martedì 10 maggio 2022

Vikings: Valhalla - serie tv- Netflix (recensione)

 Buongiorno, oggi vi parlo del sequel della serie Vikings



Titolo: Vikings Valhalla

Paese: Canada, Irlanda

Anno: 2022- in produzione

Formato: serie tv

Genere: drammatico, storico, azione, avventura, in costume

Stagioni: 1

Episodi: 8

Durata: 44-59 min (episodio)

Lingua originale: Inglese


Informazioni

Vikings: Valhalla è una serie televisiva canadese e irlandese di genere storico creata e scritta da Jeb Stuart e Michael Hirst, trasmessa dal 25 febbraio 2022 su Netflix. È il sequel della serie televisiva Vikings trasmessa sul canale History dal 2013 al 2021. La serie è ambientata un secolo dopo la serie originale e racconta la storia di alcuni dei più famosi norreni della storia.



Trama

Gli eventi della serie si svolgono tra Kattegat e l'Inghilterra e illustrano le tensioni esistenti sia tra i vichinghi e i regnanti inglesi che quelle interne ai vichinghi stessi legate ai contrasti tra i convertiti al cristianesimo e i fedeli alla religione tradizionale. I personaggi principali sono figure storiche realmente esistite: Leif EriksonFreydís Eiríksdóttir e Harald Hardrada, di cui vengono narrate le vicende fino al termine dell'era vichinga con la battaglia di Stamford Bridge del 1066. 




Recensione


Cento anni bastano per cambiare ciò che è stato, 100 anni bastano a stravolgere il mondo che si è conosciuto: ecco perché Vikings Valhalla, così simile eppure così diversa dalla serie madre Vikings, riesce a raccoglierne egregiamente il testimone, nonostante il materiale che ha deciso di trattare segni l’epoca del tramonto dei vichinghi. E come per tutte le leggende che si rispettino, la fine non può essere altro se non epica come il suo inizio.

vikings: valhalla
Non è stato sicuramente facile farla iniziare: con i suoi alti e bassi, Vikings è stata una delle serie più seguite dell’ultimo decennio, e forse la serie storica con più successo di sempre. Michael Hirst, il celebre sceneggiatore di sei appassionanti stagioni, ha ceduto il posto a Jeb Stuart, autore de Il fuggitivo e Trappola di cristalloVikings: Valhalla inizia quando le gesta di Ragnar Lothbrok e dei suoi figli – Bjorn, Ivar, Ubbe e Hvitserk – sono già entrate a far parte del mito norreno. Le loro leggende vivono ancora tra i vichinghi, ma ormai il loro mondo, seppur più grande, è profondamente diviso al suo stesso interno.
13 novembre 1002, giorno di San Brizio. Il re d’Inghilterra Etelredo lo Sconsigliato dà inizio a un sanguinoso massacro che cancella dalle coste inglesi tutti gli insediamenti vichinghi, aprendo così uno scontro con la popolazione britannica. Cosa può fare quindi dal Nord il re vichingo Canuto il Grande, se non chiamare a raccolta le altre tribù e organizzare un esercito per vendicarli? Le cronache anglosassoni e le saghe scandinave, soprattutto l’Heimskrigla, offrono lo spunto per creare una nuova epopea che però vuole già parlare al mondo di oggi, con i primi scontri che anticipano l’età moderna.
vikings: valhalla
Non basta, infatti, la guerra tra inglesi e vichinghi a mietere vittime. Anche il vecchio e il nuovo si scontrano, mettendo l’uno contro l’altro i vichinghi che fino ad allora si erano sempre considerati fratelli. Qualcosa di molto più sottile serpeggia tra gli accampamenti: la religione. Se da una parte continuano le credenze negli antichi dei, quelli a cui le tribù hanno sempre pregato, ora molti di loro si sono convertiti al cristianesimo. Vichinghi cristiani, mai visti prima. Alcuni sono tolleranti, altri più fanatici, come Olaf il Santo, vorrebbero estirpare il paganesimo e imporre il culto dell’unico Dio.
Giochi di politica, sotterfugi e alleanze fanno solo da contorno a una storia che sul fronte delle battaglie e della violenza esplicita rende omaggio all’epicità di Vikings, con lotte e conflitti altrettanto avvincenti e sanguinari. E seppur con meno vigore, ritorna anche quell’aspetto onirico e ultraterreno che collega i vichinghi con le loro divinità. La serie madre apparteneva a un’altra era delle serie televisive, ma in un tempo in cui anche i sequel cadono vittime degli schemi dello streaming, Vikings: Valhalla riesce ad essere un’ottima eccezione.

La mia valutazione

Alla prossima

Luce <3



2 commenti:

  1. Ho visto metà della prima puntata, bello è bello, ma dopo Viking mi serviva un po' di tempo per elaborare il ambio ovviamente di tutto... 100 anni dopo son tanti XD

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    1. Ci sta, io prima di iniziare questo ho dato la precedenza ad altro :D

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