venerdì 4 ottobre 2019

Segnalazione "Stellato il cielo com'è", Giacomo Assennato

Buon pomeriggio e bentornati sul blog con una nuova segnalazione


Titolo: Stellato il cielo com'è
Autore: Giacomo Assennato
Pagine: 160
Genere: romanzo contemporaneo M/M 
Data d'uscita: 2/10/2019

Link d'acquisto: QUI













Trama:
 Federico ha un dolore accecante, una sofferenza atroce che ha spazzato via la sua vita gioiosa sostituendola con un presente in cui si muove smarrito e incattivito.
Ha due strade davanti a sé: perdersi in quel niente che gli è rimasto della sua storia con Patrizio, continuando a nutrirsi dei momenti belli che l'hanno accompagnato negli ultimi otto anni oppure riuscire a ricostruirsi.
"Ma il tempo aggiusta tutto", gli suggeriscono le persone intorno a lui, e Federico sente che in fondo è vero, ma a ogni piccolo passo che compie verso la serenità, aumentano in lui i sensi di colpa: non vuole dimenticare, non vuole lasciare svanire nel nulla la sua grande storia d'amore.
La vicinanza di due amici, che gli trasmetteranno la loro vitalità, gli permetterà di trascorrere momenti sempre più sereni e lo aiuterà a capire che non c’è nulla di sbagliato nell’andare avanti e nel ritrovare la gioia di vivere.



ESTRATTO
1

L'ho sentito subito, come capita nei film. Appena hai varcato la porta, il primo giorno, mi sono agitato; non per qualcosa di preciso, eri lontanissimo da quello che mi poteva attrarre, e poi non era il luogo per farmi mancare il respiro, eppure me lo togliesti. È che ti ho riconosciuto, come se ti avessi sempre aspettato, e mi sono sentito perso. Una frotta di pensieri nuovi mi passava per la testa e mi sforzavo di metterli da parte, perché era una cosa fuori dal mondo che mi spaventava.


Ti ignoravo, ma non riuscivo a frenare il languore che provavo quando ti spiavo lavorare. Se alzavi gli occhi, subito guardavo da un'altra parte. Cercavo di farmi passare ogni idea su di te ma qualcosa mi diceva "non lasciarlo andar via, muoviti, prima di diventare davvero troppo grande". Eri lì, eri capitato e aveva un senso.


Poi è successo, cioè l'hai fatto succedere, perché le hai smosse tu le acque, ricordi? Stavi appiccicato solo a me per chiedere consigli o per farti dire che avevi fatto un buon lavoro, ti ritrovavo accanto a ogni pausa caffè, e facevi sempre più tardi allo studio; ora lo so, aspettavi che andassero via tutti. Così una sera, dal niente, prima hai dato un colpo di tosse per attirare la mia attenzione, poi mi hai detto: "Ma a te proprio non funziona il radar, eh?". "Che radar?" ho chiesto, ma c'era forse qualcosa di più chiaro? "Il radar!" hai ripetuto avvicinandoti. Ed è andata come volevi tu, ma lo volevo anche io, e lo sapevi. Solo che non immaginavamo cosa sarebbe diventato, che quella sera fu solo un'esplosione fra le scrivanie e le fotocopiatrici, un caos di mani, bocche, urla con la paura che potesse rientrare qualcuno. Pensavo che per te fosse una pazzia divertente, e invece facevi sul serio.

L'autore:
Nasce in Sicilia, ma questa terra solare imparerà a conoscerla solo da grande, in vacanza, perché quando ha appena tre anni, la sua famiglia si trasferisce  a Firenze. Per questo aspira tutte le "c".
Studia, non molto in verità, al Liceo Artistico e poi frequenta la Facoltà di Lettere.
Il suo lavoro principale è quello di insegnante alle scuole superiori ma, nel privato, appassionato di pittura, di musica  e della parola scritta, si dedica a tutte e tre le possibilità espressive. Ha una bella famiglia con cui condivide stimoli e soddisfazioni.
I suoi primi passi nell'editoria lo vedono come autore di libri scolastici, per Mondadori e Tramontana; ma la sua indole è quella di raccontare storie; ha sempre scritto, fin da ragazzo, e arriva alla narrativa con "Tanto sonno" (una raccolta di nove racconti), col romanzo "Le strade che non portano", "Un'immensa giornata"; che ne è il seguito ideale e il romanzo "Le cose che accadono" delicata e intensa storia a tema M\M.
Sapessi, Luca  è la sua seconda prova nel tema M\M.

Quanto vi incuriosisce??

A presto

Luce <3

2 commenti:

  1. Ancora un paio di settimane e finalmente vi sfogherete, che voi blogger state tutte zitte zitte e io rosico. A presto dunque e grazie.

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