martedì 23 marzo 2021

Recensione "Il solo posto al mondo", Giacomo Assennato

 


Autore: Giacomo Assennato

Titolo: Il solo posto al mondo

Prezzo: e-book 3,50


A quindici anni, non era più un bambino, tante cose le aveva

già capite e la più importante un po' lo spaventava, ma non così

tanto da fargli mancare il respiro. Non era riuscita neanche a

farlo sentire insicuro o timido; alle medie rideva, giocava con i

compagni, studiavano insieme e si dicevano tutto. Una sola cosa

teneva per sé: quello che aveva capito quando trovò un nome

a quelle strane fitte dolorose che provava se il suo migliore

amico si intratteneva con altri, e all'ammirazione con cui lo seguiva.

Lo imitava in tutto, nel modo di parlare, nelle pose, se

giocavano a basket era lui che cercava per passargli la palla e,

mentre correva, sapeva sempre se l'aveva alla sua destra o a si5

nistra. Nello spogliatoio, dopo la partita, era accanto a lui che

volava a sedersi sulla panca.

Poi venne fuori che avevano scelto lo stesso liceo e la gioia

di ritrovarselo nella stessa sezione, compagno di banco gli parve

incontenibile.

"Che bello" si diceva, "stiamo così bene insieme, che spettacolo

di amicizia". Però poi successe che anche a casa gli veniva

di pensare a lui, sentiva voglia di averlo vicino mentre

studiava, gli spuntava in testa e non andava più via, come un

chiodo piantato fino in fondo.

Quando capì davvero cos'era, lo avvolse un gran caldo per

l'emozione, come se gli fosse venuta la febbre. Tutto era chiaro.

Se la tenne quella febbre, senza provare a scacciarla perché

non era nato ieri, sapeva cosa significava, e non ne fece parola,

che avrebbe rischiato di sciupare tutto. Ma piano piano, però, si

aggiunsero anche dei brutti pensieri, prima piccoli, come quando

capì quanto fosse veramente solo anche in mezzo a tanta

gente, e qualche volta provava a immaginare quello che l'aspettava,

che vita avrebbe potuto avere, così, nel mondo.


Trama

Gabriele è uno studente universitario all'ultimo anno del corso di Laurea; la sua carriera procede brillantemente, al contrario della sua vita privata. Da tempo ha scelto di essere invisibile, di chiudersi al mondo dopo un'adolescenza segnata dal confronto con i compagni di scuola, toccato dalla loro insensibilità. Cristian, anche lui studente, frequenta un'altra Facoltà, ha abitudini diverse e solo un incontro del tutto imprevisto avvicinerà i due ragazzi. Sarà grazie alla delicata intraprendenza di Cristian che Gabriele riuscirà a sciogliere il nodo che gli impedisce di essere pienamente se stesso, allontanerà la malinconia di fondo con cui ha convissuto e sarà libero di abbracciare una grande storia d'amore.Il loro sarà un rapporto scintillante, divertente ed intenso.Ma la vita, si sa, è fatta di incontri, sogni, sbagli, e non tutto andrà come si aspettavano.


«Oh, cazzo, scusa un attimo,» disse il nuovo venuto, e si

chinò carponi a racimolare il suo materiale, finito dappertutto,

fin sotto i piedi di Gabriele. Riemerse, fiaccato, e allungò la

mano alla spalliera della sedia. «Posso, vero? Non è mica occupato?

»

«No.»

«Allora...» aspettò un secondo, «è tutto pieno, ti dispiace se

mi siedo?»

«No,» mentì Gabriele. In realtà avrebbe preferito rimanere

solo o essere già arrivato a fine pranzo per potersi alzare e andare

via. Si ributtò sugli spaghetti.

«Ti piacciono? Sembrano buoni.»

«Mangiabili.»

Poi silenzio, tranne il fruscio del ragazzo che sistemava lo

zaino in terra e rassettava i suoi fogli. Dopo un po' lo sentì ordinare

il suo stesso primo piatto e poi rimanere in sospeso, indeciso.

«Scusa, tu che hai preso, come secondo?»

«Ehm, ossobuco e patate.»

«Bene, allora ossobuco anche per me.»

Fu allora che alzò veramente la testa con l'intenzione di capire

chi aveva davanti. La prima cosa che lo spiazzò fu il sorriso:

assolutamente amichevole, sembrava proprio irradiare benessere.

Poi si perse, perché quel sorriso era solo un piccolo

particolare, tutto il resto gli sembrò ancora più attraente. Come

le cose irraggiungibili.



Recensione


Buongiorno  e bentornati sul blog con la recensione del nuovo romanzo di Giacomo Assennato; "Il solo posto al mondo" è il settimo libro di quest'autore che leggo, e che ringrazio per la copia ARC del romanzo.

Protagonisti sono Gabriele, un ragazzo chiuso, sempre con la testa sui libri, che fatica a relazionarsi con gli altri e Cristian, l'esatto opposto di Gabriele; i due si conoscono in mensa, e quando alzano gli sguardi uno verso l'altro, scatta qualcosa. Un qualcosa che cambia Gabriele rendendolo più aperto verso il resto del mondo, e che migliora Cristian così tanto da renderlo euforico.

Lo ammetto: dalla trama avevo paura fosse fin troppo smile a un libro letto precedentemente, sempre di Giacomo, ma l'apparenza inganna, grazie al cielo!

Cristian e Gabriele ci raccontano attraverso loro cosa succede quando si trova la propria casa, il proprio rifugio, IL SOLO POSTO AL MONDO, dove stare BENE con chi si ama, ma anche quando la si perde per poi ritrovarla; c'è un momento in cui manderete Gabriele a quel paese, per un errore fatto, che diventerà quasi un'ossessione, un errore che provocherà una lontananza dall'uomo che ama. Ma si sa, il destino, prima o poi fa fare un giro unico all'amore, e se l'amore è VERO, prima o poi torna sempre indietro.

Altro non posso dirvi senza spoilerare, ma sappiate che ancora una volta, Giacomo è riuscito a fare breccia nel mio cuoricino, e viste le premesse, temevo non succedesse proprio!


La mia valutazione

Alla prossima


Luce <3


«Senti, prendila come ti pare, non m'importa, però io non ti

lascio andare via.»

E quello fu il sussulto che scosse Gabriele da capo a fondo;

si sentì come se il cuore improvvisamente si fosse messo a

pompare il sangue a una velocità vertiginosa o come quando si

resta troppo tempo sott'acqua, al mare, si riemerge e si è golosi

d'aria. E l'aria, in questo caso, era proprio quello che gli mancava.

«Ti ho spaventato?» chiese Cristian.

«No, per niente.»

E Gabriele sentì tornare a lui tutto il coraggio che per anni

aveva tenuto addormentato.

1 commento:

  1. Ineguagliabile Benny! Le tue recensioni sono sempre speciali, "lapidarie" (nel bene, per fortuna mia), cioè dici le cose essenziali, le cose più importanti, perché le hai colte, come hai colto i momenti significativi riportandoli in citazione. Sono contentissimo. Grazie di cuore!

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