sabato 11 aprile 2020

La guerra è finita - miniserie tv (recensione)

Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione di una miniserie tv


Titolo: La guerra è finita
Paese: Italia
Anno: 2020
Formato: miniserie tv
Genere: drammatico, in costume
Puntate: 4
Lingua: italiano


Informazioni
La guerra è finita è una miniserie televisiva italiana del 2020 diretta da Michele Soavi. La storia è liberamente ispirata a fatti realmente accaduti e al libro Il viaggio verso la Terra promessa. La storia dei bambini di Selvino di Aharon Megged.



Trama prima puntata
Milano27 aprile 1945. Il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia ordina la cattura immediata del ministro Giovanni Preziosi (sostenitore dell'antisemitismo, della superiorità della razza e delle leggi razziali), che però si suicida.
Davide, ex ingegnere e membro del CLN, cerca il figlio Daniele e la moglie Enrica alla frontiera, ma invece trova un gruppo di ragazzi sopravvissuti senza qualcuno che si curi di loro; decide dunque di portarli al Centro Raccolta di Milano, ma non c'è posto né per loro né per i ragazzi accompagnati dal preside ed ex brigatista ebraico Ben e dalla psicopedagogista Giulia. Allora Davide li porta in una vecchia tenuta dove si trova Mattia, un diciottenne che ha militato nella Guardia Nazionale Repubblicana e che vive lì per nascondersi dai partigiani: quando viene scoperto, il ragazzo mente dicendo di essersi nascosto per mesi per evitare l'arruolamento. Davide, Giulia e Ben si danno da fare per rendere accogliente la tenuta, anche se si rendono conto che per i giovani non è facile superare il trauma subito. Visitando la sua vecchia casa, nella mente di Davide riaffiorano i ricordi della moglie e del figlio; la mattina seguente, Davide confida a Giulia il rapimento dei suoi familiari da parte delle SS, e poco dopo giungono la maestra Eugenia e la pediatra Susanna, quest'ultima accompagnata dalla figlia Ester. Intanto, i ragazzi litigano per il possesso dei cucchiai a causa della fame patita nei campi. Davide scopre il piccolo Giovanni, muto selettivo, mentre canta, ma il bambino smette non appena se ne accorge.
Davide è intenzionato a lasciare la struttura a causa dei sui ricordi, e lo riferisce a Giulia. Mattia incontra Miriam e le espone alcuni stereotipi sugli ebrei che la fanno fortemente innervosire. Davide e Giulia vanno a recuperare altri ragazzi alla stazione ferroviaria Passo del Tarvisio, e durante il tragitto l'uomo le racconta la propria vita; Davide incontra Lorenzo, suo ex vicino di casa in attesa del fratello, che gli racconta il dramma della deportazione e del suo internamento al campo di concentramento di Auschwitz, e che Enrica e Daniele sono saliti su un treno partito da Fossoli e diretto al nord. Sulla via del ritorno alla tenuta, Davide scorge Mattia in bicicletta di ritorno dal paese e si insospettisce; durante la vaccinazione dei ragazzi, alla richiesta di dove fosse stato il ragazzo afferma di essere andato in paese al fermo posta per cercare la lettera di un suo zio, e rischiando di rivelare il suo passato militare quando si lascia sfuggire di essersi sottoposto ad una puntura al distretto di reclutamento, affrettandosi nel dire di non essersi presentato più. La nuova arrivata Nicole si rifiuta di farsi la doccia, e Sara racconta a Giulia che nei campi i prigionieri venivano radunati per andare nelle camere a gas; Giulia è sconvolta dai racconti dei ragazzi, e Ben le racconta che gli Alleati, pur essendo stati informati dell'esistenza dei lager almeno un anno prima della fine della guerra, erano interessati solo agli obiettivi militari per finire la guerra prima possibile, dopo di ché cerca di confortare i ragazzi e di incoraggiarli a rendere la tenuta come un kibbutz. Giulia cerca di conoscere meglio Gabriel, l'unico ad essere riuscito a fuggire dal campo di concentramento in cui era prigioniero; invece, Sara afferma di vergognarsi dell'Italia (che con le leggi razziali l'ha privata della famiglia) e di volersene andare in Palestina.
Ben vede Gabriel prendere più pane della razione dovutagli, nasce una discussione ed il ragazzo paragona l'uomo alla Gestapo; Sara lo difende affermando che ciò che fanno non è sufficiente, così Ben punisce entrambi mettendoli di turno in cucina fino alla sera successiva. Miriam non riesce ad addormentarsi e confessa a Giulia che le cicatrici ai polsi sono il risultato di un tentato suicidio con del vetro: dato che la baracca dove stava non aveva finestre, accettò di concedersi alle guardie del campo nei loro uffici. Intanto, Mattia incontra il Tenente Bianchi, suo superiore ai tempo in cui era militare che, necessitando di soldi per fuggire in Argentina, gli intima di rubare quelli della tenuta. Con l'amico Aldo, Davide ordina a Rocchi di consegnarli il registro dei treni che partivano da Fossoli con i prigionieri; l'uomo cede quando Davide minaccia di uccidergli il cane e la moglie. Davide scopre così che sua moglie e suo figlio sono stati spediti nel campo di concentramento di Mauthausen. Di turno in cucina, Gabriel e Sara iniziano a formare un'amicizia, pur stabilendo di non parlare del loro passato nei campi. Davide trova Giulia piangente: Giovanni, che per ora comunica solo disegnando, ha disegnato la tragica vita nei campi; Davide va a parlargli, e Giovanni scrive "AMICI" (ad indicare quelli incontrati nel campo) e, quando l'uomo gli chiede se si addormenta perché vuole sognarli e dove si trovino adesso, il bambino gli mostra il disegno di un cimitero innevato. Scosso, Davide decide di portarlo a passeggiare per distrarlo, iniziando a instaurare un solido legame. I marchesi Terenzi, proprietari della tenuta, chiedono di riaverla indietro; per evitare la denuncia per espropriazione e per prendere tempo Davide, che ha infine scelto di rimanere, mente sostenendo di avere l'autorizzazione del prefetto.


Recensione

Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione di una serie tv andata in onda su Rai Uno; sto parlando della serie ispirata alla storia vera "Viaggio verso la terra promessa" , la storia dei bambini di Servino (questo il titolo del romanzo), la serie di cui vi parlo però, si chiama "La guerra è finita". Questa serie parla di ragazzi scampati ai campi di concentramento, a quanto abbiano sofferto e come fatichino a rifarsi una vita dopo l'orrore vissuto. Da una parte abbiamo Davide, ex ingegnere che ha perso moglie e figlio, i quali sono stati deportati, dall'altra c'è Giulia, che da psicologa ai ragazzi, per espiare le colpe del padre, che ha collaborato coi nazisti; i due si ritrovano nel dolore, ed è così che in un casale, ospitano i ragazzi, tutti con esperienze diverse, tra cui anche Mattia che sfugge ai partigiani (o almeno ci prova).
Ogni ragazzo ne ha passate tante, sono tutti diversi uno dall'altro, ma è stato un orrore per tutti.
I proprietari della tenuta però, sono l'ombra che incombe sui ragazzi, coloro che rivendicheranno i loro diritti sulla tenuta stessa; non vi dirò altro, se non che: LA GUERRA E' FINITA, per quanto possa sembrare affrettata, è comunque un MONITO A NON DIMENTICARE, A RICORDARE L'ORRORE CHE E' STATO FATTO A PERSONE COME NOI, PERSONE CHE SONO SEMPLICEMENTE DI RELIGIONE E ETNIA DIVERSE, ma NON HANNO FATTO NIENTE! E nonostante tutto, hanno subito la più atroce delle ingiustizie; i lagher non bisogna dimenticarli, DOBBIAMO VERGOGNARCI DEL NOSTRO PASSATO, DI ESSERE STATI, INVOLONTARIAMENTE, O FORSE NO, COMPLICI DI GENTE FUORI DI TESTA.
La Guerra è finita, vi farà ragionare parecchio, fidatevi! Vi verranno i brividi, come non ne avrete mai avuti in vita vostra; proverete orrore, vergogna e tanto altro, tante emozioni NEGATIVE.
Mi fermo qui, e vi invito a guardarla per RIFLETTERE, PER VEDERE CIO' CHE NON ABBIAMO VOLUTO VEDERE FINORA.


La mia valutazione

Alla prossima

Luce <3


Nessun commento:

Posta un commento