martedì 21 aprile 2020

Recensione "Biglietti di sola andata", Giovanni Locatelli

Autore: Giovanni Locatelli
Titolo: Biglietti di sola andata
Prezzo: e-book 3,49

Link d'acquisto: QUI








Mantovani è sorpreso, ma non vuole darlo a vedere.
Come se gli altri non fossero stati presenti fino a quel
momento, si gira e ripete esattamente le parole del capo,
ma al rallenty e con parecchie omissioni: «Mettete… casino.
Fate le foto… di mezzo. Portate… i rottami… a Palmiro. Poi
nascondetevi… a casa.»

Trama
Qualcosa lega Khaled – piccolo spacciatore tunisino che frequenta lo skatepark e parla in dialetto bresciano – a Carmine – bullo che sogna di essere affiliato al clan ‘ndranghetista locale – e a Maicol – factotum in una carrozzeria industriale alla ricerca di riscatto dopo il fallimento scolastico – ma l’incidente di quest’ultimo, investito da un camion mentre assonnato guidava il muletto, apparentemente allontana le loro vite. 
Col passare dei giorni, dai pensieri sconnessi di Maicol, in stato comatoso, e dalle vicende degli altri due amici, si delinea un intricato quadro di violenza, malaffare, abusi e malavita che porterà i tre amici a pagare prezzi altissimi per i loro errori.
Il tutto all’ombra del fallimento della Forex – l’azienda per cui lavora Maicol – e del suo titolare Alcide che traffica materiale nocivo, del caso di tubercolosi che ha colpito la sorella di Khaled e della conseguente campagna di vaccinazione la cui gestione, da parte del sindaco, scatena le ire dei genitori e di un condominio popolare – quello in cui abitano Carmine e la sua famiglia – in cui tutti hanno un motivo per lamentarsi.



Altro che Moulin Rouge, questo posto sembra un

monumentale cimitero! pensa Giovannelli stizzito.
Circondato da avanzi di capannoni, carcasse di macchinari,
cartelli arrugginiti indicanti haciendas fallite già da una
decina d’anni, Giovannelli vede sfilare le tombe
dell’industria italiana, con tanto di insegne marmoree a
sempiterna memoria e lungo i viali, al posto dei cipressi,
file e file di silos di acciaio inox 310, sempreverde, a dare al
luogo una parvenza di eternità



Recensione


Buongiorno e bentornati sul blog con la recensione del romanzo "Biglietti di sola andata" di Giovanni Locatelli; ringrazio la casa editrice per la copia digitale. Questa è, purtroppo, l'ennesima delusione.. O sono io che non capisco un cavolo, oppure i libri ultimamente (e a seconda di cosa leggi), fanno schifo.. Non so se l'autore ha fatto apposta ma si può SBAGLIARE A SCRIVERE MICHAEL, scrivendolo MAICOL?? Non si scrive come si pronuncia cazzarola! Lo sanno anche i bambini di 5 anni! Detto questo parliamo della storia.. Noiosa, noiosa, noiosa e senza senso, ecco come l'ho trovata! Biglietti di sola andata... per dove?? Non l'ho mica capito io.. Morti, descrizioni lunghe che non si capisce da dove vengano.. boh.. Dalla trama magari ci capite meglio, io ho rinunciato per la noia!


La mia valutazione
Alla prossima

Luce <3



Se dovrai rimanere di fronte a una porta, accanto a un
letto.
Prendi qualcosa da ricordare
Perché la solitudine non prenda il sopravvento
Perché passi il tempo.
Riempi le tasche di argomenti per conversare
Chi dorme si potrebbe risvegliare.

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