevo solo un passaggio, non sono un delinquente».
«Quindi quelle mosse da Krav Maga ti sono venute naturali?
Vuoi farmi credere che sei innocente e che è stata tutta una
coincidenza venire qui e incontrare questi tizi?».
«Già».
«Tu sei pazzo! Sei salito sulla mia auto e mi hai costretto a
guidare con te che mi minacciavi!».
«Ehy, frena, frena! Non ti ho mai minacciata!».
«Giusto, mi hai chiesto gentilmente di offrirti un passaggio!»,
esclamo sarcastica.
«Andavo di fretta, tutto qui».
Scoppio a ridere – una risata isterica per la precisione – lui
mi guarda come se la pazza fossi io e poi inaspettatamente
si toglie il cappuccio dalla testa.
Smetto di ridere e l’isteria viene sostituita dallo stupore
puro, forse sono sotto shock, la mia immaginazione sta proiettando
un’allucinazione.
Perché, davanti a me… ho lui: Nathan McTrue, in carne…
e muscoli, voglio dire, ossa.
La mia bocca è aperta a forma di O ma non esce alcun suono.
«Bene, almeno non sei una di quelle che urla!», dice
sprezzante.
«Co-come?».
La mia allucinazione parla!
«Sì, voi ragazze di solito fate quegli urletti striduli, poi mi
saltate addosso come se fossi carne da macello».
Sta forse offendendo?
Finalmente mi riscuoto dal torpore e chiudo la bocca di
scatto, ricordo alla Emma razionale – e non a quella che
vorrebbe saltargli addosso – lo spavento che mi ha fatto vivere.
«Bè, scusami a nome di tutte le ragazze ma sai, se solo
sapessimo che dietro a tutti quei muscoli si nasconde un
pazzo psicopatico, forse reagiremo diversamente!».
Nathan sgrana gli occhi.
«Non sono uno psicopatico!».
«Certo, dicono tutti così! I fatti parlano chiaro».
Nervoso, si passa una mano fra i capelli raccolti in una crocchia.
«Avevo solo bisogno di un passaggio», ripete.
«Voi star non avete, che so, un autista privato?».
«Sì ma…», si blocca ed io incrocio le braccia e lo sfido con
lo sguardo a continuare.
Contraccambia lo sguardo e dice: «Ho fatto un giro da solo
ma un gruppo di fan mi ha riconosciuto e inseguito».
«Stavi scappando da delle ragazzine?».
«Non erano… bè, mi avrebbero fatto a pezzi se fossi rimasto
fermo!».
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