mercoledì 2 ottobre 2019

Recensione "L'isola scomparsa", Patrizia Lo Bue

Autrice: Patrizia Lo Bue
Titolo: L'isola scomparsa
Prezzo: e-book 2,79

Link d'acquisto: QUI














Il 28 giugno 1831 alcune scosse sismiche avvertite nel
territorio di Sciacca annunciano un evento di più ampie
dimensioni che si sarebbe manifestato con grande
sgomento umano nei primi giorni del mese di Luglio. I
pescatori notano un inquietante ribollire delle acque del
mare, mentre pesci morti o agonizzanti affiorano numerosi.



Trama
Anno 1831. Al largo di Sciacca, cittadina affacciata sul Mediterraneo, emerge un isolotto, la bocca di un grande vulcano sottomarino in attività eruttiva, nominato in seguito Isola Ferdinandéa. Il fenomeno spettacolare, preceduto da fenomeni sismici, risveglia nei cittadini, che assistono sconvolti, paure ancestrali e memorie secolari di punizioni divine per i peccati commessi, ma richiama anche l’attenzione di studiosi, ai primi passi delle indagini scientifiche di tali manifestazioni. Non poteva mancare anche una disputa diplomatica tra le potenze europee, sempre in cerca di affermare il loro impero coloniale e un potere sempre più grande nel Mare Mediterraneo.
Il grandioso avvenimento scatena in Siso, uno straordinario ragazzino del luogo, il desiderio e l’interesse di capire il fenomeno di cui è stato spettatore, ormai deciso a dare risposte e spiegazioni scientifiche verso ciò che che appare oscuro e spaventoso. Tale decisione modifica anche il corso della sua vita e lo porta a studiare e a dedicarsi con passione alla ricerca scientifica, rinunciando con dolore ad un nascente e tenero amore verso la dolce Rosaria che pur ricambiandolo, lo lascia andare via. 




Siso,
ripetendo un rituale per lui sacro come una preghiera,
appoggiandosi con le spalle alla rigida figura della madre
ritta in piedi, rimase sull’alto costone di pietra adiacente
alla loro abitazione a guardare il genitore che scendeva
lentamente le scale, fin quando poté seguirlo con lo
sguardo.



Recensione


Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione del romanzo "L'isola scomparsa" di Patrizia Lo Bue; ringrazio la casa editrice "Elison Publishing" per la copia digitale; Patrizia Lo Bue ha narrato un evento reale, mischiandolo a personaggi di fantasia; il personaggio principale, è il vulcano, ma anche Siso, il bambino che poi diventa uomo lo è. Un ragazzino disposto a tutto pur di capire lo strano fenomeno che porta il vulcano ad uscire ed eruttare, a far tremare la terra, su cui Siso vive da anni. L'evento straordinario, porta Siso a studiare questo fenomeno lontano da casa e dagli affetti; quando torna è cresciuto, le cose sono cambiate, così come lo è lui. Patrizia Lo Bue è riuscita a creare una storia gradevole, leggera, e corta, che fa riflettere su ciò che il nostro pianeta tende a fare.



La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3



E poi
infine il fuoco, il fuoco che Nina la maga aveva visto in
sogno, il fuoco che fuoriusciva dalla bocca di una piccola
isola improvvisamente emersa, circondata da vapore bianco
e denso, mentre sprigionava lapilli e lava. Non era altro che
il cratere di un vulcano che dagli abissi del mare, tentava di
elevarsi spinto da una rinnovata attività geotettonica che
avveniva nelle profondità del Canale di Sicilia, punto di
contatto delle placche africana ed euroasiatica.

3 commenti:

  1. Breve ma intensa recensione. Sembra un libro interessante.

    RispondiElimina
  2. Mi sembra molto interessante questa lettura.

    RispondiElimina
  3. Bella questa storia intessuta tra le pieghe di un evento reale. L'Isola Ferdinandèa fu motivo di dispute politiche a non finire e poi, improvvisamente come era emersa, scomparve nuovamente fra le acque del Canale di Sicilia. Già questa è una storia affascinante. Lo sarà sicuramente anche la storia dei personaggi immaginari che la scrittrice ha creato.

    RispondiElimina