mercoledì 28 febbraio 2024

Recensione dilogia "Queste gioie violente", Chloe Gong

 


Autrice: Chloe Gong

Titolo: Queste gioie violente

Serie: Queste gioie violente #1

Prezzo: 19,85  e-book 10,99

Link d'acquisto: QUI


Dilogia "Queste Gioie Violente":

1)Queste Gioie Violente

2)Questa Violenta Fine


La Gang Scarlatta amava considerarsi un’impresa di famiglia, però non era solo questo. I Cai erano il cuore pulsante, ma il clan di per sé era una rete di malviventi, contrabbandieri, mercanti e intermediari di ogni genere, ciascuno dei quali rispondeva a Lord Cai. I forestieri meno entusiasti avrebbero definito gli Scarlatti una società segreta.

Trama

Corre l'anno 1926 e a Shanghai, scintillante come non mai, si respira un'aria di dissolutezza. Una faida sanguinosa tra due gang nemiche tinge di rosso le strade, lasciando la città inerme nella morsa del caos. Al centro di tutto c'è la diciottenne Juliette Cai che, dopo un passato lontano dagli affari di famiglia, ha deciso ora di prenderne in mano le redini e assumere il ruolo che le spetta di diritto nella Gang Scarlatta, un'organizzazione di criminali completamente al di sopra della legge. Ma non sono gli unici a voler imporre il proprio controllo sulla città. A contendere il loro potere, infatti, ci sono i Fiori Bianchi, nemici da generazioni. E dietro ogni loro mossa, c'è il loro rampollo, Roma Montagov, il primo amore di Juliette… ma anche il primo ad averla tradita. Quando gli affiliati di entrambe le gang iniziano a mostrare segni di instabilità, che culminano in suicidi cruenti, si diffondono strane voci. Si parla di contagio, di follia, di mostri nascosti nell'ombra. A mano a mano che le morti si accumulano, Juliette e Roma sono costretti a mettere da parte le armi – e il rancore che provano l'una per l'altro – e a iniziare a collaborare. Se non riusciranno a fermare il caos che sta sconvolgendo la loro gente e Shanghai, non resterà più nulla su cui esercitare il loro dominio. In questa originalissima rivisitazione del classico di Shakespeare, Chloe Gong conduce i lettori in un viaggio avventuroso e commovente durante il quale violenza e passione si mescolano nei destini dei giovani protagonisti.


E forse era anche colpa sua. Forse una parte traditrice di lei aveva voluto che Roma si facesse vivo per poterlo vedere. Quella parte di lei, quella che aveva sognato un mondo migliore, che aveva amato senza cautele, avrebbe dovuto essere morta e sepolta.


Recensione

Ho letto pochi retelling e mi sono piaciuti tutti; potevo quindi farmi scappare quello diviso in due libri, sulla tragedia più conosciuta di Shakespeare? Ovviamente no! Queste gioie violente è un titolo azzeccatissimo, che risuona come un presagio per l’intera storia, che incuriosisce e non delude, perché una volta iniziato, non puoi non andare avanti, per sapere cosa diavolo succederà.

Prima di iniziare voglio però avvertirvi che il libro non appartiene solo al genere romance ma che parla soprattutto di gang rivali e di violenza: Queste gioie violente è una rivisitazione di Romeo e Giulietta, ma la storia d’amore è passata in secondo piano; il romanzo non si basa sulla vita sentimentale dei due protagonisti adolescenti. Quindi, se volete leggere un libro in cui prevale la componente romance potreste restare delusi, ma se invece state cercando un retelling originale, ricco di azione, e ben strutturato, Queste gioie violente potrebbe fare al caso vostro.


Il romanzo si apre a Shangai, nel 1926, e mostra una città in continua evoluzione, popolata sia dagli abitanti del luogo che da una moltitudine di stranieri. Oltre che ad essere una città multietnica, Shangai è anche governata da due bande malavitose nemiche: da un lato c’è la famiglia cinese Cai, che è a capo della Gang Scarlatta, mentre nella fazione opposta troviamo i russi Montagov, che comandano i Fiori Bianchi.

Le due famiglie di gangster rivali sono ormai in lotta da generazioni e, oltre che a gestire i commerci illeciti della città, continuano a intingere le strade di sangue, paralizzando gli abitanti di Shangai. I due protagonisti, proprio come nell’opera di Shakespeare, sono i rampolli delle due casate rivali e come tali si ritrovano su due fronti opposti:
Juliette Cai – Giulietta Capuleti – è l’erede altezzosa e orgogliosa della Gang Scarlatta;
Roma Montagov – Romeo Montecchi – è l’affascinante figlio del boss dei Fiori Bianchi.

Quattro anni prima delle vicende narrate all’inizio del romanzo, i ragazzi si erano innamorati, peggiorando ulteriormente la lotta tra le due gang mafiose. Alla scoperta della loro relazione, infatti, Juliette era stata mandata a New York, mentre Roma era stato costretto a compiere un attentato verso la famiglia della sua amata.

Ora, la giovane erede dei Cai è tornata in città ed è ostinata a diventare il capo della Gang Scarlatta, ma anche a distruggere Roma in ogni modo possibile. A rovinare i piani della protagonista però ci pensa un entità misteriosa, che sembra diffondere un morbo letale. Roma e Juliette, per sottrarre dalla morte le loro famiglie e per salvare la città dal delirio, saranno costretti a mettere da parte i loro conflitti e a collaborare, nella speranza di risolvere la situazione.

La prima cosa che mi ha attratto del libro è stata sicuramente la meravigliosa copertina, che temevo fosse fuorviante e non sapevo proprio cosa aspettarmi dalla trama. A fine lettura però sono rimasta particolarmente soddisfatta dalla storia e mi meraviglia che Queste gioie violente sia il primo libro dell’autrice.

Lo stile di scrittura risulta semplice e leggero ma anche d’impatto, merito della Gong che è riuscita a bilanciare un’ottima prosa con una trama coinvolgente e appassionante. Le descrizioni dei personaggi e delle ambientazioni sono scritte in maniera quasi vivida e offrono al lettore un’ottima immagine della violenza, dello sfarzo e delle mille sfumature della Shangai degli anni’20.

L’autrice prende gli elementi di base dell’opera più famosa di Shakespeare e li trasforma in qualcosa di suo. Di Romeo e Giulietta utilizza sicuramente il tema degli amanti sfortunati appartenenti a due importanti famiglie in conflitto, ma l’evoluzione della storia, così come l’ambientazione, sono del tutto rielaborate e introdotte all’interno di un contesto fantasy e mystery.

Oltre a Roma e Juliette conosciamo anche dei brillanti personaggi secondari, che in alcuni punti della storia riescono a risaltare più dei protagonisti. Insieme a Juliette ci sono le sue due cugine gemelle, Rosalind Kathleen, sempre pronte ad aiutarla e a consigliarla. Roma, invece è accompagnato dai suoi fedeli compagni Marshall Benedikt.

Queste gioie violente è un romanzo intrigante ed emozionante, con una trama articolata e avvincente, dopo il quale non potrete fare altro che iniziare il secondo, per capire dove andrà a parare la storia.

La mia valutazione


Assassina. Violenta. Spietata. Tutto questo e anche di più… Ecco cos’era diventata adesso. E lui la rimpiangeva. Non avrebbe voluto, eppure era così: gli faceva male sapere che la delicatezza della loro giovinezza era svanita per sempre, che la Juliette che ricordava era ormai morta da tempo. […] L’aveva seppellita come un cadavere sotto le assi del pavimento, accontentandosi di vivere con i fantasmi che gli sussurravano all’orecchio nel sonno. Rivederla era stato come scoprire che il cadavere sotto le assi non solo era resuscitato, ma gli stava anche puntando una pistola alla testa.

*-* *-* *-*


Autrice: Chloe Gong

Titolo: Questa Violenta Fine

Serie: Queste gioie violente #2

Prezzo: 19,86  e-book 10,99

Link d'acquisto: QUI


Dilogia "Queste Gioie Violente":

1)Queste Gioie Violente

2)Questa Violenta Fine


Roma Montagov non era più l’erede che tramava nell’ombra. Sembrava che si fosse stancato di essere visto dalla città come quello che sgozzava gole nell’oscurità, quello con il cuore tetro come il carbone e i vestiti in tinta. Ora assomigliava di più a un Fiore Bianco. Assomigliava a suo padre.


Trama

Corre l'anno 1927 e Shanghai pare ormai sull'orlo della rivoluzione.

Dopo aver fatto credere a Roma di aver commesso un crimine terribile pur di allontanarlo da sé e proteggerlo da una faida sanguinaria, Juliette si è lanciata in una nuova missione. Una mossa sbagliata, però, e metterà a rischio il suo ruolo al comando della Gang Scarlatta, dove già qualcuno è pronto a prendere il suo posto.

Roma intanto non si dà pace: se lui non avesse permesso a Juliette di rientrare nella sua vita, niente di quel che è successo sarebbe accaduto. E, in preda alla disperazione e determinato a sistemare la situazione, arriva persino a maturare un'idea estrema.

Quando però un nuovo mostruoso pericolo si manifesta in città, nonostante i tanti segreti che li separano, Juliette e Roma si ritrovano un'altra volta faccia a faccia. Shanghai, poi, è ormai sull'orlo del collasso: i nazionalisti stanno marciando sulla città, le voci di una guerra civile imminente si fanno sempre più insistenti e la leadership delle due gang rischia il totale annientamento. Roma e Juliette non hanno scelta: devono unire le loro forze se vogliono anche solo sperare di sconfiggere ciò che minaccia loro e la città. Ma i due ragazzi sono preparati a tutto tranne che al compito più difficile: proteggere i loro cuori l'uno dall'altra.




Un tempo, avrebbe raso al suolo quella maledetta città soltanto per tenerla al sicuro. Era ovvio che per lui fosse difficile farle del male adesso. Andava contro ogni fibra del suo essere.





Recensione


Questa violenta fine è il secondo volume della serie Queste Gioie violente di Chloe Gong. 
La storia riprende qualche tempo dopo il finale del primo volume. Juliette ha finto di aver ucciso Marshall, uno dei fiori bianchi, in modo da allontanare definitivamente Roma da sé e riprendere separati le proprie vite. Tuttavia quello che la ragazza non immagina è che la follia che ha colpito la città nel primo volume è ancora in circolazione. Qualcuno infatti si è impossessato degli insetti manipolati da Paul Dexter nel primo libro e li sta usando per ricattare sia i fiori bianchi che gli scarlatti. 
Stavolta su richiesta delle proprie famiglie, Juliette e Roma sono costretti di nuovo ad avvicinarsi, rendendo il loro legame difficile da nascondere al mondo. 
Ho adorato Juliette e Roma come coppia molto più in questo libro che in quello precedente. Gli eventi del primo libro li hanno portati a crescere e, nonostante il finale di Queste gioie violente mi avesse lasciata urlante, ho apprezzato la piega che l'autrice ha voluto imprimere alla loro relazione.
Tra l'altro un aspetto importante della dilogia che non avevo sottolineato è quanto la parte fanta-thriller e quella romance siano bilanciate fra loro. Per un retelling di Romeo e Giulietta, ciò non è affatto scontato! 
Un aspetto che avevo criticato in Queste gioie violente e che invece ho trovato decisamente migliorato è legato al worldbuilding.
In Questa violenta fine Shanghai è al centro della storia. Non solo come città, ma anche, e soprattutto, come vicende storiche. A differenza del primo volume, la lotta tra nazionalisti e comunisti impatta le vite dei protagonisti e non rimane solo sullo sfondo, come una mera nota esotica. Questo, a mio avviso, rende il retelling molto più particolare ed interessante!
Certo, Chloe Gong è ancora un'autrice esordiente, ma in questo volume si sono visti grandi miglioramenti e ho buone aspettative per i suoi prossimi libri.
E per quanto riguarda il finale? 
SPOILER ALERT, se volete continuare la lettura della recensione, fatelo ma a vostro rischio e pericolo:
il finale mi è piaciuto. Vi confesso: non avevo la più pallida idea di come si sarebbe conclusa la storia. Romeo e Giulietta è una tragedia, ma il 90% dei retelling della celebre opera di Shakespeare hanno un happy ending. Chloe Gong sceglie una via di mezzo: da un lato, si mantiene più fedele all'originale, infatti, per le loro famiglie, Juliette e Roma sono morti nell'esplosione che permette di distruggere una volta per tutti gli insetti della follia, ma dall'altro, viene detto esplicitamente che "i cadaveri non sono stati ritrovati".
Che abbiano inscenato la propria morte? Io sono convinta di sì, dopotutto Juliette è il tipo di personaggio che potrebbe trovare il modo di scappare anche da un'esplosione come quella descritta nel romanzo, ma sta a noi decidere com'è finita, se come l'opera originale, o pensando che Roma e Juliette siano vivi, ma lontanissimi da Shangai.


La mia valutazione
Alla prossima
Luce <3




Juliette non provava paura. Semmai rancore, non verso Roma, ma verso se stessa. Per il desiderio di avvicinarsi a lui anche mentre stava cercando con tutto se stesso di ucciderla. Per la distanza che aveva volontariamente provocato, perché erano nati in due famiglie in guerra e lei avrebbe preferito morire per mano di Roma piuttosto che essere la causa della sua morte.



1 commento: