domenica 21 novembre 2021

Recensione "La figlia di Jack: Un amore di fantasma", Marina Galatioto

 


Autrice: Marina Galatioto

Titolo: La figlia di Jack: un amore di fantasma

Prezzo: 9,98  e-book 2,69

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"Sono figlia di jack O'Lantern.
Sono scappata dal Tir na nOg, il paradiso irlandese.
Ora vago sulla Terra come fantasma.
Ho lasciato questo mondo a diciannove anni, ora che sono di nuovo qui e ho trovato l'amore non vorrei che mi riportassero indietro.
So che mi attende l'inferno, ma a spezzarmi il cuore è sapere che non rivedrò mai più Dom."


Trama

"Sono figlia di jack O'Lantern.
Sono scappata dal Tir na nOg, il paradiso irlandese.
Ora vago sulla Terra come fantasma.
Ho lasciato questo mondo a diciannove anni, ora che sono di nuovo qui e ho trovato l'amore non vorrei che mi riportassero indietro.
So che mi attende l'inferno, ma a spezzarmi il cuore è sapere che non rivedrò mai più Dom."

Ailin è passata a miglior vita nel 1751, un anno dopo suo padre, soprannominato Stingy Jack. Abbandonata da piccola è cresciuta in povertà, odiando quel padre che le ha causato problemi e difficoltà. Non ha mai avuto un ragazzo, ma nemmeno un'amica.

I suoi ultimi duecentocinquant'anni li ha passati nel paradiso irlandese, ad... annoiarsi. Quando un giorno si manifesta nelle sue vicinanze una strana nuvola, Ailin non si lascia sfuggire l'occasione di fare qualcosa di nuovo ed eccitante. Ed è così che finisce per essere inghiottita in un passaggio spazio temporale che la catapulta nel nostro secolo, a casa di un ragazzino, Justin, bullizzato dai compagni e infelice.

I due fanno subito amicizia e la cosa non manca di dare preoccupazioni alla madre di Justin. Steph chiede al fratello di parlare con il figlio e di capire per quale motivo si è inventato un'amica immaginaria. Sì, perché Justin è l'unico con cui riesce a comunicare Ailin, e l'unico in grado di vederla.

Intato che la ragazza si crea una non-vita da fantasma, un angelo assolda proprio Jack O'Lantern, suo padre, per riportarla indietro promettendogli tre anni da vivo sulla terra. Ovviamente Jack, scaltro e interessato solamente a se stesso, accetta il patto.

Quando però incontra la figlia Ailin, che aveva abbandonato quando era ancora in fasce, le cose cambiano. Jack le promette di lasciarla sulla Terra, insieme alle persone che ama, solo fino alla notte di Halloween, termine ultimo.

Poi cosa succederà? Jack strapperà davvero Ailin dai suoi affetti? Da Dom che ora riesce a vederla e di cui si è perdutamente innamorata? Potranno scegliere? Potranno esercitare il libero arbitrio oppure no?

Una storia che lega leggende irlandesi alla fantasia, perfetta non solo per la festa di Halloween. Perché quando leggiamo un romanzo vogliamo poter sognare che tutto sia possibile. La figlia di Jack è una favola moderna che affonda le sue radici nelle tradizioni e leggende del passato.


Se fosse stato per mia nonna, avrebbe nascosto i miei natali, dato che qui nessuno può mentire, raccontare bugie o alterare la verità, non c'è voluto molto prima che l'intero Oltremondo sapesse che sono la figlia di Jack O'Lantern.

Recensione


Oggi vi parlo del nuovo romanzo di Marina Galatioto; La figlia di Jack: un amore di fantasma è una favola moderna con un misto di amore e fantasia; protagonista è Ailiin, ragazza morta nel 1751 dopo il padre, soprannominato Stingy Jack. Ailinn è un fantasma particolare, che non ama stare nel paradiso irlandese, che però, come lei stessa ci dice, non le piace, lei in quel posto si annoia e non capisce proprio perché ci sia finita.

Un bel giorno però, Ailiin vede una strana nuvola, decide di darci un'occhiata e... si ritrova catapultata sulla terra, ai giorni nostri, scoprendo che un bambino di nome Justin... Può vederla! Da qui assistiamo a una sorta di miracolo, perché Ailiin prenderà confidenza con il nostro tempo, farà amicizia con Justin e... Si innamorerà di Dominic, zio di Justin, ma ci saranno anche tanti altri misteri che verranno svelati.

Volete sapere quali? Leggete il romanzo, io l'ho adorato!



La mia valutazione

Alla prossima


Luce <3


"Ciao, sono La Ailin"

Rimane a fissarmi in silenzio, muto come un pesce, tuttavia con la bocca aperta.

"Lo so, è una cosa insolita. Non mi era mai capitato prima. Forse è un metodo di trasferimento nuovo." affermo alzando le spalle con noncuranza, tanto per dire qualcosa  e giustificare la mia presenza.

Sapessi almeno dove sono finita.

Il ragazzino continua a fissarmi e la situazione inizia a diventare alquanto fastidiosa.

"Puoi dire almeno una parola? Spiegami dove siamo, così che io possa decidere cosa fare, magari parlare con un Supervisore e cercare di tornare a casa."

"Tu sei vera?" mi sento chiedere con tono incredulo.

"Ma che domande, certo che sono vera!"

Il ragazzino apre e chiude la bocca. E' buffo. E molto diverso dai bambini del mio tempo, sporchi e vestiti perlopiù di stracci.

Mi avvicino e lo annuso.

Sa di buono. E di pulito.

Sorrido.

Qualunque sia la zona dell'Oltremondo in cui mi hanno trasferita non può essere peggio di dove stavo se le persone profumano di biscotti.

"Posso.. posso... toccarti?"

Facccio spallucce. "Certo"

Il ragazzino allunga la mano e con l'indice puntato cerca di toccarmi il braccio. Il suo dito grassottello passa attraverso mio corpo e lui scatta all'indietro.

"Accidenti! Non ho più un corpo" sbotto. Com'è possibile? Me l'hanno tolto? Perché non riesce a toccarmi?

"Sei un.. fantasma?"

Mi acciglio. "Non lo sei anche tu?"

"No, certo che no. Solo le persone morte possono essere fantasmi.. oh, scusa.. magari non lo sapevi" dice con aria contrita.

"Ohhh, lo so bene di essere morta. E' una vita intera che lo sono. Tu no?"

"Noo. Guarda" si tocca le guance con le dita, prende in mano un libro, sfoglia le pagine, poi me lo porge.

Cerco di afferrarlo, ma non ci riesco.


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