mercoledì 13 luglio 2022

Tiny Pretty Things - serie tv- Netflix (Recensione)

 Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione di una serie tv che trovate su Netflix


Titolo: Tiny Pretty Things

Paese: Stati Uniti

Anno: 2020

Formato: serie tv

Genere: drammatico, thriller

Episodi: 10

Durata: 54-58 min (episodio)

Lingua originale: inglese


Informazioni

Tiny Pretty Things è una serie tv drammatica statunitense, prodotta da Michael MacLennan e tratta dall'omonimo romanzo di Sona Charaiporta e Dhonielle Clayton. Si tratta di una original Netflix, comparso sulla piattaforma il 14 dicembre 2020.

La serie è stata cancellata da netflix il 25 novembre 2021 dopo la prima stagione.



Trama

Nella Archer School of Ballet dopo un tentato omicidio Neveah entra al posto della vittima ricoverata in ospedale. È tutto in fermento per il nuovo spettacolo del coreografo Ramon Costa in collaborazione con la scuola


Recensione

A chi pensa che la danza classica sia uno sport piacevole, leggiadro, calmante e distensivo ha completamente e irrimediabilmente sbagliato indirizzo; questo è un lavoro dove ci si spacca le ossa, stressante da morire e dove i tuoi colleghi sono capaci di ammazzarti per una parte. Questo è ciò che vediamo nella serie, insieme a una buona dose di... sesso! Diciamolo pure: nel 50% del tempo si balla, nel 30 % si fa sesso (sfrenato) e nel restante 20 % si trama gli uni contro gli altri per avere una parte.
Questa era solo la premessa... Volete sapere il resto?

Tiny Pretty Thing – Stagione 1

La serie è ambientata nell’Accademia di Danza Archer di Chicago, diretto dall’ex ballerina Madame Dubois che, ammettiamolo pure, è una grandissima stronza. Come capita spesso, non è il talento ad aiutare una ballerina o un ballerino a farsi strada, ma il potere dei soldi e il nome dei genitori. L’accademia è come un nostro liceo, con materie normali e tante ore di danza, pertanto gli studenti sono minorenni. Il bello di questa storia è che inizia con un quasi omicidio, difatti la stella dell’Accademia, Cassie, viene spinta giù dal tetto e solo per merito di una poliziotta, Isabel, non muore ma entra in coma con diverse ossa rotte. La voce che ci accompagna per tutti gli episodi è la sua, dandoci preziosi avvertimenti e consigli. Per merito di questa disgrazia si libera un posto alla Archer, così che la giovane ballerina di colore, Neveah, viene accolta con borsa di studio. Fin da subito le viene attribuito un grande potenziale che la mette in cattiva luce di fronte alle sue colleghe, invidiose. Tra tutte spicca Bette Whitlaw, che nella scuola porta un nome potente. Sua madre è un membro del Consiglio Esecutivo, sposata per soldi e più interessata al nome di famiglia piuttosto che alle figlie che, purtroppo, ne fanno le spese. Bette ha una sorella, Delia, già diplomata e ballerina di prim’ordine che ha una relazione complicata (se possiamo definirla così) con il coreografo Ramon Costa, gran scopatore ma sessista. A completare il corpo insegnanti il signor Brooks e suo marito, il preparatore atletico, noto come “il torturatore”, ma è solo un soprannome: in verità è il primo a battersi per i suoi studenti.

Tiny Pretty Thing – Stagione 1

Tra gli allievi, oltre a Bette e a Neveah, troviamo June, ragazza motivata ma non particolarmente talentuosa, Shane, Oren, Caleb e Nabil. Ognuno di loro ha un motivo per odiare l’altro, si fanno la guerra ma fuori dalla scuola, invece, sono pronti a sostenersi. Di sicuro tra i personaggi che ho amato di più ci sono Shane, ragazzo gay in cerca di amore, Nabil, musulmano francese e ragazzo di Cassie, Neveah, di cui mi ha colpita il coraggio e lo spirito di ribellione e Bette, che anche se dipinta come cattiva, in verità nasconde un disperato bisogno di essere sostenuta e amata. Non ho apprezzato Oren come personaggio, in effetti è il tipo di ragazzo che si da da fare a letto, ma eternamente indeciso e bulimico, fissato con il grasso che non ha. Teoricamente è il ragazzo di Bette, ma scopa anche Shane per poi avere un flirt anche con Neveah. June, è l’innocente verginella, l'eterna seconda, che grazie all'arrivo di Neveah in Accademia riesce a migliorarsi ma viene perennemente manipolata da Bette, e se pensate se ne accorga.. beh, la risposta è: assolutamente no. Sullo sfondo il giallo dell’incidente di Cassie, su cui Isabel sta cercando di fare luce. La ballerina era odiata da tutti, tradiva il suo ragazzo, trattava male le altre ragazze, in particolare Bette, ricattava Shane e si scopava Costa. Era un ostacolo per tutti e i motivi per ucciderla c’erano, ma chi l’ha spinta? La scuola, per paura della cattiva pubblicità, cerca di insabbiare tutto ma la poliziotta non si arrende e, con l’aiuto di qualche studente, riuscirà a fare un po’ di chiarezza sulla vicenda.

I ragazzi si stanno preparando per il saggio di fine anno su una reinterpretazione di Jack lo Squartatore ideato da Costa, e il ruolo principale femminile è molto ambito. A spuntarla sarà Bette, che farà di tutto per mettere in ombra le colleghe, malgrado abbia un piede fuori gioco e si faccia di Vicodin (vi ricorda un certo dottore per caso?). La ragazza usa la sua mente e il suo corpo per ottenere quello che vuole, ed è brava, ma nasconde tante insicurezze, soprattutto il senso di inferiorità che la pone come seconda rispetto alla sorella maggiore, e di certo non viene aiutata dalla madre che non la sostiene come dovrebbe. Fortuna vuole che nel corso della serie incontri un bravo ragazzo, Matteo Marchetti, che le darà, nel bene e nel male, ciò di cui ha bisogno.

Il coreografo, Costa, è veramente una persona tremenda, convinto a rimanere a Chicago per merito di un ricatto, tratta spesso male i suoi studenti definendoli strumenti, ma troverà pane per i suoi denti grazie a Neveah e anche a Bette, che lo metteranno all’angolo obbligandolo al rispetto.

La nuova arrivata è brava, carina e molto forte, ha un passato burrascoso, una madre in galera e un fratello disabile, ma si vede che è molto amata e sempre pronta a sostenere le sue colleghe ma anche a combattere per quello in cui crede. Certo, un paio di scivoloni li farà anche lei, dopo tutto è un’adolescente. In coppia con lei, come partner di danza, Oren, anche se dapprincipio ha un flirt con Nabil, un ragazzo davvero bravissimo, bello e gentile ma un po’ solitario e che non riesce a lasciarsi alle spalle l’amore per Cassie – infatti, trascorre molto tempo nella sua stanza di ospedale. Se dovete innamorarvi di qualcuno fatelo con Nabil e lasciate perdere Oren.

Caleb ve l’ho lasciato per ultimo, dato che si scopa Madame Dubois per ottenere vantaggi e ci riesce; ma la stessa Madame lo usa, come usa Costa e le altre ragazze offrendole a ricchi libidinosi pieni di soldi in cambio di donazioni alla scuola. Non è esattamente una bella persona e più di una volta si scontra con Neveah, ma c’è già chi sta meditando di prenderne il posto. Quando le cose si metteranno davvero male per la scuola, saranno gli studenti a fare la differenza. Ecco, questa è una cosa che mi è piaciuta molto di loro: l’unità nei momenti di bisogno.

Tiny Pretty Thing – Stagione 1

Nel finale di stagione succede veramente di tutto. Per prima cosa, Cassie si sveglia e per come si presenta era meglio che restasse in coma; difatti accusa Bette, che è totalmente innocente. Io ovviamente ho scoperto chi è il vero assalitore, ma voi lo scoprirete solo guardando la serie . Un'altra cosa è che Madame Dubois si troverà di fronte a un punto morto e a un vero cadavere nella sala da ballo. Costa viene ucciso e tutti, anche i più impensabili, avevano una motivazione per ucciderlo. Con questo cliffhanger termina la serie.

La trama è davvero ben costruita, si armonizza tra danza, sesso e intrighi; il materiale è davvero ottimo, abbiamo un caso di quasi omicidio, genitori tremendi, ragazzini fuori di testa e insegnanti schizzati, per non parlare del sesso… ecco, questo in particolare, che ho apprezzato moltissimo, forse è un pochino troppo presente dato che parliamo sempre di adolescenti. 


La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3


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