lunedì 9 marzo 2020

Recensione "L'uomo che attraversò il tempo per me", Francesca Borrione


Autrice: Francesca Borrione

Titolo: L'uomo che attraversò il tempo per me
Prezzo: e-book 1,99

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L’andatura sciolta, i modi cortesi e sicuri da cavaliere
medievale, Jim McKay non ha proprio niente a
che fare con il vecchio west. È uno, per dirla alla John
Wayne: “Tanto in gamba che non sente la necessità di dimostrarlo”
1.
Jim McKay, uno che per amore è disposto a rischiare
la vita in un duello con un colpo solo in canna.
Ieri ho visto quest’uomo straordinario, che non oserei
nemmeno pensare di avere accanto, e mi sono trovata
a sospirare languida di fronte al televisore trentaquattro
pollici, che con le casse stereo è come il cinema.
Jim McKay non è una mia fantasia, Donald Hamilton
ha scritto le sue imprese e William Wyler le ha portate
sullo schermo.

Trama
La vita di Selma è concentrata su poche cose: lavoro, letture, e film in bianco e nero. Selma si nasconde in una comoda routine, fatta di scadenze e solitudine, dalla quale pochi amici cercano di farla uscire. Un giorno, un uomo che dice di chiamarsi Kyle Reese, come l’eroe di Terminator, la raggiunge al telefono. Selma non sa a chi appartenga quella voce, ma non riesce a interrompere il filo diretto con l’unica persona che sembra conoscerla davvero. Tra citazioni cinematografiche e conversazioni intime, Kyle insegna a Selma a guardare al mondo con occhi nuovi. Esiste la persona giusta? Come riconoscerla, quando abbiamo smesso di crederci? Forse, è tutto più semplice di quello che appare, e la felicità ci aspetta dietro l’angolo.



«La verità è che tu non ritieni nessuno abbastanza
intelligente da meritare la tua attenzione» sentenzia
Laura, fermando una ciocca bionda di capelli sotto
una luminosa molletta argentata. «Ecco perché non
parli mai a nessuno, nemmeno in ascensore. Insomma!
In ascensore! Nessuno ti chiederà mai di spiegare
la formula della bomba atomica! Una semplice, banale
conversazione in ascensore, tipo che tempo fa, che
cosa c’è in TV, che si fa stasera. Dovresti provare, per
una volta».
«A che pro?».
Laura, gomiti sul tavolo e mento poggiato tra le
mani, pondera la risposta. «Per conoscere gente nuova?
Scopriresti che non tutti sono come John» risponde,
riportando a galla una vecchia storia che non riesco
a dimenticare




Recensione

Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione del romanzo "L'uomo che attraversò il tempo per me", di Francesca Borrione; ringrazio la casa editrice per la copia digitale. Questa è decisamente una storia diversa dal solito; sembra un fantasy ma non lo è, è una storia dannatamente reale! Selma è una donna brava in tutto tranne che nella vita privata; ma quando riceve un manoscritto che porta la sua vita nero su bianco, e scopre che a mandargliela è uno che si fa chiamare Reese, le cose cambiano decisamente in modo radicale. Niente è come sembra e Reese la aiuta ad uscire dal suo guscio; chi è veramente lui? Selma lo scoprirà? E noi? Lo stile narrativo conquista fin da subito, sentimenti, ironia e tanto altro!



La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3


La donna che non seppe mai di me è un originale
sottotitolo che accompagna l’incipit.
Selma non è una che si nota per strada. Non ha forme cospicue,
non si mette in mostra, non esibisce la propria intelligenza.
Non è bionda, non è magra, non è appariscente. Non è
tantissime cose. Ma è il mio sogno. È la ragione per cui al mattino
trovo la forza di alzarmi. So che la vedrò, che in giornata
lei verrà da me, che mi rivolgerà qualche parola se ne ha voglia,
che mi concederà qualche distratto sorriso, e che quando sparirà
dalla mia vista non se ne andrà dalla mia vita. Selma ritiene
di essere invisibile. L’ho sentita pronunciare spesso quella parola
associata al suo essere così cauta e riservata, e mi induce al
sorriso l’autoironia con cui descrive sé stessa. Chissà quanto
deve soffrire. Selma non sa nulla di me. Se saluta qualcuno,
non lo fa che per educazione, e non si sofferma mai in una conversazione
che non sia di pura cortesia. Lei crede di essere invisibile,
ma non si accorge che questa condizione, invece, spetta soltanto a me…


1 commento:

  1. Poche righe per questa recensione, se da un lato hai dato 5 stelle dall'altro mi fa pensare che non ti ha colpita del tutto. Bello si, ma poco da dire...

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