martedì 23 novembre 2021

Maid - miniserie tv- Netflix (recensione)

 Buongiorno, oggi vi parlo di una miniserie tv presente su Netflix


Titolo: Maid

Paese: Stati Uniti d'America

Anno: 2021

Formato: serie tv

Genere: drammatico

Episodi: 10

Durata: 47-59 min (episodio)

Lingua originale: inglese


Informazioni

Maid è una miniserie televisiva statunitense di genere drammaticoispirata dal memoir di Stephanie Land Domestica: Lavoro duro, Paga Bassa, e la voglia di sopravvivere di una Madre. La serie è stata creata da Molly Smith Metzler e ha debuttato su Netflix il 1º ottobre 2021.




Trama

Una giovane madre in fuga da un rapporto violento inizia a lavorare come domestica, mentre lotta per mantenere la figlia e costruire un futuro migliore.




Recensione

Il 14/11 ho finito questa miniserie; Alex è la protagonista di questa miniserie, una madre che deve lottare per sopravvivere e tenere se stessa e la figlia Maddie al sicuro dal compagno (e padre della bambina) violento e bevitore; Maid affronta temi importanti e attuali. Maid mostra senza filtri le difficoltà di una donna senza casa nè lavoro, che deve lottare per mantenere la custodia della figlia. La violenza di Sean nei confronti di Alex non è fisica, è silente, psicologica, un progressivo e lento controllo nei confronti del partner, che rompe l'equilibrio di una coppia all'apparenza perfetta. Sean lavora e occupa un posto nella società, non è né un parassita né un mostro sociale, come a volte vengono dipinti i violenti nei film; è un nemico più pericoloso proprio perché è stato travestito da padre e compagno devoto.

Alex scappa di casa con pochi dollari in tasca e il conto dei s


oldi che ha a disposizione è fondamentale per riuscire ad ottenere la custodia di Maddie; come potete notare, ogni tanto appare un contatore che ci fa sapere quanti soldi ha a disposizione la protagonista, il che è parecchio efficace; scopriamo anche la differenza tra le persone con cui vive Alex e quelle per cui lavora.

Alex non ha mai sporto denuncia verso Sean, il che la porta a diventare domestica e ad avere iter burocratici per i sussidi, che portano alla luce tutte le mancanze del sistema statale di assistenza americano; il lavoro porta Alex a fare nuove conoscenze e a conoscere se stessa; la protagonista si ritrova così a sgrassare, lucidare, passare l'aspirapolvere, potare le piante, scomporre e ricomporre i rifiuti; le sue ferite sono ancora aperte, ma non si può permettere di crollare, perché l'unica cosa che conta è la figlioletta Maddie.

La figura materna con cui veniamo in contatto in Maid non è quella di una madre che non vacilla mai, ma quella di una ragazza consapevole di amare la figlia, tanto da mettere il bene di quest'ultima sopra il suo.


Questa serie tiene incollati allo schermo per i rapporti realistici, per le tematiche femminili importanti; relazioni tra madri e figli, riscatto individuale, solidarietà, velleità artistiche e sogni in cui credere ancora.

Altra tematica che viene affrontata, il bisogno di soldi e cosa succederebbe se non ce ne fossero più; due domande sorgono spontanee alla visione di Maid: quanto costano i bisogni affettivi? E quanto limitano la libertà?



La mia valutazione

Alla prossima


Luce <3





1 commento:

  1. L'ho seguita con molta partecipazione; il dover fare i conti con il "non avere" soldi è davvero angosciante. Bravissima la protagonista!

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