martedì 13 agosto 2019

Recensione "La saga del dominio", Licia Troisi

Autrice: Licia Troisi
Titolo: Le lame di Myra (Saga del dominio #1)
Prezzo: cartaceo 16,15  e-book 7,99

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Saga del dominio:
1)Le lame di Myra
2)Il fuoco di Acrab
3)L'isola del santuario




Dieci anni prima
Myra cade a terra, le mani che urtano con violenza il suolo. La tentazione di lasciarsi andare è
fortissima, ma non può. Una forza sconosciuta le ordina di alzarsi, di riprendere la fuga. Deve,
deve sopravvivere.
Si tira su e ricomincia a correre. La spalla urla di dolore, la vista si offusca, ma lei continua
imperterrita. Non si tratta solo di salvarsi. Per qualche ragione si convince che se corre
abbastanza veloce riuscirà a lasciarsi alle spalle tutto quello che è successo. Tallia in un lago di
sangue, il nemico col pugnale che gli spunta dal petto e gli occhi vuoti di suo padre.
Soprattutto gli occhi di suo padre



Trama:
Dopo l'apocalisse dei Cento Giorni d'Ombra, il Dominio è stato quasi interamente ricoperto di ghiacci e nevi. Solo le terre più a Sud rimangono temperate e rigogliose, mentre a Nord si muovono popoli in costante lotta per la sopravvivenza, spesso in guerra tra loro. La grande federazione di clan agli ordini di Acrab ha però un sogno molto più grande che la conquista di un pezzo di terra. Lui non vuole solo trovarsi uno spazio all'interno del Dominio, ma vuole rovesciarlo, distruggendo il potere dei maghi detti Camminanti. La loro magia, infatti, sfrutta la sofferenza degli Elementali, che i Camminanti hanno ridotto in schiavitù, mentre Acrab immagina un regno dove umani ed Elementali convivano. La strada per arrivarvi, però, passa attraverso la conquista dei numerosi regni che compongono il Dominio, una cruenta battaglia dopo l'altra. In prima fila nell'esercito di Acrab vi è Myra, che il comandante ha salvato dall'arena degli schiavi e cresciuto come una figlia. La sua abilità con i walud, le spade a forma di mezzaluna, ha assicurato all'esercito di Acrab la vittoria in più di un'occasione. Ora, però, Myra ha un'altra e più personale battaglia da combattere. A differenza di quanto ha sempre creduto, ha scoperto infatti che la sua famiglia non è stata uccisa per una disputa sulla terra, ma per un segreto che porta alla morte chiunque ne venga a conoscenza. Myra parte così alla ricerca della verità...




Un sibilo. Il guerriero lo sentì solo all’ultimo momento. Il ritmo si spezzò, il cuore
perse un battito. Si girò di scatto, ma la freccia era troppo vicina. Poi un lampo d’argento
ne intercettò la punta, deviandola lontana.
Il guerriero si fermò e guardò tra i turbini di neve. Acrab. Aveva lanciato uno dei suoi
pugnali e l’aveva salvato. Gli fece un cenno con la testa, quasi impercettibile, ma il
guerriero dalle lame rosse capì e rispose. Acrab c’era sempre. Sentì una stilettata di
dolore in fondo al petto, ma non si fece fermare.
Riprese ad avanzare, fondendosi di nuovo nella lotta, finché Acrab gridò, sollevando in
cielo una testa.
Frey.
Un silenzio pesante scese sul campo di battaglia. Intorno a loro tutto era bianco e
rosso. Il vento soffiava.
«Questo è ciò che accade a chi mi sfida. Ve lo ripeto: la scelta è vostra. Fate come il
vostro capo, e morirete tutti. Oppure giuratemi obbedienza, e io dimenticherò questa
giornata di sangue. Sarete miei guerrieri, e vi porterò alla gloria!»




Recensione


Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione del primo capitolo di questa serie targata Licia Troisi; l'autrice ci fa conoscere il Dominio, luogo inospitale, perennemente pieno di neve, dove vivono varie razze: la prima, I Camminanti, maghi che hanno il potere assoluto e la capacità di sottomettere gli spiriti elementali, esseri soprannaturali che sono costretti a servirli fino alla morte; un'altra razza presente in questa serie sono Thyrren, schiavizzati dai Camminanti perché in grado di costituire vere e proprie gabbie per gli elementali; ma sappiatelo, ci sono anche tanti altri schiavi, destinati a diventare mercenari, gladiatori o, se donne, schiave e prostitute.
Come ogni storia che si rispetti, anche qui abbiamo gli antagonisti, ossia i Puri e Acrab; i Puri sono Camminanti che non vogliono sfruttare gli elementali, a differenza dei loro "colleghi", Acrab invece è un guerriero, che vuole controllare il Dominio, renderlo migliore.
Perché questa introduzione? Perché altrimenti non capireste tutta la storia, questo è lo sfondo dove vive anche la nostra protagonista, Myra, una ragazzina, che il giorno del suo compleanno, più precisamente al compimento degli 8 anni (sì, è piccola!), perde tutto; casa, padre, balia e sopratutto, perde la voce a causa della visione dell'assassinio del padre.
Negli anni, si avvicinerà ad Acrab, colui che le ridarà la forza, e la voce; ma il passato è sempre dietro l'angolo e infatti Myra, lo rincorre, perché vuole scovare gli assassini del padre e vendicarlo; durante la ricerca, incontrerà tre compagni di viaggio, il drago Ichenwhart, il mago Kyllen e l'ex schiava Marjane; la scoperta della verità, la porterà a una rivelazione: lei è quello che nel Dominio viene definito Il Liberatore; dovrà superare varie prove, soprattutto quella della verità, che è sempre stata sotto il suo naso, ma che non ha mai voluto accettare: chi è veramente Acrab? Siamo sicuri che colui che per Myra è sempre stato un padre, non sia qualcos'altro? Magari qualcosa di pericoloso, che dovrà affrontare alla fine di tutto?
Licia Troisi racconta la storia di un'eroina (passatemi il termine), con le palle, ma che è anche fragile, bisognosa di aiuto, una ragazzina che dovrà affrontare prove dolorose; la prima prova, che per altro chiude questo romanzo, è una delle tante che dovrà affrontare, ma temo che da sola non ce la farà e ringrazio il cielo per i tre suoi compagni, che hanno incrociato la strada di Myra. Lo capirà anche lei? Vedremo, man mano che leggerò la trilogia.


La mia valutazione
5


Alla prossima

Luce <3




«Tutti quelli che si sono inginocchiati berranno con noi. I morti li daremo ai draghi.»

Il guerriero annuì. «E gli altri?»
Acrab percorse la pianura con lo sguardo.
«Che se ne vadano. Tanto prima o poi tutto sarà nostro, no?» Fissò il guerriero. «Tu stai
bene?»
Il guerriero annuì e si tolse l’elmo. Dall’acciaio uscì una zazzera confusa di capelli
candidi come la neve sulla pianura, più lunghi ai lati del volto, quasi rasati dietro. Il viso
era tondeggiante, il naso sottile e dritto, appena macchiato da una spruzzata di efelidi, le
labbra piccole e piene.
I lineamenti di una ragazza. Una ragazza con gli occhi rossi come il fuoco.

«Tutto bene» disse sorridendo. «Grazie a te.»

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