mercoledì 20 novembre 2024

Segnalazione "Le campanelle di Babbo Natale", Chiara Leo

 Buongiorno, oggi vi segnalo una novella natalizia, scritta da Chiara Leo



Titolo: Le campanelle di Babbo Natale

Autore: Chiara Leo

Editore: Literary Romance Kids

Genere: libro per bambini, storie di Natale

Data pubblicazione: 20 novembre 2024

Età: 3+

Pagine: 78

Link d'acquisto: QUI


Trama

Cosa potrebbe succedere se un'elfetta birichina dovesse decidere di fare una ripicca a Babbo Natale,

lanciando da qualche parte sulla Terra, lontano dal Polo Nord, le campanelle della slitta?

Senza campanelle i bambini potrebbero smettere di credere a Babbo Natale, le renne non potrebbero

alzarsi in volo e la notte della Vigilia i doni chiesti nelle letterine non verrebbero consegnati.

Senza campanelle potrebbe non esistere più il Natale...

E se degli elfi, con un piccolo aiuto, iniziassero a cercarle?

Sei pronto ad aiutarli anche tu?

martedì 19 novembre 2024

Recensione serie "Le indagini di Cormoran Strike", Robert Galbraith

 

Autore: Robert Galbraith

Titolo: Un cuore nero inchiostro

Serie: Le indagini di Cormoran Strike #6

Prezzo:  10,86  e-book 12,99

Link d'acquisto: QUI


Serie "Le indagini di Cormoran Strike:

1)Il richiamo del cuculo

2)Il baco da seta

3)La via del male

4)Bianco letale

5)Sangue inquieto

6)Un cuore nero inchiostro

7)Sepolcro in agguato

8)The hallmarked man


“… chi di odio online ferisce, di odio online perisce, o almeno deve essere preparato all’evenienza.”


Trama

L’agenzia di Cormoran Strike e Robin Ellacott – detective privati, soci in affari e autoproclamatisi ‘migliori amici’ – non è certo a corto di clienti. Così, quando una giovane donna dall’aria stravolta si presenta in ufficio, la segretaria la rispedirebbe volentieri indietro, ma l’intuito di Robin le dice di ascoltarla. Mentre stringe la sua costosissima borsa macchiata di inchiostro, Edie Ledwell si presenta come la coautrice di una serie animata di culto che sta per sbarcare su Netflix e implora Robin di aiutarla a scoprire l’identità di una misteriosa figura che la perseguita online. Robin le consiglia di rivolgersi ad altre agenzie specializzate in reati informatici, ma rimane turbata da quell’incontro. E ancora di più la sconvolgerà leggere dell’assassinio di Edie Ledwell poco tempo dopo. Una nuova indagine sta per avvolgere Strike e Robin in una rete invisibile, pericolosa e oscura, in cui le identità si moltiplicano e si nascondono, la verità è più sfuggente che mai e il successo diventa un gioco crudele col destino. Un ingranaggio perfetto, una narrazione trascinante, un altro capitolo irrinunciabile della storia di Robin e Strike.


“… aveva vissuto così a lungo in un mondo virtuale di persone anonime che ogni parvenza di probabilità e plausibilità sembrava scomparsa dai suoi processi di ragionamento.”


Recensione

“Un cuore nero inchiostro” di Robert Galbraith, alias J. K. Rowling, è il sesto romanzo con protagonisti Cormoran Strike e Robin Ellacott, due personaggi ben riusciti che libro dopo libro non hanno mai smesso di suscitare curiosità in chi legge, almeno per quanto mi riguarda. In questa nuova storia non hanno tradito le mie aspettative e mi hanno condotto in un’indagine complessa che oltre che tra persone reali, ruota attorno al mondo dei social e a chi si nasconde dietro una tastiera, strumento prezioso che fornisce quel coraggio, magari e soprattutto per ferire il prossimo, di cui sono sforniti nella vita vera, dove invece non fanno altro che nascondersi e lasciare che sia.
Ho incontrato un po’ di difficoltà nella lettura delle chat e a volte dovevo riprendere il filo dei tanti nomi che compaiono in un libro che è molto lungo ma nel quale la mia attenzione non si è mai smorzata, anche se quello del mondo dei social per quanto interessante e d’attualità non sia tra i miei argomenti preferiti di lettura.

Comunque mi è piaciuto per diversi motivi tra i quali gli spunti di riflessione che emergono dai dialoghi dei personaggi, il crescere e il complicarsi del rapporto personale tra Strike e Robin, tra tensioni, complicazioni ed attrazione, che in fatto di tempismo l’uno verso l’altra sono una catastrofe. Mi è piaciuta la maturità nell’accettare i propri sentimenti anche se manca il coraggio di confessarli. La sicurezza dell’impegno nel proprio lavoro anche se pericoloso. La capacità di accettare i propri limiti anche se vuol dire mostrare agli altri le proprie debolezze. L’impegno messo nel contenere le ondate di odio, personale o razziale, da qualsiasi fronte arrivino come esplosioni. La capacità di persone pure intelligenti di credere a tutto. Il tentativo di vivere accettando il presente, nell’unica certezza dell’oggi.


La mia valutazione


Alla prossima
Luce <3


“Tu parli di franchezza, ma non sei franco, porca miseria, non con me, e nemmeno con te stesso!”



lunedì 18 novembre 2024

7 blog per 1 autore: ROBERTA F.I. VISONE

Buongiorno lettori e amanti delle serie tv! Come avevo preannunciato, da oggi comincia una nuova rubrica in collaborazione con altri 6 blog, di cui uno è quello di Federica, che gestisce Gliocchidellupo

ma in cosa consiste la rubrica, 7 blog per 1 autore?


Riapre una rubrica tanto amata e dedicata agli autori, da un'idea di Federica del Blog Gli Occhi del Lupo. In precedenza chiamata 4 blog per un autore e ora cresciuta in 7 blog per un autore. Ogni settimana ospiteremo un autore con il suo romanzo ed entreremo meglio in ciò che ha scritto. Ringraziamo tutti coloro che si sono affidati a questa iniziativa.
Blog che vi partecipano:
LUNEDÌ - Tutto sul romanzo - IO AMO I LIBRI E LE SERIE TV
MARTEDÌ - Ambientazione - IN COMPAGNIA DI UNA PENNA
MERCOLEDÌ - Cast Dream - TRE GATTE TRA I LIBRI
GIOVEDÌ - Un messaggio da scoprire - BUONA LETTURA
VENERDÌ - Un'immagine che racconta - LIBERA_MENTE
SABATO - Intervista all'autore - READING IS TRUE LOVE
DOMENICA - Intervista al personaggio - GLI OCCHI DEL LUPO


Tutto sul romanzo
COVER + TRAMA + ESTRATTI
Raccontaci come hai scelto la cover, chi l’ha realizzata e qualche info in più rispetto alla trama scelta.
Allega un estratto card e la cover del romanzo



Cover:
Ho affidato la creazione della cover a una mia cara amica, @t.s.melony (Tatiana Sabina Meloni). Ci siamo confrontate su come raccogliere al meglio i simboli più importanti del romanzo (un diario, un lettore MP3, un giglio, foto istantanee, una caffettiera), dopodiché le ho inviato alcune foto di Londra che avevo scattato durante il soggiorno fatto nel 2007 con la scuola e due foto create con Canva ritraenti una donna anziana e un’adolescente, ossia le due protagoniste del romanzo. Lei ha trovato foto royalty free su Napoli nel 2006 e durante le Quattro Giornate, così ha unito queste alle mie e realizzato una delle parti della copertina, per poi aggiungere i suddetti simboli.
Vedi allegati “cover 18.11.2024” e “cover solo fronte 18.11.2024”.
Trama:
Lo sguardo di Siria, la vita di Rosa è un romanzo di formazione rivolto sia a un pubblico attualmente adolescente sia alla generazione millennial cresciuta a pane, lettori MP3, trilli di MSN e telefilm. 
I temi portanti della narrazione sono il bullismo e le insicurezze che caratterizzano i rapporti tra i giovani in un’età dedicata alla scoperta del proprio sé estetico e interiore, la resistenza da un punto di vista storico ed emotivo, il caregiving nei confronti di una persona autistica e la violenza di genere.
Il fattore scatenante del romanzo è l’incontro intergenerazionale tra due donne che hanno vissuto le rispettive gioventù durante le Quattro Giornate di Napoli (Rosa) e l’anno scolastico 2006/2007 (Siria).



Napoli, 2006.
Protagonista della storia è Siria Iodice, diciassettenne alle prese con l’ultimo anno di liceo. Siria è la figlia di mezzo, trattata dalla famiglia come adulta fatta e finita; le sue esigenze sono spesso messe in secondo piano a causa delle attenzioni necessarie a Sandro, il fratello piccolo con autismo. Il senso del dovere nei confronti dei propri parenti spinge Siria a tacere circa il bullismo che subisce dalle compagne di scuola a causa dei bei voti e di un aspetto ancora acerbo e tondeggiante. Questo suo essere irta e respingente le impedisce di aprirsi con le persone che la vedono per l’anima bella che è: la nuova amica Maria e Andrea, il nuovo arrivato che prova a farle la corte con pessimi risultati.
Chiusa a riccio, Siria reputa il suo unico conforto la possibilità di scrivere sul proprio diario, in cui riversa pensieri, speranze e spesso anche giudizi piuttosto taglienti.
Quando la prozia Rosa si sente male, tocca a Bianca, madre di Siria, prendersene cura, ed è così che la ragazza entra in possesso del diario della donna. Nasce così un’esperienza di confronto continuo tra il carattere buono ma deciso che Rosa ha mantenuto nel tempo con le insicurezze che fanno di Siria un personaggio particolarmente chiuso. 
La prozia Rosa, nata alla fine degli anni Venti, è adolescente quando l’Italia viene scossa dalla Seconda Guerra Mondiale. Ha imparato fin da subito l’arte di arrangiarsi e di essere felice con poco, senza trascurare i bisogni del prossimo. Rosa si pone fin da subito per la pronipote come un vero esempio di resilienza, sempre fiduciosa nel futuro. Dopo il disastroso matrimonio con l’alcolista Antonello, in un’Italia che ancora non concepisce divorzi, trova lavoro come governante nella casa del Grande Ufficiale Enrico Di Giacomo, con cui vive un amore silenzioso e cortese, quasi d’altri tempi, fino al momento dell’inevitabile e sofferto congedo. La gentilezza di Rosa rimane tale anche quando, anziana e con problemi di memoria, lascia che la famiglia della sorella Rita le rubi oggetti preziosi nella sua stessa casa.
Siria non può che prendere a cuore la situazione di Rosa e si impegna per starle il più vicino possibile, ricevendo come premio di volta in volta qualche dettaglio in più circa la vita della prozia. 
Traendo forza dalle esperienze di Rosa, Siria non soltanto imparerà ad accettare se stessa, ma anche a superare i propri blocchi emotivi e le proprie insicurezze.

Estratto: 
vedi allegato “estratto card 18.11.2024”.
QUARTA DI COPERTINA
A Napoli, nel 2006, la vita di Siria non è così semplice: all’ultimo anno di liceo, la giovane deve prepararsi agli esami di maturità e insieme destreggiarsi tra gli atti di bullismo delle compagne di classe e una famiglia non semplice in cui sembrano dominare i bisogni del piccolo Sandro, il suo fratellino autistico.
Taciturna e riflessiva, Siria sembra rassegnata a vedere di sé soltanto ciò che la rende insicura, quando accetta di accudire la prozia Rosa. Ciò che la ragazza non sa, però, è quanto Rosa sia speciale; capace di farsi ponte tra presente e passato, l’anziana donna sembra comprendere Siria più di ogni altro, fino a spingerla riconsiderare se stessa, ad alzare la testa per vedere il mondo da un’altra prospettiva.
Per la ragazza tutto cambia, ma riuscirà ad accettarne le conseguenze?




domenica 17 novembre 2024

Hanno ucciso l'uomo ragno - La leggendaria storia degli 883 - serie tv (recensione)

Buongiorno, oggi vi parlo della nuova serie Sky, Hanno ucciso l'uomo ragno



Titolo: Hanno ucciso 'l'uomo ragno -  la leggendaria storia degli 883

Paese: Italia

Anno: 2024-in produzione

Formato: serie tv

Genere: commedia, musicale

Puntate: 8

Durata: 50 min (puntata)

Lingua originale: italiano



Informazioni

Hanno ucciso l'Uomo Ragno - La leggendaria storia degli 883 è una miniserie televisiva italiana diretta da Sydney Sibilia con protagonisti Elia Nuzzolo e Matteo Oscar GiuggioliLa serie racconta gli esordi della band 883 nella Pavia degli anni Novanta.



Trama

La storia racconta il primo incontro tra Max Pezzali e Mauro Repetto e di come hanno ottenuto il successo creando il gruppo degli 883.



Recensione

Se mi avessero detto che Hanno ucciso l'Uomo Ragno - La leggendaria storia degli 883 si sarebbe dimostrata una serie più clamorosa di altre andate in onda finora, probabilmente non ci avrei creduto. Il rischio che pensavo di correre quando ho iniziato la visione, era che la nuova serie Sky Original prodotta insieme a Groenlandia fosse un prodotto a uso e consumo dei fan degli 883 e di un certo tipo di cultura e di musica deliziosamente anni Novanta. Non mi sarei potuta sbagliare di più, considerando che gli otto episodi di Hanno ucciso l'Uomo Ragno sono un capolavoro di scrittura e di interpretazione capace di trascinarci non tanto all'interno della storia degli 883 quanto nella rivincita di due ragazzi di provincia che, da divertirsi in tavernetta, si ritrovano presto a gestire un successo che avrebbe travolto chiunque. La serie, la prima scritta e diretta da Sydney Sibilia a dimostrazione che certe pieghe narrative possono essere raccontate con precisione e perizia in Italia soltanto da lui, parte da due giovanissimi Max Pezzali e Mauro Repetto, interpretati magistralmente da Elia Nuzzolo e Matteo Guggioli, che si incontrano tra i banchi di scuola e iniziano a provare una certa alchimia l'uno con l'altro anche se sembrano di due cifre opposte, accumunati come sono solo dalla scarsa voglia di studiare.


Se Mauro è intraprendente e ambizioso, Max è più timido e frenato, anche se la vera spinta a provare a fare musica nell'estate della sua bocciatura è dettata dalla voglia di fare colpo su una ragazza, Silvia (Ludovica Barbarito), che lo sfida a scrivere una canzone per lei. Ma come possono due ragazzi che si vestono male e sembrano allergici alle responsabilità unire le forze per smarcarsi da Pavia e conquistare le classifiche musicali di un intero Paese? Hanno ucciso l'Uomo Ragno ce lo mostra con una sapiente dose di ironia e irriverenza, infilandoci molti personaggi che molto presto sarebbero esplosi a livello di notorietà esattamente come gli 883 - da Maria De Filippi a Jovanotti, passando per un giovanissimo Fiorello che non sa se accettare di condurre un programma che si chiama Karaoke nelle piazze italiane - e, soprattutto, un cuore e un calore capaci di rapire lo spettatore e di immergerlo in un tunnel dove per telefonare occorrevano le monetine e per registrare un demo occorrevano le musicassette.
Hanno ucciso l'Uomo Ragno la recensione della serie Sky sugli 883
Max e Mauro che di notte vanno in cerca di un rospo perché pensano che possa avere dentro di sé una sostanza allucinogena non meglio identificata, ma anche Max e Mauro che capiscono che per sfondare avrebbero dovuto rinunciare all'inglese e parlare non solo nella loro lingua ma anche di quello che conoscono (la provincia, la noia, l'amore, la conquista e una certa euforia giovanile rappresentata da birre scure da ordinare e da notti brave da onorare) sono la sintesi di un modo di raccontare le storie che non perde mai di vista l'emozione e il crescendo narrativo. Tutto in Hanno ucciso l'Uomo Ragno - dall'accoppiata esplosiva di Nuzzoli e Giuggioli a Edoardo Ferrario, Davide Calgaro e Roberto Zibetti rispettivamente nei panni di Pierpaolo, il manager degli 883, Cisco, il migliore amico di Max, e Claudio Cecchetto, Pigmalione della band - si incastra e collima a dimostrazione che certi autori italiani - la serie è scritta da Sibilia con Francesco Agostini, Chiara Laudani e Giorgio Nerone e diretta sempre da Sibilia con Alice Filippi e Francesco Ebbasta - hanno evidentemente una marcia in più. Onore agli 883, per aver dato la loro benedizione, pur senza partecipare al progetto creativo, a Sydney Sibilia per averla pensata e a Sky per averla mandata in onda.



La mia valutazione


Alla prossima

Luce <3





sabato 16 novembre 2024

Recensione serie "Sisters of the Salt", Erin A Craig

 


Autrice: Erin A Craig

Titolo: La casa di radici e perdizione

Serie: Sisters of the Salt #2

Prezzo: 14,15   e-book 7,99

Link d'acquisto: QUI


Serie "Sisters of the Salt:

1)La casa di sale e lacrime

2)La casa di radici e perdizione

3)La casa di ?


“Devi andartene. Oggi stesso. Non lo avverti il pericolo? Ne sei circondata. Si aggira nell’ombra, in agguato.
Persino l’aria è avvelenata in quella casa.”

Trama

Nonostante sogni avventure ben oltre le coste delle isole Salann, la diciassettenne Verity Thaumas è rimasta nella tenuta di famiglia, Highmoor, con la sorella maggiore Camille, mentre le altre ragazze Thaumas si sono divise per Arcannia. Quando Mercy comunica loro che la duchessa di Bloem è interessata a far dipingere a Verity un ritratto del figlio Alexander, lei si mostra subito entusiasta, ma Camille non è d’accordo e prova a impedirglielo rivelandole un segreto taciuto per anni: Verity è in grado di vedere i fantasmi. Sconcertata, la giovane fugge da Highmoor diretta a Bloem, dove viene conquistata dal paesaggio florido e lussureggiante e dall’affascinante e spiritoso Alexander. Ben presto, però, Verity inizia a intravedere il lato oscuro della tenuta, nascosto con cura dietro una facciata così vigorosamente stucchevole.

Un capolavoro moderno dalle tonalità gotiche dell’autrice Erin A. Craig, che racconta di un amore segnato dal destino, di un’ambizione pericolosa e di quei fantasmi che non smettono mai di perseguitarci.


Sarei andata a Bloem. Sarei partita per il continente. Quella notte. Non mi importava se avessi dovuto remare fino alla costa da sola. Non ce la facevo a trascorrere un secondo di più in quella casa, con le ali tarpate non soltanto da mia sorella, ma anche dal mio stesso passato. Me ne sarei andata. Immediatamente.


Recensione

House of Roots and Ruin — Erin A. CraigLa storia ha inizio ad Highmoor, sulle Isole Salaan dove Verity Thaumas vive nella tenuta di famiglia assieme a sua sorella e ai suoi nipoti. Verity è desiderosa di avventure oltre il suo ambiente familiare e si trova alle prese con un’opportunità inaspettata quando la duchessa di Bloem – notando i suoi splendidi quadri e dipinti – le chiede di dipingere un ritratto del suo affascinante figlio, Alexander. Tuttavia, sua sorella maggiore Camille le rivela un segreto inquietante: Verity ha la capacità di vedere fantasmi. Questo spinge Verity a fuggire verso Bloem, dove scopre una nuova vita innamorandosi di Alexander, con tutte le difficoltà del caso. Ma un oscuro segreto si cela dietro la facciata della bellezza dei fiori e delle belle cose. 

Cosa si nasconde a Chauntalalie? Cosa succederà ora che Verity sa di vedere i fantasmi e cosa cambierà nel corso della sua vita? Cosa accadrà una volta che Verity arriverà a Bloem e cosa l’aspetterà?

Ecco perchè a diciassette anni, quasi diciotto, ero ancora a Highmoor a rincorrere i miei nipoti, a vederli crescere, a guardare la vita di Camille andare avanti mentre la mia sembrava appassire dietro le quinte. Lei aveva bisogno di me. Aveva bisogno che rimanessi l’. E così avevo cercato di chiudere in un cassetto tutti i miei sogni di viaggi e d’avventura, le mie ambizioni e i miei desideri. Ma loro non si erano arresi con tanta facilità.

La trama riporta essenzialmente ciò che la storia ha da comunicarci in maniera semplice e diretta. Il mistero si scoprirà solamente una volta che si entra nel vivo della storia e sono stupita del fatto che non sia stato spoilerato nel corso della trama stessa. E’ ben scritta e ben strutturata.

La copertina è visivamente affascinante e cattura immediatamente l’attenzione. I colori scuri e i dettagli intricati richiamano l’atmosfera gotica e misteriosa del romanzo. L’immagine di una serra imponente, circondata da elementi naturali, suggerisce sia la bellezza che il potenziale pericolo che si nasconde all’interno della storia e rappresenta molto di ciò che avviene all’interno del volume, quindi ritengo che non poteva esserci immagine migliore per rappresentare il volume. In più il fatto che sia stato mantenuto come l’originale ha il suo perchè. Il titolo del volume è evocativo e simbolico. La “casa” rappresenta non solo il luogo fisico di Highmoor, ma anche le radici familiari di Verity e le tradizioni che la legano. Al contempo, il termine “rovina” suggerisce sia il decadimento che i segreti oscuri che permeano la storia. Questo contrasto tra stabilità e fragilità riflette le esperienze di Verity e il suo viaggio di scoperta, rendendo il titolo appropriato e intrigante.

una coppia di donne in piedi l'una accanto all'altraL’ambientazione passa dalle Isole Salaan a Bloem dove nella villa di Chauntalalie un cambiamento aspetta Verity Thaumase l’epoca non è definita ma dai vestiti, dai modi e dalla storia non è assolutamente moderno e sembra essere ambientato nell’ottocento.

personaggi sono ben sviluppati e contribuiscono notevolmente alla trama. Riprendono quelli che abbiamo già conosciuto nel volume precedente "La casa di Sale e Lacrime" sviluppando la storia sulla più piccola delle sorelle Thaumas, Verity. Camille, la sorella maggiore, incarna una figura protettiva, il cui segreto aggiunge tensione alla storia. E’ un personaggio forse troppo austero ma è protettivo nei confronti delle sorelle. Alexander, il giovane duca, è affascinante e carismatico, ma nasconde anche complessità che si svelano nel corso della narrazione. I personaggi secondari, come Mercy, arricchiscono ulteriormente il contesto, contribuendo a creare un ambiente ricco e dinamico.

Verity è una protagonista forte, il cui desiderio di avventura e libertà è palpabile. La sua vulnerabilità e la sua crescita personale sono al centro della narrazione. E quando scopre il suo potere la cosa si complica e cambia drasticamente. E’ un personaggio innamorato della vita e spera di avere anche lei una vita bella e dolce come quella delle sue sorelle, quindi come non fuggire dalla sua amata isola?

«Non dovremmo» dissi, mentre la mia mano sfrecciava come impazzita per immortalare quel momento sulla carta. Volevo catturare l’esatta inclinazione della tua testa, la passione e la convinzione che gli coloravano il viso, il fioco che gli faceva brillare gli occhi. Eccolo. Era quello l’aspetto che avrebbe avuto il ritratto di Alexander.

Il perno centrale della storia è Verity che scopre se stessa e l’accettazione dei suoi poteri oltre all’amore. La sua capacità di vedere i fantasmi non è solo un dono, ma anche una maledizione che la costringe a confrontarsi con la sua identità e il passato della sua famiglia. Questa è solo la minima parte di una storia che la vede al centro di un misterioso e oscuro presagio che si addensa nella casa di Chauntalalie, a Bloem, proprio tra le braccia del duca Alexander. E’ la stessa Verity ad essere una forbice in cui si addentra il pericolo e la salvezza, la verità e il mistero.

serra in metallo biancoLo stile utilizzato dall’autrice è caratterizzato da una scrittura dettagliata e immersiva, capace di evocare paesaggi e atmosfere con grande efficacia. La sua narrazione è fluida, impostata in prima persona dal punto di vista di Verity che seguiremo lungo tutto il suo percorso di cambiamento e di crescita. La sua abilità nel descrivere le emozioni dei personaggi e nel creare tensione è notevole ed emergono maggiormente in questa storia rispetto a "La casa di Sale e Lacrime" che è la prima pubblicata della serie e che segue le vicende di un’altra delle sorelle Thaumas. Anche se le storie non sono collegate tra loro se non dai personaggi e sono due storie completamente a se stanti, trovo che questo volume sia maggiormente dettagliato e oscuro, pericoloso e ricco di intrighi da tenere incollato il lettore al libro. 

La mia esperienza di lettura è stata parziale: ho trovato alcuni aspetti molto affascinanti, ma la lentezza in alcune sezioni ha limitato l’impatto complessivo della storia. Resta comunque un’opera intrigante, adatta a chi ama le storie di scoperta e il fantastico, con elementi gotici ben integrati.

Per la prima volta, da quando ero arrivata a Chauntalalie, mi sentivo in pace. Mentre mi assopivo, osai credere che il bene avrebbe trionfato e che io e Alex avremmo potuto dimostrare che persino gli déi si sbagliavano.

Il libro è un romanzo che offre un’interessante miscela di avventura, mistero e esplorazione dell’identità. E’ un romanzo che si associa al volume precedente solo per i personaggi e ci narra un’aspetto fantasy e magico di una delle sorelle Thaumas celando anche un retrogusto quasi thrilleresco. Consiglio la lettura del volume a chi ama il genere e a chi, si spera, ha già letto il volume precedente. 

Ora non mi resta altro da fare, se non aspettare il 2026 per il volume 3 (anche se in quell'anno  è prevista l'uscita inglese, quindi non so da noi quando uscirebbe).



La mia valutazione



Alla prossima
Luce <3


Per la prima volta, da quando ero arrivata a Chauntalalie, mi sentivo in pace. Mentre mi assopivo, osai credere che il bene avrebbe trionfato e che io e Alex avremmo potuto dimostrare che persino gli déi si sbagliavano.

venerdì 15 novembre 2024

Recensione serie "Sisters of the Salt", Erin A Craig

 


Autrice: Erin A Craig

Titolo: La casa di sale e lacrime

Serie: Sisters of the Salt #1

Prezzo: 14,15   e-book 7,99

Link d'acquisto: QUI


Serie "Sisters of the Salt:

1)La casa di sale e lacrime

2)La casa di radici e perdizione

3)La casa di ?


Che la maledizione sia vera o no, la gente ci crede. Siamo state già giudicate colpevoli dall’opinione pubblica. Niente farà cambiar loro idea, non importa quante belle feste papà organizzi. Siamo maledette, e nessuno crederà mai il contrario.


Trama

Annaleigh conduce una vita riservata e isolata a Highmoor nella casa di famiglia sulle coste rocciose di Salten, con le sorelle, il padre e una matrigna. Un tempo erano dodici, ma ora un inquietante silenzio rimbomba nelle grandi stanze, dopo che quattro vite sono state interrotte. Ogni morte è stata più tragica della precedente: un'epidemia, una caduta fatale, un annegamento, un tuffo insidioso... E nei villaggi circostanti corre voce che la famiglia sia stata maledetta. Ossessionata da una serie di visioni spettrali, Annaleigh è sempre più convinta che le morti non siano state solo un incidente. Tutte le notti fino al sorgere del sole le sue sorelle partecipano di nascosto a balli scintillanti, strette in eleganti abiti di seta e scarpine luccicanti, e Annaleigh non sa se cercare di fermarle o unirsi ai loro appuntamenti segreti per scoprire cosa sta succedendo. Perché con chi, o con cosa, stanno davvero ballando? Quando il coinvolgimento di Annaleigh con un misterioso ed enigmatico sconosciuto si intensifica, dandole nuovi elementi per scoprire la verità su ciò che sta distruggendo la sua famiglia, inizia una corsa contro il tempo per sciogliere l'oscuro enigma che coinvolge le sue sorelle, prima che venga rivendicata la prossima di loro.


"Una spiegazione c’è. Udii una vocina inquietante nella mia testa, e scossi il capo, quasi volessi scacciare una zanzara fastidiosa. Niente di tutto questo è reale. Insisteva. Nessun altro lo vede perché non c’è niente da vedereSei impazzita, ragazza mia. No, si sbagliava. Impossibile. Non ero impazzita, doveva esserci un’altra spiegazione. Lo credi davvero?"


Recensione

A House of Salt and Sorrows | Weeping woman, Book of life, Favorite booksLa storia ha inizio con un funerale. Eulalie, sorella maggiore di Annaleigh sta per essere restituita al sale e al mare, come da tradizione dell’isola. La madre delle ragazze è morta poco tempo prima e di seguito altre due sorelle. Eulalie è caduta in circostanze misteriose dalla scogliera ed Annaleigh non riesce a darsi pace. Non può essersi suicidata, qualcuno deve averla spinta giù e i primi indizi finiscono su un giovane spasimante. Ma se ci fosse molto di più in ballo? La casata dei Thaumas è davvero maledetta o c’è qualcuno che le vuole morteCosa scoprirà Annaleigh? Sua sorella Eulalie è morta per via del suicidio o c’è dell’altro ? Cosa sta succedendo veramente sull’isola?

Provai a non immaginare come il fondo sottile della bara si sarebbe gonfiato a causa dell’umidità e dell’acqua salata, prima di spaccarsi a riproduzione metà e riversare il corpo di Eulalie nelle profondità marine del mausoleo di famiglia. Al contrario, cercai di piangere. Sapevo che era ciò che ci si aspettava da me, ma anche che non avrei versato alcuna lacrima. Probabilmente sarebbero scese quella sera, non appena avessi oltrepassato la sua camera e visto i sudari neri che coprivano gli specchi alle pareti.

La trama riporta i fatti che accadono nel volume ma la ritengo piuttosto lunga per descrivere brevemente quello che accade. Infatti si finisce per avere qualche piccolo spoiler. Quindi ben scritta ma anche troppo, sinceramente.

La copertina è  come l’originale e adoro il fatto che rappresenti la storia nel suo complesso, con la maschera dei balli, il mare e i tentacoli simbolo della casata dei Thaumas. Il titolo è stato tradotto leggermente diverso dall’originale The house of salt and sorrow ovvero letteralmente La casa del sale e del dolore. Ritengo che forse di sale e lacrime sia stata una scelta migliore che tradurre con dolore oltre al fatto che trovo che sia assolutamente rappresentativo.

La storia è ambientata sull’isola di Salten, un luogo magico, un’isola in cui si hanno le credenze del mare. Arcannia, la regione contiene cinque isole nel mar Kaleico e l’isola di Salten è l’isola centrale, in cui la famiglia Thaumas è a capo dell’isola e sono un riferimento principale nonostante abbiano tutti paura della maledizione che sembra gravare sulla loro famiglia. L’epoca non è definita ma dai vestiti, dai modi e dalla storia non è assolutamente moderno.

Accostandosi a me, sussurrò in tono cospiratorio: «Vedete, Miss Thaumas, sono un figlio illegittimo.» Lo disse con noncuranza, per scioccarmi. «Non ha importanza» risposi onestamente. «Non dovrebbe importare cos’hanno fatto i vostri genitori, ma solo la persona che siete.» «Molto generoso da parte vostra. Vorrei che ci fossero più persone a pensarla come voi.»

Review: House of Salt and Sorrows by Erin A. Craig – Reading By Starlight

personaggi di questa storia sono tanti e, inizialmente ci si può confondere con i vari nomi delle sorelle essendo tante. Nonostante questo, una volta che ci si abitua, la lettura diventa tutto molto più familiare e si riescono a riconoscere tranquillamente tutti. Nonostante questo la principale protagonista e voce narrante di questa storiaè  Annaleigh Thaumas.

Annaleigh è una delle sorelle più grandi rimaste in casa Thaumas. È la seconda dopo Camille ancora in vita ed è quella che si prende più cura delle altre sorelle e che cerca di utilizzare il buon senso, rispetto persino a sua sorella Camille che sembra fin dal primo momento più frivola. Annaleigh è una ragazza forte, testarda e determinata, fin da principio innamorata del suo migliore amico d’infanzia Fisher. Nonostante questo resta ammaliata da Cassius, un giovane figlio di un amico del padre di Annaleigh, tornato a casa per via della malattia di suo padre. Un personaggio forte, che piace e sa conquistare il lettore pagina dopo pagina dimostrando il forte amore per le sue sorelle e per la sua famiglia.

«I fantasmi non esistono. Le vostre sorelle riposano eternamente nel Sale, ormai. Non tornerebbero mai qui. Verity possiede una fantasia illimitata, lo sai.» Mi si spezzò il cuore. Anche Camille aveva reagito così quando la notte prima le avevo rivelato dei disegni, per poi cacciarmi dalla stanza perché aveva bisogno di riposare bene prima della festa.

Il cardine di questa storia sono le strane morti delle sorelle Thaumas che appaiono come una maledizione che giace sopra la loro casata. Oltretutto le strane visioni di Annaleigh e della piccola Verity spiazzano ancora di più la nostra protagonista che parte alla ricerca di risposte per la misteriosa morte di sua sorella. Chi è stato? Non può trattarsi di un misero incidente o di un suicidio. Qualcuno deve averla spinta. Ma chi è stato?

Lo stile di questa storia è molto semplice e poco articolato, fluido e scorrevole. Scritto in prima persona dal punto di vista di Annaleigh, la storia ci mostra un legame tra sorelle davvero forte e un mistero che si aggira fra il paranormale e il fantasy ma che capirete leggendo il volume.

Nonostante ci siano determinati presupposti che non mi hanno pienamente convinto, la storia è stata veloce (anche se ho dovuto stoppare varie volte, visto che ho ascoltato l'audiolibro nel tornare a casa, o nell'andare al corso/in palestra) e di piacevole lettura. Le problematiche sostanziali sono queste:

Storia d’amore a colpo di fulmine smieloso. Carino si, se fosse stato più contenuto sarebbe stato anche meglio. Amo le storie d’amore, lo sapete, perché quando riesco vi propongo recensioni di quel genere. Però qui, specialmente in alcuni punti, l'ho trovato fuorviante. Un punto, poi, abbastanza avanti con la storia proprio assurdo. Per il resto la storia d’amore ci stava, è stata coinvolgente anche questa, non posso dirvi di no.

”Il colpevole?” Non sono riuscita a capirlo, fino a metà libro, quando mi sono venuti dei sospetti. Più andavo avanti, più aumentavano; c'è da dire che l'autrice ha fatto in modo che pensassi fosse un certo personaggio, poi ho dovuto sviare, perché si è rivelato tutt'altra persona. Quindi non è così scontato, come lo è stato per altri lettori di questa saga.

Il punto di forza sicuramente ce l’ha il World Building. Nonostante non venga poi descritta tantissimo la composizione delle isole ma solo da un punto di vista strutturale per impostare la storia, ho trovato il wb, le isole e i luoghi magici. L’autrice è stata in grado di farci sentire in quei luoghi di mare dalla prima all’ultima pagina.

Il libro è sicuramente stata una lettura interessante. Uno standalone che si legge tutto d’un fiato. Uno young adult fantasy che vi spiazzerà. Consiglio agli amanti del genere.

Erin A. Craig scrive un volume magico, alternativo, a momenti inquietante, fatto veramente di sale e lacrime. Misterioso e magico.



La mia valutazione

Alla prossima
Luce <3


"Mostratemi gli incubi nascosti, i sogni a occhi aperti,
non siate voi stessi ma ciò che gli altri sconcerti."